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Il Ritorno di Netherel - Parte 1 -

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  • Il Ritorno di Netherel - Parte 1 -

    [GDR OFF]

    Ho voluto scrivere questa piccola avventura vissuta da me, Mime e Stenfal in pieno stile GdR su Ultima, un esperienza fantastica, il racconto a volte trascinde dai particolari, se ne potrebbe fare un libro, ma ahimè il tempo è poco spero vi piacerà
    Ringrazio i miei amici che mi sostengono in queste belle iniziative, Saluto lo staff, i player di Ultima e ovviamente a tutti gli xXx

    [GDR ON]

    Prefazione

    L’ennesima notte passò a Britain, nella sua stanza Shun non chiuse occhio, il passato era tornato a tormentarlo, quel passato cosi lontano ma non ancora perduto pensò alzandosi di scatto…Aveva riacquisito parte del suo splendore, ricchezza ed amici, ma il ricordo di quel lontano giorno, bruciava ancora nel suo cuore.
    Scese nelle segrete della sua piramide, e ritornò a riflettere ora con un oggetto davanti ai suoi occhi: il Necrus, il libro maledetto, il giudice del suo destino, la minaccia perpetua, il potere che bramava il Lich Netherel, e che per amor suo aveva delegato Shun in queste lontane terre con la sua solenne maledizione.
    I ricordi si fecero sempre più vividi, ed un fattor comune legava le reazioni di Shun a questi, rabbia e vendetta.
    Cosi si rese conto di aver preso già una decisione, per quanto il suo animo potesse soffrire dallo staccarsi dai suoi amici che tanto avevano riempito le sue giornate di amore e allegria, il suo cuore aveva già decretato: bramava la vendetta, di chi aveva qualcosa da portare a termine.
    Passò il resto della notte immerso nei suoi studi, ci doveva pur essere un modo per poter riprendere la traccia interplanare che lo aveva portato qua, ma non riusci’ a ricavare nulla dai sui sforzi.
    La lunga notte passò, e fu l’alba di un giorno nuvoloso, con il volto cupo Shun era seduto sul trono nero e fissava la sacra stone dei Cavalieri Infernali, quando ad un tratto il rumore di passi in avvicinamento ruppe il silenzio…
    Gli occhi stanchi si posarono sulla figura che si apprestava ad entrare nella sede dei cavalieri infernali, che con andatura lenta si fermava sotto l’ampio arcato in attesa di qualche reazione, ed un sorriso accolse le labbra di Shun, come sempre nei momenti più difficili Mime era giunto da lui, inconsapevolmente forse, ma era comunque un segno del destino.
    Il cavaliere si fece avanti, e con grande sorpresa , Shun capii che non era Mime la persona che gli stava davanti, ma bensi’ suo fratello minore Link, che con viso arcignato consegnò a Shun una pergamena…Era di Mime, il quale porgeva i suoi saluti e annunciava la sua lunga assenza dalle terre baciate dal sole, egli infatti descriveva la necessità di intraprendere un avventura lungo le infide vie sotterranee di Doom, nella speranza gloriosa di recuperare uno dei reperti dei regni di Sosaria.
    Shun annui, ed un velo di tristezza colse il suo animo, forse quella pergamena era l’ultimo saluto che gli restava del suo vecchio amico, poiché alla fine di tutto ciò, morte o vita, non avrebbe più rivisto i suoi amici…congedò Link.
    Il cavaliere si apprestò a recuperare il suo destriero dalla stalla, quando ad un tratto un grosso tremore percuotè tutta la struttura…Link corse da Shun, il quale immobile fissava verso l’ingresso, il cavaliere si voltò e rimase impaurito nel vedere un immensa Ombra coprire il luogo, i due si ripresero dallo choc, e con passo guardingo si diressero verso l’entrata, dopo che un altro tremore aveva inflitto nei loro cuori un'altra fitta di terrore.


    Capitolo 1

    L’immensa bestia posava il suo sguardo tiranno, il suo corpo era ricoperto da possenti squame di colore verdastro, alcune parti ne erano nude, le immense ali aperte quasi ombreggiavano fino Minoc, delle ferite cicatrizzate erano presenti ai bordi di esse, e il suo immenso respiro faceva tremare la zona circostante, l’antico signore dei Draghi fissava i due mortali che erano appena usciti dalla piramide, e quasi accennò un ghigno.
    Shun e Link mostrarono una falsa calma, erano consapevoli dell’entità che era di fronte loro, e con prudenza accennarono un inchino, che fece scoppiare in una risata mostruosa la bestia, che con voce possente richiamò l’attenzione dei due “ Netherel ti manda i suoi onerosi saluti Shun di Teziir, e ha delegato a noi l’ingrato compito di finirti…” disse l’antico drago finendo la frase con tono seccato. “ e dopo averti ucciso, mi prenderò la briga di trovare il Necrus tra queste future macerie” aggiunse sghignazzando la bestia , dove con sorpresa si accorse che Shun aveva portato a termine uno dei suoi incantesimi negromantici, il quale fece raggrinzire e rinsecchire la sua pelle, mentre una freccia di immane potenza li lacerava il ventre…
    Il Drago con espressione furibonda si apprestò a sprigionare il suo devastante soffio sui due mortali, non accorgendosi che la sua coda era martellata dai possenti colpi dell’elfo Zeframh, che era giunto da li a poco avvistando l’enorme figura, e nel frattempo Link si apprestava nella sua ritmica pioggia di frecce, che laceravano il ventre del drago, mentre Shun invocava le potenti magie del fuoco che fecero particolare presa sulle carni rinsecchite della bestia, che in pochi minuti si accorse di essere sull’orlo della morte, ed irata emise le sue ultime urla “ Non crucciarti lurido mortale i miei fratelli stanno giungendo e mi vendicheranno!! “…dopo queste ultime parole il rettile cadde a terra senza vita.

    Capitolo 2

    Gli sguardi preoccupati si alternavano tra i tre, ed i loro occhi costantemente fissavano l’enorme carcassa al di fuori dell’edificio, “ devo chiedere consiglio a Ferrè” disse Shun alzandosi e prendendo le ultime cose necessarie al viaggio, Zeframh lo osservava, conosceva quello sguardo da lunghi anni, e sapeva che quella era l’ultima volta che avrebbe visto Shun, si limitò ad una silenziosa protesta, e rimase con le armi sguainate, ora doveva proteggere la sacra sede dei Cavalieri Infernali in assenza del suo amico…
    Le poche parole arcane aprirono il magico portale, Shun si voltò un ultima volta verso Zeframh e lo sorrise, poi entrò, seguito con sorpresa da Link.
    L’ampia Struttura veleggiava sulla piccola isola, che era contornata dalle varie strutture circostanti,” il grande Ordine della Luna crescente” sussurrò Link, che fece accorgere della sua presenza a Shun, il quale incuriosito lo studiò, cosa mai poteva spingere uno degli adepti di Minax a seguirlo si chiese? Tenendo per se le sue osservazioni e annuendo, Shun entrò nell’ampio complesso, dove il silenzio faceva da padrone , ad un tratto però un giovane cavaliere entrò alle loro spalle, era scortato da un possente Golem, si inchinò e si fece portavoce che Ferrè era partito per un lungo viaggio e non si vedeva da giorni.
    Un altro sorriso amaro si stampò nelle labbra di Shun, ora il destino gli stava negando l’ultimo saluto ai suoi più cari amici pensò, e con volto stoico si diresse verso l’uscita e si fermò a rammentare l’immenso oceano che circondava l’isola…Aveva chiaramente l’indizio pensò ora doveva riuscire a capire come il Lich era stato li, e come era riuscito a ritornare nei reami perduti, dopo una marea di pensieri solo un posto gli venne a mente ora…” Compassion”.
    Si accorse che ora Link lo fissava al suo fianco, e capii che il cavaliere non lo avrebbe lasciato andare da solo, e con sorriso reciproco i due si diressero verso i luoghi di Compassion.
    “ Solo una cosa Shun, perché un tale rischio?” chiese Link durante il lungo cammino, e Shun rispose “ il novanta per cento degli antichi draghi è in movimento per Sosaria alla mia ricerca, ora come ora le montagne di Compassion saranno poco custodite, li di sicuro troverò qualcosa”…
    Cosi Sgattaiolarono lungo lo stretto sentiero che saliva verso le innevate vette di Compassion, delle viverne allarmate gli si piombarono addosso, ma le frecce di Link non diederò nemmeno il tempo a queste di avvicinarsi ai due, ma attratta dai rumori un’antica bestia usci dal nido, e con sguardo irato puntò i due minuscoli mortali, ma questa volta Link si appellò alle arti sacre per intraprendere un combattimento più efficace, e cominciò la sua ritmica danza di morte contro l’antico essere, il quale si piombò su di lui e lo sferzò con la sua possente coda facendolo cadere a terra, il mostro stava per sprigionare il suo possente soffio quando alle sue spalle senti una dolce cantilena riempire l’aria.
    La creatura si volse di colpo , e vide due elementari della terra scagliarsi contro, la cantilena fini e link fu curato dalle ferite, il quale irato riprese l’arco e inneggiando alla furia divina ricominciò la sua furibonda pioggia di frecce, ora Shun apparve dietro gli elementari a scagliare un altro incantesimo alla bestia, fu cosi che una grande esplosione susseguita da una grande fiammata fecero breccia sulla creatura, che stava mostrando cedimento, il drago però mostrò tutta la sua ira sprigionando il suo soffio sulle due creature evocate devastandole, ma ormai era troppo tardi, le innumerevoli frecce diventavano un fardello troppo grande per lui, ed il colpo di grazia fu decretato da un'altra immane esplosione.


    Originariamente inviato da effe15
    Che le tenebre e le fiamme accompagnino il tuo cammino signore degli inferi!

    I Custodi.



  • #2
    Capitolo 3

    Il puzzo di morte era insostenibile, la miriade di ossa adornava questo mistico luogo, dove gli antichi draghi riposavano, i due con molta fretta ispezionarono la tana, ma non trovarono nulla di esauriente, e cosi col volto crucciato decisero di tornare verso luoghi sicuri a rammentare sugli ultimi accaduti.
    Il volto di Shun era ricoperto da una coltre di pessimismo, nonostante l’impresa, ancora una volta Netherel si era mostrato più scaltro di lui, immerso nei pensieri adagiava il suo passo lento, quando ad un tratto un lampo illumino i suoi occhi, ed un ghigno rimodellò il suo volto, attirando la curiosità di Link.
    “ Exodus…ora ho capito tutto, forse ho capito dove Netherel è stato!” disse Shun guardando Link, che sembrava fremere nell’attendere una spiegazione, “ esiste un monte che pochi sanno, vicino Exodus, la lava e il fuoco lo forgiano da millenni, i più antichi tra signori dei draghi dimorano li…” aggiunse Shun, velocizzando il passo del suo destriero, “ dovremmo passare inosservati per la fortezza nera” disse con stoicità Link, Shun rispose ghignando “ Non sarà un problema”.
    I due si apprestavano a giungere con passo veloce verso le lontane terre sconsacrate di Exodus, passarono di soppiatto sotto l’immensa fortezza nera che dagli artifici degli oscuri maghi era protetta, e non ebbero molta difficoltà a passare di forza attraverso le terre vigilate dalle popolazioni selvagge.
    Fu cosi che infine i due avventurieri giunsero nelle calde terre infuocate di Exodus, da qui in poi ogni forma di vita era rinsecchita, persino il terreno stesso sembrava ansimare ad ogni passo, bestie feroci e elementari, artifici del fuoco stesso, presero di mira Link e Shun, il quale iniziarono a combatterli ai piedi del Vulcano “Nefastus”, dove ad insaputa dei due gli stava attendendo il prode Stenfal…

    Capitolo 4

    Gli occhi di Shun erano sia felici che incuriositi, come era riuscito Stenfal a scovarli qua? …quest’ultimo notando la strana espressione di Shun, si limitò con stoico viso a sussurrare poche parole: “ forza Shun il tempo è poco….saliamo”
    Cosi Shun sorrise, conosceva i modi di Stenfal, per quanto duri, in qualche modo sapeva che egli doveva dire la sua in questa storia, erano amici da tempo ed ora forse all’ultima battaglia, fianco a fianco avrebbero sancito il loro destino…
    La scalata fu veloce e lesta, avventurieri esperti come Link , Shun e Stenfal non si facevano certo più problemi a curarsi di ambienti estremi come questo, avevano alle loro spalle innumerevoli battaglie, dall’immenso caldo di oasis ai ghiacciai di ice dale , cosi in meno di venti minuti di scalata arrivarono all’ampia apertura che sembrava sprofondare come un immensa ferita nel monte Nefastus.
    Da Fuori già si udivano i gemiti delle nefaste creature che abitavano quel luogo, cosi senza pensarci su, i tre irruppero di forza all’interno dell’immenso cavernato, sferzando di forza la prima guardia di elementari e bestie del fuoco che abitava l’ingresso della caverna, cosi che all’udire di tale fracasso uno degli antichi draghi si piombò sul posto, ma egli restò vittima di un abile imboscata dei tre, che con una mostruosa poggia di frecce accompagnata da maledizioni e incantamenti cadde a terra in men che non si dica, ma la situazione sembrava ora peggiorare, altri Draghi abitavano il luogo e sembravano dirigersi di tutta fretta li.
    L’enorme creatura adagiava il suo vuoto sguardo nel nulla, due piccole fiammelle erano presenti nelle vuote incavature, le sue ali sferzavano l’ambiente circostante non più con la grazia di un tempo, ma dettate dall’infame maleficio che il suo evocatore aveva portato a termine, cosi Shun appellatosi alle arti malefiche aveva fatto si che ora, il loro precedente nemico, sotto queste maledette spoglie combattesse al loro fianco, ed il secondo drago colto di sorpresa dalla portata del nemico, cadde sotto i potenti colpi del suo ex consanguineo…ma ora era Stenfal ad attuare l’orrendo maleficio che aveva appreso da Shun, e le urla innaturali dei draghi scheletrici incombevano nella caverna.
    Un po’ spaesato dalle arti usate dai due amici, Link si riprese dall’attimo di smarrimento e attuò la sua violenta offensiva contro l’ultimo Drago venuto a fronteggiare la mortale minaccia, che sotto la morente danza di frecce, ed i colpi dei due Draghi scheletrici non potè nemmeno ostentare una misera fuga…
    “è finita…” sussurrò Shun interrompendo il mostruoso silenzio che circondava gli amici dopo la battaglia, tuttavia qualcosa non andava…una luce ora apparve nella caverna attirando l’attenzione dei tre, era lontana e sembrava provenire dalle più lontane profondità…il suo bagliore era cosi forte da arrivare fino a quel punto.
    “che la leggenda sia vera Shun? “ disse Link tremolante, ed aggiunse “ che le anime perite dei draghi si siano unite a richiamare il leggendario spirito Bestia “Paragorn” protettrice delle terre di ilshear?” …sia Stenfal che Shun non osarono dare risposta, cosi ché la paura prese vigore nei loro animi, ed ostentarono un piccolo passo indietro quando la luce si fece più forte, e portava con se il respiro impetuoso di qualcosa di mostruosamente selvaggio…ma i cuori dei tre amici ripresero coraggio, da lontano ora le note di un impetuosa ma sottile melodia riaccesero Shun, Stenfal e Link, ed il sorriso riecheggiava nelle labbra dei tre, la melodia ora era sempre più forte, e terminò nel suo culmine, proprio quando la bestia leggendaria irrompeva davanti agli occhi meravigliati degli impavidi amici.

    Capitolo 5

    Il Signore degli antichi draghi col suo fare splendido e le sue squame dorate, celava quanto di mostruosamente malvagio muoveva il suo animo, la sua vista era quasi charmante, i miseri mortali si potevano solo prostrare a cotale potere e magnificenza, intimoriti da ciò i tre fecero alcuni passi indietro…questa volta sembrava veramente essere arrivata la fine, ma le note che avevano percosso l’aria pocanzi, ripresero facendo nascere una piccola smorfia nelle enormi fauci della bestia, cosi Shun osò ordinare alle immonde creature da lui evocate di attaccare la bestia, ed alla vista di ciò anche Link riprese coraggio, invocando su di se il mistico potere della divina furia, mentre il prode Stenfal riprendeva con tutta la forza possibile ad invocare sul magnifico mostro tra i più potenti incantesimi delle alte cerchie della magia.
    La lotta diveniva ardua, il mostro non sembrava cedere sotto i possenti colpi dei draghi non morti,e fu cosi che con il suo potente soffio seguito da un potente incantamento ne polverizzò uno,ora ne restavano altri due, che a quanto pare non avrebbero avuto lunga durata contro l’immane bestia, fu cosi che Shun e Stenfal dovettero incrociare le loro maledizioni, ed anche i potenti incantesimi negromantici erano chiamati all’opera, le spoglie dei precedenti mostri furono anch’esse rianimate, pressoché un orda di non morti era ai piedi dell’ leggendario drago, che incurante prolungava il suo combattimento contro i due Draghi scheletrici, ma ora la furia delle frecce di Link ed i ripetuti attacchi sembravano aprire breccia nelle difese del drago… ma ciò non bastò.
    La creatura imbestialita con la sua coda sferzò i due draghi non morti frantumando parte dei loro corpi, dietro tutto ciò Stenfal aveva notato Shun impegnato in un incantesimo potente, e sapeva che aveva bisogno di tempo per portarlo al termine, cosa che non avrebbe avuto, poiché il mostro incombeva quasi su quest’ultimo, cosi Stenfal di pronti riflessi innalzò con una cantilena magica una barriera protettiva che serrò il passaggio alla bestia e la fece irare ancora di più.
    Tutto tacque…
    Il grande Maestro dei cavalieri Infernali ora aveva portato a termine ciò che aveva iniziato, l’ultima risorsa, il dono dell’oscuro stesso…cosicché il male sembrava contorcere la zona, ed un portale infuocato era ora aperto alle spalle di Shun.
    Cosi nessuno aveva notato, lo sguardo infido del signore degli abissi, il quale acquattato alle spalle della leggendaria bestia sferrò il suo attacco maligno, egli bramava sangue, l’odio profondo lo muoveva, l’odio profondo verso la vita, verso l’amicizia, verso l’amore, e verso chi aveva fatto sue queste cose e lo aveva chiamato al suo servizio…ora il combattimento diventò davvero cruento, le ferite sul corpo del signore dei draghi erano davvero evidenti, egli era quasi vicino alla morte, cosicché Shun decise di congedare il suo pericoloso alleato, onde evitare rischi futuri.
    Fu la volta di Link che consacrando la sua mitica arma, trovata tra le lande tokunesi, sferzava il torace della bestia, che nell’oblio del dolore si lasciava cadere sotto i colpi dei potenti elementari della pietra evocati da Stenfal da li a poco.


    Epilogo


    La lunga notte stellata era passata, e Shun con volto lucente era seduto sul suo trono nero, fissava come sempre la sacra stone dei cavalieri infernali, rammentava ciò che era successo la sera prima, ed entusiasta ammirava le due pietre posate ai piedi della stone. Uno zaffiro stellato ed un diamante di Nefastus, due mitiche pietre che erano parse quando la creatura era caduta.
    Erano custodite gelosamente da Shun, oltre a racchiudere una traccia di magia astrale, segno evidente che in un certo qual modo Netherel le aveva usate come sigilli, gli rammentavano quel glorioso giorno, e gli rammentava non solo i suoi due compagni di avventure Stenfal e Link, ma anche tutti i suoi preziosi amici…preziosi…puri e belli come quelle due pietre, poichè gli amici sono doni rari della vita, ti supportano, ti aiutano, e condividono con te sia i momenti brutti che felici...
    Si lasciò trasportare verso l’esterno della sacra sede, e ancora una volta si perse nei suoi sogni ammirando la favolosa alba che sferzava il cielo di Britannia, erano rimasti ancora tanti perché, ma ora le rin******i speranze e certezze, come la rin******e alba, avevano riempito il suo cuore e sorridendo si godette quello splendido panorama per tutta la mattinata.
    Ultima modifica di Shun; 26-11-2005, 15:40.


    Originariamente inviato da effe15
    Che le tenebre e le fiamme accompagnino il tuo cammino signore degli inferi!

    I Custodi.


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    • #3
      bello e lungo... basta canne boss

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      • #4
        BELLA STORIA

        complimenti
        by Rino [TMG]

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        • #5
          Bellissimo!
          Nonostante passo molto tempo a scrivere non so se riuscirei ad essere così brava =/

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          • #6


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            • #7
              Un bravo, anzi un bravissimo!
              :

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              • #8
                Bella Shun sn lion

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                • #9
                  Che nostalgia le nostre Full Immersion di AD&D...

                  ti aNo Shun!^_^

                  ------------------------------------------------------
                  Ho sempre rivolto a Dio una sola preghiera: "Oh, Signore, ridicolizza i miei nemici...e Dio l'ha esaudita" - Voltaire

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