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GDR ON
“ Si risvegliò dopo un lungo sonno; ricordava poco, anzi pochissimo di quel che era il suo passato…
Ricordava solo che era stato sotto il controllo della strega Minax e riuscì a sottrarsi dall’incantesimo che lo teneva legato a lei.
La luce del sole entrava dalle feritoie del castello in cui si trovava, si alzò dal letto e andò verso la vetrata e scorse il porto e le mura di Skara Brae e la montagna che doveva essere chiaramente Destard. Sentì un corno suonare, notò una scala che doveva portare all’ingresso, la discese e si ritrovo nella sala da pranzo.
Accompagnati dal suono del corno entrarono nella stanza dei cavalieri su quelli che apparivano cavalli viola, gli bastò uno sguardo per capire che erano appena tornati da una battaglia. Riconobbe il loro capo, Maestro Park e altri ricordi gli affiorarono subito alla mente; i suonatore del corvo, Vincenzo Corona, appena vide BlackHawk in piedi smise di suonare e scese dal cavallo andandogli incontro e offrendogli una sedia alla lunga tavolata di pietra. BlackHawk non disse nulla, ricordò subito che quei cavalli viola e i loro cavalieri erano sempre stati suoi nemici, ma in netta inferiorità numerica, senza le sue armi e anche se le avesse avute dietro era sicuro che non sarebbe riuscito a fare nulla dopo il lungo sonno…
Una volta seduti tutti intorno alla tavolata i servo di Park servì da mangiare a tutti i presenti. Con l’aiuto di Vincenzo Corona, Park iniziò a raccontare a BlackHawk la sua storia…
Egli crebbe nella terre di Trinsic e Delucida dove incontrò i suoi primi nemici, Dea Enid e Il Male, presenti anche alla tavolata; col tempo conobbe Morgan Leah che gli spiegarono gli insegnò molto e fu il suo primo Lord nella gilda chiamata Lato Oscuro che insieme ad alcuni pirati comandavano la fazione ShadowLords.
Dopo qualche giorno che Lord Morgan era scomparso dalle terre di Sosaria entrò in contatto con il pirata Sir Papa, che promise a BlackHawk molte cose ma poche o nessuna vennero rispettate da lui.. crearono insieme una squadra di mercenari che si trasferì dopo poco tempo nelle terre di Britain sotto scelta dell’ex pirata, in queste terre molti combattenti vennero pagati per combattere insieme a loro come veri mercenari.
Non essendo i beniamini di Lord British fecero guerra a Maestro Park e ai suoi uomini per cercare di mandarli via dalle terre Di Britain e diventare gli unici a combattere sotto il nome di Lord Britain ma con scarsi risultati da parte loro.
Gli ShadowLords erano praticamente tutti morti, anche le loro anime erano scomparse allora BlackHawk che ci teneva sul serio a quella fazione, fondò un’alleanza con ex pirati ed ex combattenti che già aveva conosciuto quando era stato uno ShadowLords sotto i comando di Lord Morgan; essi erano i SoulWeavers, tutto questo per far risplendere questa fazione e vedere, alla fine delle battaglie, cavalli verdi che calpestano i corpi dei nemici morti per mano loro.
Il giorno prima di attuare il progetto, spiegarono a BlackHawk, ricevette una visita a casa sua da parte della strega Minax e da qualche suo seguacio; lo stregarono e il giorno dopo egli litigò con Sir Papa e stando alle parole che egli riferì a Black andò a nord della città di Trinsic, dove lo aspettava la maga Minax con una veste nuova nuova per lui, senza salutare i suoi amici mercenari e i nuovi alleati SoulWeaver. Indossò subito la veste e intraprese a combattere spalla a spalla con quelli che una volta erano i suoi nemici.
Vincenzo Corona gli spiegò che con il passare dei giorni riuscì a respingere l’incantesimo della strega Minax. Ormai avendo il suo nemico mortale si aggirava negli ShadowLords e perciò decise di combattere insieme ai buoni templari di Britannia ma era sempre rimasto un combattente puro del Chaos e continuò lo stesso a saccheggiare, fare razzie e ammazzare innocenti anche se viveva insieme a persone con l’anima nobile.
La maga Minax vedendo che il guerriero si era opposto alla sua stregoneria decise di vendicarsi con un incantesimo ancora più potente e malvagio, ma invece di ammazzarlo come lei credeva gli fece perdere solo la memoria.
Un cavaliere dall’animo nobile, BlaZer trovò BlackHawk il giorno dopo in quel di Buccaner’s Den senza memoria e spaesato e lo condusse al castello di Park dove egli preparò un letto per lui.
Finito di ascoltare il racconto Black ora non voleva altro che iniziare a combattere e portare sangue nelle terre dei loro nemici e in quelle di chi gli aveva fatto torti in passato. Finirono di pranzare e tra un sorriso e un altro Black iniziava anche a ricordare i nomi dei presenti come il paladino Sheeva, i maghi Maury, ETrex …
Park scomparve e dopo breve tornò con un cavallo viola in più con se e lo regalò a Black che ringrazio, Park nascondendo un sorriso burbero montò a cavallo e disse a Blackche lo avrebbe accompagnato a casa perché lo avrebbe voluto sin da subito a combattere insieme a lui; Black sellò il cavallo e montò seguendo Park verso la terra di Trinsic.
Giunti a casa Black indossò la sua armatura sporca ancora di terra, impugnò la sua spada sporca ancora di sangue da una battaglia molto lontana nel tempo per l’elsa, si mise l’arco e qualche freccia nella faretra, indosso la sua giacca e i suoi stivali, come colori Black sembrava ancora un combattente del Chaos, una volta pronto ripartì insieme a Park per altre future battaglie … “
GDR OFF
ci ho messo poco, spero ke vi piaccia
“ Si risvegliò dopo un lungo sonno; ricordava poco, anzi pochissimo di quel che era il suo passato…
Ricordava solo che era stato sotto il controllo della strega Minax e riuscì a sottrarsi dall’incantesimo che lo teneva legato a lei.
La luce del sole entrava dalle feritoie del castello in cui si trovava, si alzò dal letto e andò verso la vetrata e scorse il porto e le mura di Skara Brae e la montagna che doveva essere chiaramente Destard. Sentì un corno suonare, notò una scala che doveva portare all’ingresso, la discese e si ritrovo nella sala da pranzo.
Accompagnati dal suono del corno entrarono nella stanza dei cavalieri su quelli che apparivano cavalli viola, gli bastò uno sguardo per capire che erano appena tornati da una battaglia. Riconobbe il loro capo, Maestro Park e altri ricordi gli affiorarono subito alla mente; i suonatore del corvo, Vincenzo Corona, appena vide BlackHawk in piedi smise di suonare e scese dal cavallo andandogli incontro e offrendogli una sedia alla lunga tavolata di pietra. BlackHawk non disse nulla, ricordò subito che quei cavalli viola e i loro cavalieri erano sempre stati suoi nemici, ma in netta inferiorità numerica, senza le sue armi e anche se le avesse avute dietro era sicuro che non sarebbe riuscito a fare nulla dopo il lungo sonno…
Una volta seduti tutti intorno alla tavolata i servo di Park servì da mangiare a tutti i presenti. Con l’aiuto di Vincenzo Corona, Park iniziò a raccontare a BlackHawk la sua storia…
Egli crebbe nella terre di Trinsic e Delucida dove incontrò i suoi primi nemici, Dea Enid e Il Male, presenti anche alla tavolata; col tempo conobbe Morgan Leah che gli spiegarono gli insegnò molto e fu il suo primo Lord nella gilda chiamata Lato Oscuro che insieme ad alcuni pirati comandavano la fazione ShadowLords.
Dopo qualche giorno che Lord Morgan era scomparso dalle terre di Sosaria entrò in contatto con il pirata Sir Papa, che promise a BlackHawk molte cose ma poche o nessuna vennero rispettate da lui.. crearono insieme una squadra di mercenari che si trasferì dopo poco tempo nelle terre di Britain sotto scelta dell’ex pirata, in queste terre molti combattenti vennero pagati per combattere insieme a loro come veri mercenari.
Non essendo i beniamini di Lord British fecero guerra a Maestro Park e ai suoi uomini per cercare di mandarli via dalle terre Di Britain e diventare gli unici a combattere sotto il nome di Lord Britain ma con scarsi risultati da parte loro.
Gli ShadowLords erano praticamente tutti morti, anche le loro anime erano scomparse allora BlackHawk che ci teneva sul serio a quella fazione, fondò un’alleanza con ex pirati ed ex combattenti che già aveva conosciuto quando era stato uno ShadowLords sotto i comando di Lord Morgan; essi erano i SoulWeavers, tutto questo per far risplendere questa fazione e vedere, alla fine delle battaglie, cavalli verdi che calpestano i corpi dei nemici morti per mano loro.
Il giorno prima di attuare il progetto, spiegarono a BlackHawk, ricevette una visita a casa sua da parte della strega Minax e da qualche suo seguacio; lo stregarono e il giorno dopo egli litigò con Sir Papa e stando alle parole che egli riferì a Black andò a nord della città di Trinsic, dove lo aspettava la maga Minax con una veste nuova nuova per lui, senza salutare i suoi amici mercenari e i nuovi alleati SoulWeaver. Indossò subito la veste e intraprese a combattere spalla a spalla con quelli che una volta erano i suoi nemici.
Vincenzo Corona gli spiegò che con il passare dei giorni riuscì a respingere l’incantesimo della strega Minax. Ormai avendo il suo nemico mortale si aggirava negli ShadowLords e perciò decise di combattere insieme ai buoni templari di Britannia ma era sempre rimasto un combattente puro del Chaos e continuò lo stesso a saccheggiare, fare razzie e ammazzare innocenti anche se viveva insieme a persone con l’anima nobile.
La maga Minax vedendo che il guerriero si era opposto alla sua stregoneria decise di vendicarsi con un incantesimo ancora più potente e malvagio, ma invece di ammazzarlo come lei credeva gli fece perdere solo la memoria.
Un cavaliere dall’animo nobile, BlaZer trovò BlackHawk il giorno dopo in quel di Buccaner’s Den senza memoria e spaesato e lo condusse al castello di Park dove egli preparò un letto per lui.
Finito di ascoltare il racconto Black ora non voleva altro che iniziare a combattere e portare sangue nelle terre dei loro nemici e in quelle di chi gli aveva fatto torti in passato. Finirono di pranzare e tra un sorriso e un altro Black iniziava anche a ricordare i nomi dei presenti come il paladino Sheeva, i maghi Maury, ETrex …
Park scomparve e dopo breve tornò con un cavallo viola in più con se e lo regalò a Black che ringrazio, Park nascondendo un sorriso burbero montò a cavallo e disse a Blackche lo avrebbe accompagnato a casa perché lo avrebbe voluto sin da subito a combattere insieme a lui; Black sellò il cavallo e montò seguendo Park verso la terra di Trinsic.
Giunti a casa Black indossò la sua armatura sporca ancora di terra, impugnò la sua spada sporca ancora di sangue da una battaglia molto lontana nel tempo per l’elsa, si mise l’arco e qualche freccia nella faretra, indosso la sua giacca e i suoi stivali, come colori Black sembrava ancora un combattente del Chaos, una volta pronto ripartì insieme a Park per altre future battaglie … “
GDR OFF
ci ho messo poco, spero ke vi piaccia
.
pisa ***** 
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