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Ricordo di una vecchia Alleanza.

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  • Ricordo di una vecchia Alleanza.

    Nel tetro Castello, mentre fervono gli ultimi preparativi prima dell'inizio della Caccia alle Anime degli Umani, nelle torbide menti dei Fantasmi degli Old, un ricordo si fa strada...

    C'era qualcosa nel Passato, nella loro vita precedente, prima di diventare Non-Morti alla ricerca di Anime e della distruzione del Tutto, che non merita la Morte.

    A qualcuno, quando tutto sarà Finito, dovremo lasciare in eredità questo Mondo, da ricostruire.
    Noi lo monderemo da tutto, dal bene e dal male, dall'ordine e dal coas, ma la ricostruzione spetta a qualcun'altro.
    Non siamo adatti alla ricostruzione.
    Siamo risorti dalle tombe per distruggere tutto, non per ricostruire.

    Il ricordo si fa meno vago e nebuloso..c'era qualcuno adatto a questo compito, quando tutto sarà Finito...

    Quando anche noi eravamo Umani, difendavamo un gruppo di Umani votati alla ricerca dell'equilibrio, sono loro il futuro per questo squallido mondo..
    A loro affiderò il compito di ricostruire da zero questa terra..
    Dalle macerie risorgerà un Mondo Equilibrato..
    A noi spetta il compito di ripulire Sosaria da tutto ciò che ora vive impunemente su di essa..
    A loro, quello di assicurare un domani a questa terra..


    Dichiaro perciò, un'alleanza con i Keepers of the Passage..

    Su questa terra, quando avremo terminato il compito che ci spetta, e saremo tornati a riposare nelle nostre tombe, rimarrano solo loro, per ricostruire secondo giusti equilibri Sosaria.
    NetPlayer since 1999

    http://world3.knightfight.it/?ac=vid&vid=92024154

  • #2
    Era una dolce serata d’Autunno… il laghetto era solo lievemente increspato dalla brezza, mentre il giorno volgeva al termine. Il cielo si trasformava gradualmente… dall’azzurro al cremisi, i raggi solari infiammavano l’aria sul laghetto, cercando invano di sfuggire al crepuscolo incombente. Gli piaceva passare le serata in riva al lago, in compagnia del fedele amico, che ora rappresentava per la Gilda ciò che lui era stato per lungo tempo in passato. Quanti ricordi…. Gli amici, le vittorie, i tradimenti.. quante volte era stato li per rinunciare, e tutte le volte qualcuno era stato pronto a fargli cambiare idea, a convincerlo, a credere nel suo ideale. Ed era soddisfatto di ciò che aveva creato… un gruppo che era quasi una famiglia. Unito, potente. E gli alleati…. Quali prodi cavalieri erano gli OLD, coraggiosi e leali… sempre contro tutti, sprezzanti del pericolo e della morte. Quante volte aveva visto eserciti interi capitolare sotto i colpi di pochi combattenti scelti….. ed essi tornavano sempre, a volte battuti, mai sconfitti.
    Scrutò l’orizzonte…. Ora il sole era basso, la fioca luce bastava appena a illuminare la distanza che lo separava dall’acqua… sospirò. Proprio come una bella giornata d’autunno pensò…. gli OLD se ne erano andati così, nel nulla come erano venuti. Avevano perso un alleato, certo, ma soprattutto degli amici, cosa questa che ben pochi avevano compreso…. Quanti ricordi. Si gettò il mantello sulle spalle… iniziava a fare freddo. Strano… il sole non era ancora tramontato del tutto… e la brezza era sparita.
    Chiuse gli occhi…. Era bello lasciarsi cullare dai ricordi… dal suono della natura…. No.
    Non funzionava.
    Nessun suono… e faceva freddo. Troppo freddo. C’era qualcuno… vicino. Lo poteva sentire ma non ne captava le intenzioni… era una presenza strana… e forse più d’una. Aprì gli occhi e li vide… li davanti a lui a pochi passi si ergeva un manipolo di cavalieri. Ma quali cavalieri erano mai? Oscuri… sembravano assorbire ogni luce e calore davanti a loro. Le loro facce erano scavate nella pelle ingrigita, liscia come alabastro… eppure li riconobbe. Erano loro, gli OLD, i vecchi amici… ma quale stregoneria poteva averli ridotti in quel modo? Si soffermò a osservare le cavalcature…. Scheletrici cavalli degni dei loro cavalieri.
    Vidi che il capo si avvicinava… nonostante tutto non avevo paura. Non sapevo che cosa fosse successo ai vecchi compagni… sicuramente qualcosa di grave.. sicuramente non avevo davanti una presenza benigna… ma sapevo, sapevo che non erano nemici. Non ora, non ancora.
    Pochi passi mi separavano da lui… un cappuccio calcato sulla testa del cavaliere mi impediva di vederne il viso. Si avvicinò… ne percepii la presenza, era lui.. colui che una volta chiamavo Asragorn. Un freddo glaciale mi attanagliò le viscere, e vidi il cavaliere scoprirsi il viso… non esitai, e lo fissai dritto negli occhi. Braci… braci erano i suoi occhi, e mi cadde addosso un velo di tenebra come un sudario. E fu allora che seppi. Erano tornati…. Tornati, per mietere vittime e spargere morte e terrore. Tornati…. “…ma il compito di ricostruire è vostro”.
    E quindi era questo. La stessa alleanza di un tempo…. Avrebbe mai funzionato? Da paladini della luce a paladini del male? Era questo ciò che volevo? Ed era bene? Eppure avevano cercato me…. Noi.
    Si. In nome della vecchia amicizia, e in nome della speranza che una volta mi animava e mai s’era spenta.
    Sarebbe stato fatto.
    Il cavaliere mi guardò… forse sorrise. Si girò e andò via con passo spedito.
    Rimasi ancora un po’ sulle rive del lago.
    Osservai ancora una volta il luogo dove era tramontato il Sole, ormai sparito.
    Come una bella giornata d’autunno, dopo la luce, le tenebre.

    Allanon Wallace, KP

    Icq: 169572684

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