Il Re si avvicinò lentamente alla sua vecchia patria, cavalcando leggero su una creatura magica donatagli dagli dei. Non si era ancora abituato a cavalcare un cavallo quasi trasparente. Ogni tanto la sua mente correva ai tempi passati quando armato di una spada forgiata da uno dei migliori fabbri di Sosaria, il vecchio Vulcano e un'armatura non troppo elaborata, cavalcava sul suo cavallo Paladine alla ricerca di nuovi mostri da affrontare.
Si sentiva più vecchio...molto più vecchio. La sua armatura dorata risplendeva al sole, mentre al suo fianco scintillava di energia magica la sua nuova ascia celeste.
Solanthus era all'orizzonte, Lord Thunderstrike poteva quasi sentire le voci dei vecchi amici, DocFaster, Gimrod, Cain, Valk, Maze e tutti gli altri, cavalieri e dame che hanno passato parte della vita per le strade della città dei Solamnia.
Ma il suo cuore per un attimo si fermò...Solanthus non era più quella che ricordava...sembrava una città fantasma. Le voci delle donne, dei guerrieri, non si sentivano più, mentre un silenzio quasi assordante creava un'atmosfera triste e malinconica.
Un Cavaliere si avvicinò al Sovrano e si levò l'elmo, era Lord Shardis, Gran Maestro di Solamnia, colui che aveva preso il posto di Lord Thunderstrike al comando delle fila dei Cavalieri di Solamnia. "Mio Sovrano...tutto è cambiato..."
Thunderstrike aveva capito, i Cavalieri erano dispersi, la fede nel codice e nella misura era man mano scemata e alcuni di loro avevano intrapreso strade completamente diverse e non sempre consone al loro passato di Paladini. Shardis raccontò a Thunderstrike cosa era successo e dov'erano finiti tutti quanti. Lentamente il sovrano scese da cavallo e come sempre la creatura magica scomparve. Si avvicinò al punto dove aveva posato personalmente la prima pietra per costruire la città di Solanthus e si inginocchiò, pregò Paladine di vegliare comunque sui suoi ex-compagni di battaglia e di proteggere le loro vite e guidare i loro cuori sempre verso il bene. Poi lentamente si alzò e posò una mano sulla spalla dell'amico "Tu hai fatto il possibile...non è colpa tua amico mio...". La cavalcatura eterea riapparve e il Sovrano di Solanthus tristemente si incamminò nuovamente verso l'orizzonte decretando la fine di un'epoca.
***
(GDR OFF) Ho scritto questo piccolo racconto per salutare in qualche modo i miei vecchi compagni di gilda, gli ex- Cavalieri di Solamnia in seguito divenuti Solamnia. La gilda è stata "sciolta" oggi perchè non aveva più senso portarla avanti senza nessun giocatore veramente presente e senza che nessuno credesse più in quello che aveva permesso la creazione di una gilda di cavalieri buoni e pvm. Ringrazio tutti gli amici che in questi quasi due anni fra alti e bassi hanno preso parte alle nostre avventure e spero in futuro di incontrarvi nuovamente.
Faccio anche i miei migliori auguri ai nuovi Cavalieri di Solamnia (che hanno in comune con noi solo il nome visto che loro sono pvp) e al mio vecchio maestro e amico Iorian.
A presto
Si sentiva più vecchio...molto più vecchio. La sua armatura dorata risplendeva al sole, mentre al suo fianco scintillava di energia magica la sua nuova ascia celeste.
Solanthus era all'orizzonte, Lord Thunderstrike poteva quasi sentire le voci dei vecchi amici, DocFaster, Gimrod, Cain, Valk, Maze e tutti gli altri, cavalieri e dame che hanno passato parte della vita per le strade della città dei Solamnia.
Ma il suo cuore per un attimo si fermò...Solanthus non era più quella che ricordava...sembrava una città fantasma. Le voci delle donne, dei guerrieri, non si sentivano più, mentre un silenzio quasi assordante creava un'atmosfera triste e malinconica.
Un Cavaliere si avvicinò al Sovrano e si levò l'elmo, era Lord Shardis, Gran Maestro di Solamnia, colui che aveva preso il posto di Lord Thunderstrike al comando delle fila dei Cavalieri di Solamnia. "Mio Sovrano...tutto è cambiato..."
Thunderstrike aveva capito, i Cavalieri erano dispersi, la fede nel codice e nella misura era man mano scemata e alcuni di loro avevano intrapreso strade completamente diverse e non sempre consone al loro passato di Paladini. Shardis raccontò a Thunderstrike cosa era successo e dov'erano finiti tutti quanti. Lentamente il sovrano scese da cavallo e come sempre la creatura magica scomparve. Si avvicinò al punto dove aveva posato personalmente la prima pietra per costruire la città di Solanthus e si inginocchiò, pregò Paladine di vegliare comunque sui suoi ex-compagni di battaglia e di proteggere le loro vite e guidare i loro cuori sempre verso il bene. Poi lentamente si alzò e posò una mano sulla spalla dell'amico "Tu hai fatto il possibile...non è colpa tua amico mio...". La cavalcatura eterea riapparve e il Sovrano di Solanthus tristemente si incamminò nuovamente verso l'orizzonte decretando la fine di un'epoca.
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(GDR OFF) Ho scritto questo piccolo racconto per salutare in qualche modo i miei vecchi compagni di gilda, gli ex- Cavalieri di Solamnia in seguito divenuti Solamnia. La gilda è stata "sciolta" oggi perchè non aveva più senso portarla avanti senza nessun giocatore veramente presente e senza che nessuno credesse più in quello che aveva permesso la creazione di una gilda di cavalieri buoni e pvm. Ringrazio tutti gli amici che in questi quasi due anni fra alti e bassi hanno preso parte alle nostre avventure e spero in futuro di incontrarvi nuovamente.
Faccio anche i miei migliori auguri ai nuovi Cavalieri di Solamnia (che hanno in comune con noi solo il nome visto che loro sono pvp) e al mio vecchio maestro e amico Iorian.
A presto
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