Che volete che vi dica! Non è stato facile per me crescere come un bambino normale, credetemi. Fino all'età di cinque anni tutto procedeva per il meglio mia Madre Kalissa mi divertiva con meravogliosi trucchi di magia cercando di vedere se ero portato per apprendere quelle arti, cosa in cui ha sempre sperato, forse ancor prima che nascessi. D'altro canto anche mio Padre Ashram ne sarebbe stato lieto, vedere la propria sposa felice era quello che voleva di più, ma non avevano fatto i conti con qualcuno, il sottoscritto! Perchè gli adulti non chiedono mai il parere dei Piccoli? Bah! Comuque gli anni passavano fino a quando all'età di 6 anni mia madre mi iscrisse in una rinomata scuola di magia a MoonGlow. Due mesi dopo ero già fuori. Non ero portato per stare al chiuso chino sui libri a imparare cose che sì mi piacevano, infondo andavo matto per la magia ma qui non era divertente come a casa, con mia Madre, e poi io volevo viaggiare vedere posti nuovi come fece mio Padre. Ah già non vi ho detto una cosa su di Lui, ora rimedio scusate. Avete presente i Bardi? Si, quelli che vanno in giro a cantar storie e altre cose. Bè egli era un Bardo e come mi disse anche uno dei più bravi di Sosaria, pensate una volta suonò persino per Lord British. Be io ammiravo molto la sua arte musicale, anche se non glielo dissi mai, bè mai fino a quel momento quando tornato a casa per spezzare l'angosciante silenzio che si era creato e per esorcizzare un po la paura dello sguardo severo di mia Madre dissi ad entrambi: "Ecco vedete questo è successo perchè Voi non chiedete mai il mio parere... io non voglio andare in una vecchia e polverosa scuola di magia li non si respira e poi con tutte quelle regole mi sento oppresso, non è questo che voglio!". "E cos'è che vuoi!" urlo mia madre in tono cupo. "Be... io, si praticare la magia deve essere bello non lo metto in dubbio e lo so, Madre, è la cosa che avete sempre desiderato, ma non tutte le cose di voi maghi mi piace fare e poi c'è anche un'altra cosa..." li mi fermai perchè mi pesava dirlo, anche perchè mio Padre mi fissava quasi sorridendo come ad indicare che in cuor suo già sapesse ciò che stavo per dire."Bè allora? Questa cosa?" Sollecitò mia Madre. "...Voglio imparare a suonare e a cantare come... come Voi Padre, in cuor mio l'ho sempre voluto ma non ho mai osato chiederlo per non far dispiacere a... Voi Madre!".
Mia Madre non disse nulla si lascio solo cadere a braccia penzole su una sedia sotto di lei e rimanemmo cosi in silenzio tutti e tre per circa un'ora fino a quando mio Padre si alzò avvicinandosi ad un flauto che aveva sul camino come soprammobile, era un oggetto ben lavorato, un cimelio regalatogli dalla compagnia dei musicanti di Britain quando si sciolse molti anni fà prima che io nascessi. Portato lo strumento alle labbra suonò qualche nota, forse per spezzare la tensione nella stanza o per ricordarne il dolce suono che nell'ascoltarlo addolcì i miei nervi tesi come corde di violino. Finito di suonare disse: "Bè che c'è non hai detto che vuoi imparare a suonare? Su coraggio questo sarà il tuo primo strumento, mio dono di sprono anche perchè...". Si fermo e dopo essersi avvicinato a mia Madre che non si era ancora ripresa per lo shock, pose la sua mano sulla sua spalla e sorridendo continuò: "...oltre alla mia di Arte imparerai anche quella di Tua Madre. Musica e Magia possono coesistere anche in un unica persona prendendo il meglio da entrambi... è cosi che sei nato Tu, non è forse cosi mio dolce Amore?".
Non dissi nulla tanta era la mia gioia solo le lacrime non si trattennero e ne uscirono a fiotti quel giorno. Anche mia Madre fù colpita dalle parole del suo Sposo che diciamolo, con le parole ci sapeva proprio fare! E cosi da quel dì ripresi gli studi ma senza tornare in quell'orrenda scuola ma studiando a casa, con mia Madre e mio Padre. I giorni dispari erano dedicati alle arti magiche e alle regole che muovono il Mana fonte della magia, tralasciando le materie noiose quali l'alchimia e l'iscrizione. Mentre nei giorni pari i miei studi erano dedicati alla musica, alla mimica, all'oratoria e a tutto quello che serve a rendere un Artista completo o quasi.
Oggi, 13 anni dopo quei giorni felici, di notorietà ne ho poca ma non dispero mi diverte andare in giro per il mondo per vedere cose nuove. Tra breve giungerò ad una città chiamata LUNA insieme ad una compagnia di mercanti di Minoc, che mi hanno gentilmente concesso di unirmi a loro per il lungo viaggio, bene loro bene io, che altro dire. Chissà se in questa città ci sarà qualche "Lunatico" disposto ad ascoltare le Ballate di un giovane Bardo.
Bye, Bye ci si vede in giro! E ricordatevi di me quando vedete esibirmi, il mio nome è Tristan Low-Hill, il Cantore del Basso Colle.
Mia Madre non disse nulla si lascio solo cadere a braccia penzole su una sedia sotto di lei e rimanemmo cosi in silenzio tutti e tre per circa un'ora fino a quando mio Padre si alzò avvicinandosi ad un flauto che aveva sul camino come soprammobile, era un oggetto ben lavorato, un cimelio regalatogli dalla compagnia dei musicanti di Britain quando si sciolse molti anni fà prima che io nascessi. Portato lo strumento alle labbra suonò qualche nota, forse per spezzare la tensione nella stanza o per ricordarne il dolce suono che nell'ascoltarlo addolcì i miei nervi tesi come corde di violino. Finito di suonare disse: "Bè che c'è non hai detto che vuoi imparare a suonare? Su coraggio questo sarà il tuo primo strumento, mio dono di sprono anche perchè...". Si fermo e dopo essersi avvicinato a mia Madre che non si era ancora ripresa per lo shock, pose la sua mano sulla sua spalla e sorridendo continuò: "...oltre alla mia di Arte imparerai anche quella di Tua Madre. Musica e Magia possono coesistere anche in un unica persona prendendo il meglio da entrambi... è cosi che sei nato Tu, non è forse cosi mio dolce Amore?".
Non dissi nulla tanta era la mia gioia solo le lacrime non si trattennero e ne uscirono a fiotti quel giorno. Anche mia Madre fù colpita dalle parole del suo Sposo che diciamolo, con le parole ci sapeva proprio fare! E cosi da quel dì ripresi gli studi ma senza tornare in quell'orrenda scuola ma studiando a casa, con mia Madre e mio Padre. I giorni dispari erano dedicati alle arti magiche e alle regole che muovono il Mana fonte della magia, tralasciando le materie noiose quali l'alchimia e l'iscrizione. Mentre nei giorni pari i miei studi erano dedicati alla musica, alla mimica, all'oratoria e a tutto quello che serve a rendere un Artista completo o quasi.
Oggi, 13 anni dopo quei giorni felici, di notorietà ne ho poca ma non dispero mi diverte andare in giro per il mondo per vedere cose nuove. Tra breve giungerò ad una città chiamata LUNA insieme ad una compagnia di mercanti di Minoc, che mi hanno gentilmente concesso di unirmi a loro per il lungo viaggio, bene loro bene io, che altro dire. Chissà se in questa città ci sarà qualche "Lunatico" disposto ad ascoltare le Ballate di un giovane Bardo.
Bye, Bye ci si vede in giro! E ricordatevi di me quando vedete esibirmi, il mio nome è Tristan Low-Hill, il Cantore del Basso Colle.
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