Come ultimo regalo riuppo la storia che ha vinto come quest nel concorso, la storia contiene il bg di gilda, e stato il pegno che ho donato volontariamente per la mia gildatura
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Khaldun: la nostra patria
Lungi dal distacco della nostra ultima dimora vagavamo senza meta per le terre di Sosaria. Molto era cambiato, non sapevamo se potevamo ancora chiamare Sosaria questa terra che secoli or sono era stata la terra della nostra carne e che ora era flagellata e usurpata da uomini senza nome e senza un culto. Ricordo ancora quando abbandonammo il nostro corpo, quel giorno e stata la suprema esaltazione del nostro credo, sacrificare noi stessi per ottenere l'immortalita, anche se non era questo cio a cui aspiravamo.
Chiedo venia a voi che leggete queste righe, noi siamo gli SpectrS, siamo e per sempre saremo i piu vicini accoliti di Khal Anku e con lui compimmo il passo verso la vita eterna, anche se in cuor nostro ci aspettavamo qualcosa di meglio. Condannati a vagare come anime senza avere piu nulla, intrappolati in quel tempio che divenne la nostra tomba finche qualche stupido, ignaro di cio che li attendeva, apri le porte del santuario di Khaldun.
Cosi ci ritrovavamo nudi senza i nostri averi senza nulla ma immortali e pronti a ricominciare una vita nel culto della Morte e del Sacrificio.
Passarono altri anni altre generazioni ci eravamo sistemati, uniti in una comunita segreta che nn accettava nuovi membri se non per sacrificarli per il nostro culto. Molte volte donammo la nostra carne al Culto e ogni volta rinascevamo, senza perdere forze senza perdere cognizioni e conoscenze. Ma qualcosa mancava in noi qualcosa di pesante ci opprimeva: Il nostro tempio era ormai di altre anime in pena, anime che noi avevamo trucidato senza pieta, non pensando che sarebbero rimaste a vagare nel tempio e che ne avrebbero tenuto il controllo.
Era giunto il momento di riprendere la nostra casa....
E cosi ci avventurammo nelle profondita del tempio, una nuova emozione pervadeva i nostri spiriti a sentire l'odore della nostra casa e a rivedere le scritte sulle mura.
Si imponevano fra noi creature immonde generate dalle maledizioni lanciate dal nostro signore durante la nostra fuga verso la vita. Uomini che noi stessi avevamo massacrato nel nome di Khal Ankur anche se egli non era con noi.
Il primo che incontrammo della combricola che ci libero fu il mago che si faceva chiamare Lysander. Vedevamo in lui l'aspetto della non vita, non aveva piu inteligenza solo ricordi vaghi delle sue conoscenze che cercava di usare per ostacolarci. Che uomo stupido Lysander, si credeva un adepto, voleva unirsi a Khal Ankur al nostro credo senza saperne nulla, senza sapere l'affronto che stava compiendo verso di noi. Cosi come a quei tempi divenne la preda delle nostre maledizioni e rabbie ora lo abbiamo eliminato con facilita. Con chi credeva di avere a che fare con degli sprovveduti che non conoscevano i segreti di Kaldhun??
Ma lui fu solo il primo, pian piano ritrovammo tutti gli uomini che avevano creato la resistenza, La studiosa, il guardiaboschi e l'altro che gli accompagnava. Uomini maledetti dalla rabbia del tempio, profani che volevano i segreti a nessuno concessi solo a noi adepti, solo a noi che abbiamo accompagnato Khal Ankur fino al sacrificio in onore del dio...
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Khaldun: la nostra patria
Lungi dal distacco della nostra ultima dimora vagavamo senza meta per le terre di Sosaria. Molto era cambiato, non sapevamo se potevamo ancora chiamare Sosaria questa terra che secoli or sono era stata la terra della nostra carne e che ora era flagellata e usurpata da uomini senza nome e senza un culto. Ricordo ancora quando abbandonammo il nostro corpo, quel giorno e stata la suprema esaltazione del nostro credo, sacrificare noi stessi per ottenere l'immortalita, anche se non era questo cio a cui aspiravamo.
Chiedo venia a voi che leggete queste righe, noi siamo gli SpectrS, siamo e per sempre saremo i piu vicini accoliti di Khal Anku e con lui compimmo il passo verso la vita eterna, anche se in cuor nostro ci aspettavamo qualcosa di meglio. Condannati a vagare come anime senza avere piu nulla, intrappolati in quel tempio che divenne la nostra tomba finche qualche stupido, ignaro di cio che li attendeva, apri le porte del santuario di Khaldun.
Cosi ci ritrovavamo nudi senza i nostri averi senza nulla ma immortali e pronti a ricominciare una vita nel culto della Morte e del Sacrificio.
Passarono altri anni altre generazioni ci eravamo sistemati, uniti in una comunita segreta che nn accettava nuovi membri se non per sacrificarli per il nostro culto. Molte volte donammo la nostra carne al Culto e ogni volta rinascevamo, senza perdere forze senza perdere cognizioni e conoscenze. Ma qualcosa mancava in noi qualcosa di pesante ci opprimeva: Il nostro tempio era ormai di altre anime in pena, anime che noi avevamo trucidato senza pieta, non pensando che sarebbero rimaste a vagare nel tempio e che ne avrebbero tenuto il controllo.
Era giunto il momento di riprendere la nostra casa....
E cosi ci avventurammo nelle profondita del tempio, una nuova emozione pervadeva i nostri spiriti a sentire l'odore della nostra casa e a rivedere le scritte sulle mura.
Si imponevano fra noi creature immonde generate dalle maledizioni lanciate dal nostro signore durante la nostra fuga verso la vita. Uomini che noi stessi avevamo massacrato nel nome di Khal Ankur anche se egli non era con noi.
Il primo che incontrammo della combricola che ci libero fu il mago che si faceva chiamare Lysander. Vedevamo in lui l'aspetto della non vita, non aveva piu inteligenza solo ricordi vaghi delle sue conoscenze che cercava di usare per ostacolarci. Che uomo stupido Lysander, si credeva un adepto, voleva unirsi a Khal Ankur al nostro credo senza saperne nulla, senza sapere l'affronto che stava compiendo verso di noi. Cosi come a quei tempi divenne la preda delle nostre maledizioni e rabbie ora lo abbiamo eliminato con facilita. Con chi credeva di avere a che fare con degli sprovveduti che non conoscevano i segreti di Kaldhun??
Ma lui fu solo il primo, pian piano ritrovammo tutti gli uomini che avevano creato la resistenza, La studiosa, il guardiaboschi e l'altro che gli accompagnava. Uomini maledetti dalla rabbia del tempio, profani che volevano i segreti a nessuno concessi solo a noi adepti, solo a noi che abbiamo accompagnato Khal Ankur fino al sacrificio in onore del dio...
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