Il nucleo originale: l'isola di Taurel
All'inzio vi era un'isola circondata da mari burrascosi. Un'isola idilliaca pari ai sogni che la mente genera. All'interno vi erano boschi dorati, ruscelli e cascate abitate da folletti e ninfe acquatiche. Taurel era rigina di questo luogo e insiema alla seggezza dell'Albero Bianco e dei Wisp, teneva unito questo mondo onirico alla realta'. Ma le ere degli uomini si avvicinava e Taurel, spinta dall'istinto naturale di sopravvivenza chiamo' in sogno dei guardiani umani. Essi accorsero con navi di timo (sotto consiglio della regina), che non sembravano subire l'ira del mare ruggente, baluardo e difesa dell'isola. I guardiani erano principi di antica stirpe, uomini virtuosi o abili combattenti votati agli ideali di sacrificio e spiritualita'. Con il valore e la guida di Taurel i guardiani respinsero le numerose navi di pionieri e pirati avidi di conoscenza pronti a deturpare ed avvizzire quel luogo vergine.
Taurel insegno' ai suoi protettori il rispetto verso il creato, e con la saggezza e la forza crebbe in loro anche la longevita'. I boschi Taurel in simbiosi con gli umani virtuosi raggiunse l'apice dello splendore.
"...tutto cio' che e' magnifico agli occhi degli uomini e' destinato a cadare": con queste parole premonitrici Taurel convoco i guardiani nell'ultimo banchetto. Il tempo era giunto e la regina si ammalo' e insieme ad ella tutti gli esseri sull'isola. I guardiani non seppero dare una spiegazione a tale catostrofe implorando Taurel di illuminarli. Ma era troppo tardi. Il mare, protettore fino a quel giorno, chiese avidamente tributo alla sua opera e strinse nella sua morsa l'isola, annegandola.
Con lo sbarco dei superstiti nel continente di Sosaria finisce questa triste vicenda.
All'inzio vi era un'isola circondata da mari burrascosi. Un'isola idilliaca pari ai sogni che la mente genera. All'interno vi erano boschi dorati, ruscelli e cascate abitate da folletti e ninfe acquatiche. Taurel era rigina di questo luogo e insiema alla seggezza dell'Albero Bianco e dei Wisp, teneva unito questo mondo onirico alla realta'. Ma le ere degli uomini si avvicinava e Taurel, spinta dall'istinto naturale di sopravvivenza chiamo' in sogno dei guardiani umani. Essi accorsero con navi di timo (sotto consiglio della regina), che non sembravano subire l'ira del mare ruggente, baluardo e difesa dell'isola. I guardiani erano principi di antica stirpe, uomini virtuosi o abili combattenti votati agli ideali di sacrificio e spiritualita'. Con il valore e la guida di Taurel i guardiani respinsero le numerose navi di pionieri e pirati avidi di conoscenza pronti a deturpare ed avvizzire quel luogo vergine.
Taurel insegno' ai suoi protettori il rispetto verso il creato, e con la saggezza e la forza crebbe in loro anche la longevita'. I boschi Taurel in simbiosi con gli umani virtuosi raggiunse l'apice dello splendore.
"...tutto cio' che e' magnifico agli occhi degli uomini e' destinato a cadare": con queste parole premonitrici Taurel convoco i guardiani nell'ultimo banchetto. Il tempo era giunto e la regina si ammalo' e insieme ad ella tutti gli esseri sull'isola. I guardiani non seppero dare una spiegazione a tale catostrofe implorando Taurel di illuminarli. Ma era troppo tardi. Il mare, protettore fino a quel giorno, chiese avidamente tributo alla sua opera e strinse nella sua morsa l'isola, annegandola.
Con lo sbarco dei superstiti nel continente di Sosaria finisce questa triste vicenda.