Abbracciavo il corpo con uno sguardo perso...non so' nemmeno se l'amavo...non conosco nemmeno il suo nome ma so' per certo che lei lo aveva....aveva lo sguardo di chi la paura piace, amava la mia bocca solcare le sue carni quando con grazia assaporavo il suo profumo misto al suo caldo sangue...
Non sono quello che pensate...uccido...gli uomini mi chiamano assassino ma la mia Madre e' troppo grande per loro... uccido...ma non amo farlo, non provo nulla se non l'onnipotenza e l'immortalita' della Morte stessa.
Quella notte appresi che la grazia dell'atto era pari all'atto stesso...non era il mio nome e ne' la paura che incutevo alla mia preda, ma il modo in cui le toglievo la vita... a volte facendola soffrire e assaporando ogni istante della sua agonia...altre volte abbandonarla dolcemente col bacio della mia Signora.
Quella notte il mio nero cuore e il mio nero spirito furono colti da un piccolo raggio di Luna...quella notte vidi un'elfa abbeverarsi come una ninfa nella fonte naturale del fiume di Trinsic..la citta' dell'oro splendeva almeno quanto splendevano gli occhi socchiusi che assaporavano il riflesso dell'acqua...appena increspata dal tocco soave delle sue labbra. La grazia... quella che cercavo, a possederla una mortale? Fino ad allora l'unico riflesso che possedevo era quello della Sacra falce...la vita e la morte in quella notte si unirono per un'istante incrociando gli sguardi al nascere della Luna. Quella notte io vidi una luce che da tanto..troppo tempo non osservavo.
Un colpo al cavallo...il mantello vibra...lo sguardo perso...altre anime sulla mia Lista...Siriel.
- Berindon Hawk, Death's Emissary
Non sono quello che pensate...uccido...gli uomini mi chiamano assassino ma la mia Madre e' troppo grande per loro... uccido...ma non amo farlo, non provo nulla se non l'onnipotenza e l'immortalita' della Morte stessa.
Quella notte appresi che la grazia dell'atto era pari all'atto stesso...non era il mio nome e ne' la paura che incutevo alla mia preda, ma il modo in cui le toglievo la vita... a volte facendola soffrire e assaporando ogni istante della sua agonia...altre volte abbandonarla dolcemente col bacio della mia Signora.
Quella notte il mio nero cuore e il mio nero spirito furono colti da un piccolo raggio di Luna...quella notte vidi un'elfa abbeverarsi come una ninfa nella fonte naturale del fiume di Trinsic..la citta' dell'oro splendeva almeno quanto splendevano gli occhi socchiusi che assaporavano il riflesso dell'acqua...appena increspata dal tocco soave delle sue labbra. La grazia... quella che cercavo, a possederla una mortale? Fino ad allora l'unico riflesso che possedevo era quello della Sacra falce...la vita e la morte in quella notte si unirono per un'istante incrociando gli sguardi al nascere della Luna. Quella notte io vidi una luce che da tanto..troppo tempo non osservavo.
Un colpo al cavallo...il mantello vibra...lo sguardo perso...altre anime sulla mia Lista...Siriel.
- Berindon Hawk, Death's Emissary
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