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[quest] I 14 Calici del Creato

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  • #16
    La falce ferì l'anima di Allanon più che il corpo e alla fine l'anima corrotta non riusciva più ad opporsi allo Spirito Creatore e Allanon fu libero dalla maledizione.











    ..............Lo spirito cerca ancora un'altra anima................

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    • #17
      Incubi. Non mi lasciavano in pace. Da quando incontrai il creatore la prima volta non riuscivo più a vivere: i miei sogni erano sconvolti da orride visioni, e le mie giornate passavano tetre, come se non ricavassi nessuna esperienza dal viverle.
      Ero ossessionato. Non potevo fare a meno di pensare al calice: alle sue venature, ai suoi angeli danzanti: passavo ore a osservarlo. Dimenticavo di mangiare, e quando la notte un incubo mi svegliava (...la mia testa, mozzata e sanguinante..) mi sorprendevo a cercarne la luce. Era allora che la sua vista mi rapiva, ma, per quanto desiderassi vederlo, non ottenevo nessuna soddisfazione nel farlo.
      A questo punto ne ero certo: quel calice (quanto era bello!) era dannato, e aveva trascinato me nella sua dannazione. E, nonostate questo, sentivo di aver bisogno di lui. Il pensiero di gettarlo nel più profondo abisso che conoscevo (un vulcano, o un fiume che lo portasse al mare) mi creava un tale fastidio.... un dolore, non fisico, certo ma sicuramente tangibile.
      NO!
      Ero legato a lui, e avrei trovato il modo per tenerlo.
      Questi erano i miei giorni.
      Poi arrivò lui: nel bel mezzo di una furiosa battaglia con il demone/umano Baracoon, vidi la mia vista offuscarsi.... non distinguevo più i contorni... tutto sfumava.. poi le vidi... TESTE!
      c'erano teste ovunque, ed erano tutte mie teste..... ricoprivano il pavimento... erano ovunque! Infilzate nelle stalattiti, incassate nella roccia.... tutto era ricoperto di mie teste.... e tutte guardavano me.
      Allora capii... era la mia ultima oppurtunità. Lasciai quel luogo, e mi recai a casa. Estrassi il calice dal suo nascondiglio (ma si poteva nascondere qualcosa alla morte?), e lo poggiai a terra. Fu allora che apparve.
      Lo spirito creatore, la morte in persona. Lo rivoleva. Puntò il dito sul calice, e poi su di me. Fu come se fossi stato colpito da un'ariete. Caddi a terra stremato, e quando mi svegliai non ero più a casa mia.
      Era un luogo strano quello.... le pareti erano tanto alte che non ne scorgevo la fine.... vi erano stanze le cui porte erano sorvegliate da fasci di fuoco che non bruciavano.... tutto era scuro, e nonostante le mie arti magiche non riuscivo a compredere dove mi trovavo. Non c'era nessuna forma di vita, animale o vegetale, ma solo roccia.... il dungeon non sembrava scavato, ma era come se la roccia si fosse spontaneamente aperta su ordine di una qualche entità superiore... i suoi bordi erano taglienti come rasoi.
      Poi lo sentii.... il creatore mi stava aspettando. Percorsi un corridoio che mi portò al suo cospetto. Era li nel suo nero splendore, che mi chiamava. La sua falce insaguinata reclamava il mio sangue... ma mi fu data un'ultima possibilità. Sentii le sue parole nella mia mente.... potevo consegnargli il calice.
      Fu allora che la mia follia eruppe: come potevo io dare il calice a una simile creatura? Un simile incubo nero non poteva maneggiare un oggetto tanto meravoglioso! IO ero l'unico che lo possedeva, IO ero l'unico ad averne il diritto, e IO ero l'unico che meritasse il calice!
      Fu allora che attaccai.
      E fu allora che mi resi conto della mia follia. Non ero io a guidare le mie azioni.... ma il calice. Il calice aveva una sua personalità, un suo potere... e questo potere aveva ormai preso possesso di me, ed ora mi ritrovavo a combattre con la morte.
      Non racconterò il duello; non ci fu duello. Persi, e allora mi resi conto che il calice stava abbandonando al presa sulla mia anima. Ora potevo, con le mie sole forze, riconsegnare il calice. Lo spirito mi trasportò nella mia casa.... mi indicò il calice, e fu allora che lo presi... quando lo toccai sentii qualcosa che nella mia mente si imponeva... NON RICONSEGNARLO!! E' TUO!! CHI OSA RUBARTELO?...
      Con un ultimo, sovraumano sforzo, vinnsi quella forza e consegnai il calice. Non appena esso abbandonò le mie mani mi senti leggero... ora i miei pensieri erano chiari e fluidi, come lo erano fino a qualche tempo prima...
      Ero libero.

      Ps: alla faccia se il creatore mena.... 40hp a botta, e ha pure il colpo doppio..... non so chi abbia l'altro calice... ma okkio!

      Icq: 169572684

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