La prima profezia sull'Anticristo risale a più di due millenni. A parlare, per primo, dell'avvento dell' <<uomo del peccato figlio della perdizione>>, come lo definisce San Paolo, fu Giacobbe:
<<Divenga Dan un serpente sulla strada, nel sentiero un ceraste, che morde l'unghie del cavallo per far cadere il cavaliere all'indietro>> (Gn XLIX, 17). Così dice il profeta svelando, attraverso i suoi dodici figli, ciò che sarà il futuro delle dodici tribù di Israele. In questa prima profezia è celata, pure, l'origine ebraica dell'Anticristo.
Il profeta Daniele, nell'Antico Testamento, ci dà un'altra particolare descrizione di colui che poi Santa Ildegarda chiamerà
<<L'alito del maligno sospeso nell'aria>>. Nelle sue visioni profetiche a Daniele appare un <<cornu parvulum>> e <<in questo corno erano occhi, quasi occhi di uomo, e una bocca che profferiva grandi cose... E l'Angelo mi spiegò: Questi dieci corni saranno dieci re, e quello piccolo alzatosi dopo di loro, diventerà più possente dei primi e tutti li abbatterà. Ed esso parlerà male contro l'Altissimo e calpesterà i santi dell'Altissimo... E poi si terrà il Giudizio e gli sarà tolta ogni potenza ed il suo dominio sarà distrutto ed annientato per sempre>> (Dn VII, 8 e seguenti).
Ma perché‚ Daniele per simboleggiare l'Anticristo parla di <<cornu parvulum>> (piccolo corno)? Perché, anticamente, si intendeva così un uomo potente. Nel Nuovo Testamento Gesu' dice: <<Io sono venuto a voi nel nome del Padre mio e non mi riceveste; se un altro verrà nel suo proprio nome voi lo riceverete>> (Gv V, 43). San Girolamo, così, spiega questa frase, apparentemente, sibillina: <<Non c'è dubbio che in quest'altro che Gesu' dice che verrà di propria autorità e che sarà ricevuto dai Giudei, Egli intendesse parlare dell'Anticristo>> (San Girolamo, Epist. CLI ad Algasiam., quest. II; Comm. in Dan., II, 24). Crisostomo, Damasceno, Gregorio Magno non sono di diverso avviso. Sant'Efrem Siro precisa che: <<Costui (l'Anticristo) colmerà certo di favori, in modo speciale, la nazione giudaica>>.
San Giovanni nell'Apocalisse descrive la visione che ebbe dell'Anticristo: <<Vidi salire dal mare una bestia (è questa il portavoce del drago, l'antagonista di Cristo ma in veste di Cristo, ndr), che aveva sette teste e dieci corna, e sopra le sue corna, dieci diademi, e sopra le sue teste, nomi di bestemmia... E le fu dato di regnare per quarantadue mesi. Aprì dunque la sua bocca in bestemmie contro Dio, a bestemmiare il Suo Nome e il Suo Tabernacolo e gli abitatori del cielo. E le fu concesso di fare guerra coi santi e di vincerli. E le fu dato potere sopra ogni tribù e popolo e lingua e nazione. E lei adorarono tutti quelli che abitano la terra, i nomi dei quali non sono scritti nel libro di vita dell'Agnello...>> (Ap XIII, 1, 5-8).
L'Anticristo ha un suo precursore, il potente funzionario e abile propagandista del drago, che appare in veste di pecora ed è convincente con la parola. La prima bestia è una potenza secolare, politica; la seconda è, invece, una potenza religiosa, è il falso Cristo. Di lui l'apostolo Giovanni dice: <<Poi vidi un'altra bestia, che saliva dalla terra, ed aveva due corna come quelle di un Agnello, ma parlava come un dragone. Ed esercitava tutta la potestà della prima bestia, alla sua presenza; e faceva sì che la terra e tutti quelli che in essa abitano adorassero la prima bestia... e inoltre fece sì che a tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e servi, fosse impresso il suo marchio sulla mano destra o sulla fronte, e che nessuno potesse comperare o vendere se non avesse il marchio, cioè il nome della bestia o il numero (è il simbolico 666) del suo nome>> (Ap XIII, 11-12, 16-17).
Un'antica profezia trovata nel convento d'Orval, nel ducato di Lussemburgo, nel 1793 e pubblicata solo nel 1852, dice testualmente: <<Molto male e nessun bene in quei tempi; molte città periranno a causa del fuoco. Allora finalmente Israele verrà a Cristo per davvero. Le sètte maledette e i popoli fedeli saranno divisi in due gruppi ben distinti. E così sia; allora Dio sarà creduto e la terza parte della Gallia e ancora la terza parte e mezza non avrà più fede come anche altre genti. Ed ecco già sei volte tre lune e quattro volte cinque lune e tutto si separa e il secolo della fine è cominciato. Dopo un numero pieno di lune, Dio combatte per i suoi due giusti e l'uomo del male (l'Anticristo) ha la peggio. E così sia. Dio frappone un muro di fuoco molto alto che oscura il mio intendimento e non vedo più. Che Egli sia sempre benedetto amen!>>.
Dell'Anticristo, che verrà negli ultimi tempi prima della fine del mondo, è scritto: <<Un principe d'iniquità uscirà allora dalla tribù di Dan... Il figlio della perdizione, che regnerà pochissimo tempo, verrà... La madre lo concepirà e lo metterà al mondo in un deserto, in cui sarà stata condotta da un demonio travestito da angelo, dopo aver trascorso la sua giovinezza viziosa in mezzo ad uomini perversi... Sarà durante quel tempo che nascerà l'Anticristo, da una religiosa ebraica, falsa vergine, che avrà commercio con il vecchio serpente, maestro d'impurità. Suo padre sarà vescovo. Nascendo vomiterà bestemmie... >>.
Arrighini, nel libro "L'Anticristo nelle sacre scritture, nella storia, nella letteratura" (I Dioscuri, Genova), fornisce un interessante e completo identikit del <<falso Cristo>>. Reputo interessante riportare, sinteticamente, sempre da Arrighini, le profezie imperniate sulla figura dell'Anticristo (dalla nascita alla sconfitta finale):
1 - Dove nascerà o è già nato ?
San Girolamo, il Venerabile Beda, Rabano, Sant'Antonino da Firenze ed altri ancora indicano l'antica Babilonia. Firmiano, Lattanzio e altri indicano la Siria, infine Anastasio Sinaita ecc. sogliono mostrare l'Egitto.
2 - Quale tipo di famiglia gli darà i natali ?
San Girolamo, San Cirillo d'Alessandria ecc. parlano di gente povera e cattiva; Sant'Ippolito, San Giovanni Damasceno e altri completano quanto appena detto dicendo che egli sarà generato da rapporti incestuosi o, comunque, sacrileghi. Santa Ildegarda e altri dicono che suo padre sarà il Diavolo e sua madre una prostituta.
3 - Come sarà nel fisico ?
Il Testamento Siriaco di nostro Signore lo descrive in questo modo: <<La sua testa è come ardente fiamma, il suo occhio destro è iniettato di sangue, il suo occhio sinistro è d'un verde felino... le sue palpebre sono bianche, il suo labbro inferiore è grande, ha debole la gamba destra (zoppica)...>>.
4 - Dove vivrà la sua adolescenza ?
Sant'Anselmo, Rabano ecc. parlano delle due città maledette da Gesu' Cristo: Betzaida e Corozaim.
5 - Dove avrà inizio il suo regno ?
Secondo San Girolamo e altri a Babilonia.
6 - Quanto durerà il suo potere ?
San Girolamo, Sant'Ambrogio e altri parlano di soli quarantadue mesi di regno. La durata di tre anni e mezzo è attestata da otto passi delle Sacre Scritture che, sebben diversi, concordano tra loro: <<Un tempo, due tempi e la metà di un tempo>> (Dn VI, 25; XII, 7; Ap XII, 14). <<In mezzo alla settimana>> (Dn IX, 27). <<Quarantadue mesi>> (Ap XI, 2; XIII, 5). <<Milleduecentosessanta giorni>> (Ap XI, 2; XII, 6). Bisogna ricordare che l'anno ebraico è composto da trecentosessanta giorni, perciò tre anni e mezzo).
Ippolito, morto martire, tra il 202 e il 204, scrisse quello che può essere considerato il più antico commento al libro di Daniele e, tra l'altro, redasse una biografia dell'Anticristo nella quale disse che il suo nome sarà Titan o Evanthas o Latinus. Da principio <<il figlio della perdizione>> si manifesterà con falsa e ingannevole bontà <<fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e dicendo che egli è Dio>> (2 Tes II, 3-4). L'Anticristo e il suo numero riappaiono negli incubi della gente. Egli si presenterà in veste di agnello. Il 28 Agosto del 1991, al Meeting di Cl a Rimini, l'arcivescovo di Bologna, cardinale Biffi, citò il lavoro del filosofo russo Vladimir Soloviev (1853-1900) i "Tre dialoghi" seguiti da un "Breve racconto dell'Anticristo".
<<Divenga Dan un serpente sulla strada, nel sentiero un ceraste, che morde l'unghie del cavallo per far cadere il cavaliere all'indietro>> (Gn XLIX, 17). Così dice il profeta svelando, attraverso i suoi dodici figli, ciò che sarà il futuro delle dodici tribù di Israele. In questa prima profezia è celata, pure, l'origine ebraica dell'Anticristo.
Il profeta Daniele, nell'Antico Testamento, ci dà un'altra particolare descrizione di colui che poi Santa Ildegarda chiamerà
<<L'alito del maligno sospeso nell'aria>>. Nelle sue visioni profetiche a Daniele appare un <<cornu parvulum>> e <<in questo corno erano occhi, quasi occhi di uomo, e una bocca che profferiva grandi cose... E l'Angelo mi spiegò: Questi dieci corni saranno dieci re, e quello piccolo alzatosi dopo di loro, diventerà più possente dei primi e tutti li abbatterà. Ed esso parlerà male contro l'Altissimo e calpesterà i santi dell'Altissimo... E poi si terrà il Giudizio e gli sarà tolta ogni potenza ed il suo dominio sarà distrutto ed annientato per sempre>> (Dn VII, 8 e seguenti).
Ma perché‚ Daniele per simboleggiare l'Anticristo parla di <<cornu parvulum>> (piccolo corno)? Perché, anticamente, si intendeva così un uomo potente. Nel Nuovo Testamento Gesu' dice: <<Io sono venuto a voi nel nome del Padre mio e non mi riceveste; se un altro verrà nel suo proprio nome voi lo riceverete>> (Gv V, 43). San Girolamo, così, spiega questa frase, apparentemente, sibillina: <<Non c'è dubbio che in quest'altro che Gesu' dice che verrà di propria autorità e che sarà ricevuto dai Giudei, Egli intendesse parlare dell'Anticristo>> (San Girolamo, Epist. CLI ad Algasiam., quest. II; Comm. in Dan., II, 24). Crisostomo, Damasceno, Gregorio Magno non sono di diverso avviso. Sant'Efrem Siro precisa che: <<Costui (l'Anticristo) colmerà certo di favori, in modo speciale, la nazione giudaica>>.
San Giovanni nell'Apocalisse descrive la visione che ebbe dell'Anticristo: <<Vidi salire dal mare una bestia (è questa il portavoce del drago, l'antagonista di Cristo ma in veste di Cristo, ndr), che aveva sette teste e dieci corna, e sopra le sue corna, dieci diademi, e sopra le sue teste, nomi di bestemmia... E le fu dato di regnare per quarantadue mesi. Aprì dunque la sua bocca in bestemmie contro Dio, a bestemmiare il Suo Nome e il Suo Tabernacolo e gli abitatori del cielo. E le fu concesso di fare guerra coi santi e di vincerli. E le fu dato potere sopra ogni tribù e popolo e lingua e nazione. E lei adorarono tutti quelli che abitano la terra, i nomi dei quali non sono scritti nel libro di vita dell'Agnello...>> (Ap XIII, 1, 5-8).
L'Anticristo ha un suo precursore, il potente funzionario e abile propagandista del drago, che appare in veste di pecora ed è convincente con la parola. La prima bestia è una potenza secolare, politica; la seconda è, invece, una potenza religiosa, è il falso Cristo. Di lui l'apostolo Giovanni dice: <<Poi vidi un'altra bestia, che saliva dalla terra, ed aveva due corna come quelle di un Agnello, ma parlava come un dragone. Ed esercitava tutta la potestà della prima bestia, alla sua presenza; e faceva sì che la terra e tutti quelli che in essa abitano adorassero la prima bestia... e inoltre fece sì che a tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e servi, fosse impresso il suo marchio sulla mano destra o sulla fronte, e che nessuno potesse comperare o vendere se non avesse il marchio, cioè il nome della bestia o il numero (è il simbolico 666) del suo nome>> (Ap XIII, 11-12, 16-17).
Un'antica profezia trovata nel convento d'Orval, nel ducato di Lussemburgo, nel 1793 e pubblicata solo nel 1852, dice testualmente: <<Molto male e nessun bene in quei tempi; molte città periranno a causa del fuoco. Allora finalmente Israele verrà a Cristo per davvero. Le sètte maledette e i popoli fedeli saranno divisi in due gruppi ben distinti. E così sia; allora Dio sarà creduto e la terza parte della Gallia e ancora la terza parte e mezza non avrà più fede come anche altre genti. Ed ecco già sei volte tre lune e quattro volte cinque lune e tutto si separa e il secolo della fine è cominciato. Dopo un numero pieno di lune, Dio combatte per i suoi due giusti e l'uomo del male (l'Anticristo) ha la peggio. E così sia. Dio frappone un muro di fuoco molto alto che oscura il mio intendimento e non vedo più. Che Egli sia sempre benedetto amen!>>.
Dell'Anticristo, che verrà negli ultimi tempi prima della fine del mondo, è scritto: <<Un principe d'iniquità uscirà allora dalla tribù di Dan... Il figlio della perdizione, che regnerà pochissimo tempo, verrà... La madre lo concepirà e lo metterà al mondo in un deserto, in cui sarà stata condotta da un demonio travestito da angelo, dopo aver trascorso la sua giovinezza viziosa in mezzo ad uomini perversi... Sarà durante quel tempo che nascerà l'Anticristo, da una religiosa ebraica, falsa vergine, che avrà commercio con il vecchio serpente, maestro d'impurità. Suo padre sarà vescovo. Nascendo vomiterà bestemmie... >>.
Arrighini, nel libro "L'Anticristo nelle sacre scritture, nella storia, nella letteratura" (I Dioscuri, Genova), fornisce un interessante e completo identikit del <<falso Cristo>>. Reputo interessante riportare, sinteticamente, sempre da Arrighini, le profezie imperniate sulla figura dell'Anticristo (dalla nascita alla sconfitta finale):
1 - Dove nascerà o è già nato ?
San Girolamo, il Venerabile Beda, Rabano, Sant'Antonino da Firenze ed altri ancora indicano l'antica Babilonia. Firmiano, Lattanzio e altri indicano la Siria, infine Anastasio Sinaita ecc. sogliono mostrare l'Egitto.
2 - Quale tipo di famiglia gli darà i natali ?
San Girolamo, San Cirillo d'Alessandria ecc. parlano di gente povera e cattiva; Sant'Ippolito, San Giovanni Damasceno e altri completano quanto appena detto dicendo che egli sarà generato da rapporti incestuosi o, comunque, sacrileghi. Santa Ildegarda e altri dicono che suo padre sarà il Diavolo e sua madre una prostituta.
3 - Come sarà nel fisico ?
Il Testamento Siriaco di nostro Signore lo descrive in questo modo: <<La sua testa è come ardente fiamma, il suo occhio destro è iniettato di sangue, il suo occhio sinistro è d'un verde felino... le sue palpebre sono bianche, il suo labbro inferiore è grande, ha debole la gamba destra (zoppica)...>>.
4 - Dove vivrà la sua adolescenza ?
Sant'Anselmo, Rabano ecc. parlano delle due città maledette da Gesu' Cristo: Betzaida e Corozaim.
5 - Dove avrà inizio il suo regno ?
Secondo San Girolamo e altri a Babilonia.
6 - Quanto durerà il suo potere ?
San Girolamo, Sant'Ambrogio e altri parlano di soli quarantadue mesi di regno. La durata di tre anni e mezzo è attestata da otto passi delle Sacre Scritture che, sebben diversi, concordano tra loro: <<Un tempo, due tempi e la metà di un tempo>> (Dn VI, 25; XII, 7; Ap XII, 14). <<In mezzo alla settimana>> (Dn IX, 27). <<Quarantadue mesi>> (Ap XI, 2; XIII, 5). <<Milleduecentosessanta giorni>> (Ap XI, 2; XII, 6). Bisogna ricordare che l'anno ebraico è composto da trecentosessanta giorni, perciò tre anni e mezzo).
Ippolito, morto martire, tra il 202 e il 204, scrisse quello che può essere considerato il più antico commento al libro di Daniele e, tra l'altro, redasse una biografia dell'Anticristo nella quale disse che il suo nome sarà Titan o Evanthas o Latinus. Da principio <<il figlio della perdizione>> si manifesterà con falsa e ingannevole bontà <<fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e dicendo che egli è Dio>> (2 Tes II, 3-4). L'Anticristo e il suo numero riappaiono negli incubi della gente. Egli si presenterà in veste di agnello. Il 28 Agosto del 1991, al Meeting di Cl a Rimini, l'arcivescovo di Bologna, cardinale Biffi, citò il lavoro del filosofo russo Vladimir Soloviev (1853-1900) i "Tre dialoghi" seguiti da un "Breve racconto dell'Anticristo".
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