Qualcuno ha 1pò di materiale sulla lettura del pensiero e sullo spostamento di oggeti con la forza della mente? Magari dove vengono anche riportati esperimenti scientifici...?
Ciao
La telecinesi, o psicocinesi, è per molti versi un campo ancora inesplorato.
La scienza ufficiale, se è sempre stata moderatamente possibilista riguardo alla telepatia, ha viceversa avuto un atteggiamento di chiusura totale rispetto alla telecinesi.
Certamente la psicocinesi è scientificamente più destabilizzante della telepatia: una cosa è, infatti, ipotizzare che due menti possano in qualche modo interferire tra loro (interazione pensiero-pensiero), altra cosa arrivare a sostenere che l’energia della psiche possa avere effetti sulla realtà fisica (interazione pensiero-materia)!
Si aggiunga poi che fino ad oggi tutti coloro che asserivano di possedere facoltà psicocinetiche si sono regolarmente rivelati dei millantatori (come dimenticare la patetica vicenda di Uri Geller…).
In ogni caso, la teoria maggioritaria è anche qui quella dell’esistenza di un’autonoma energia psichica.
Sulle modalità di manifestazione in concreto di questo fenomeno vi è però totale discordia.
I più cauti ipotizzano che si tratti di un’energia di tipo ondulatorio, simili alle onde radio o al suono. I fenomeni psicocinetici quindi sarebbero per lo più involontari e di entità limitata (non si andrebbe cioè oltre allo spostamento involontario di piccoli oggetti).
Altri studiosi ritengono invece non solo che quest’energia sia suscettibile di controllo (il soggetto cioè sarebbe in grado di indirizzarla a suo piacimento) ma addirittura che sia in grado di sviluppare forze superiori a quelle fisiche normali (sollevamento di pesi elevatissimi, distruzione di oggetti robusti ecc.).
Infine, le teorie più ardite ipotizzano la possibilità di modificare la stessa struttura molecolare della materia. Ci troveremmo allora di fronte ad un potere quasi illimitato, in grado di causare trasformazioni, compenetrazioni, materializzazioni, smaterializzazioni ecc.
Allo stato attuale si ritiene che la prudenza debba prevalere sulle suggestioni teoriche. Il potere di influire sulla struttura molecolare della materia, infatti, "oltre ad avvicinarsi pericolosamente al potere di Dio, non sarebbe certo passato inosservato qualora si fosse manifestato anche una sola volta nella storia dell’umanità" (A. Einstein).
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Un primo vero studio sulla telepatia si sviluppò tra il 1825 e il 1830, soprattutto in Francia, ed era strettamente legato all'ipnosi. L'interesse nacque dall'osservazione che alcuni soggetti mesmerizzati (oggi si direbbe ipnotizzati) potevano percepire pensieri altrui e cognizioni senza la mediazione dei sensi, solo nel 1857 il professor William Barrett, dell'Università di Dublino, stabilì definitivamente che la trasmissione del pensiero è un fenomeno che esiste anche sènza ipnosi : telepatia e ipnosi possono convivere, ma sono classi di fenomeni ben differenziati tra loro.
La prima raccolta di casi spontanei fu realizzata da Edmund Gurney, Frederick W.H. Myers e Frank Podmore, i quali li riportarono nel celeberrimo Phantasms of the living (Fantasmi dei viventi, 1886).
La ricerca era allora circoscritta a quella che era definita come grande telepatia: soprattutto apparizioni di persone viventi, in momenti di gravi traumi. A seguito di un questionario pubblicato sui giornali, gli autori citati ricevettero oltre 5700 lettere, in ognuna delle quali era esposto almeno un caso.
Le prime prove di trasmissione telepatica di disegni erano già state realizzate, nel 1884, dal famoso fisico Sir Oliver Lodge a cui seguirono quelle più importanti di Whatley Carington e di René Warcollier. Nello stesso anno iniziò anche la sperimentazione quantitativa, complementare a quella qualitativa. Il metodo quantitativo comprende un gran numero di prove e ha due scopi fondamentali : dimostrare che il fenomeno paranormale esiste e individuare persone dotate di facoltà ESP.
La ricerca quantitativa si basa sull'applicazione del metodo statistico e del calcolo delle probabilità. Fu inizialmente realizzata dal Premio Nobel Charles Richet, e perfezionata principalmente da Joseph Banks Rhine, considerato il padre della moderna parapsicologia. Tuttavia, dobbiamo ammettere come il metodo quantitativo abbia in buona pane fallito i suoi scopi: anche di fronte all'evidenza, molti scienziati negano aprioristicamente la possibilità dell'esistenza dei fenomeni paranormali; e i migliori «soggetti psi» non vogliono sottoporsi a lunghi e spesso noiosi esperimenti. Un grande risultato è stato comunque ottenuto: I'American Association for the Advancement of Science - la maggiore associazione scientifica del mondo, editrice della rivista Science - accolse nel 1969 la ParapSycological Association nel proprio augusto consesso, riconoscendo quindi alla parapsicologia il ruolo di vera scienza.
Tornando al secolo scorso, nel 1885 Sir Oliver Lodge propose la sperimentazione con le carte, ed elaborò formule matematiche per la valutazione dei risultati. Dopo l'introduzione delle carte da giuoco e del calcolo delle probabilità, gli esperimenti di telepatia si moltiplicarono, di preferenza nell'àmbito scientifico universitario. Accanto a ottimi risultati, vi furono anche prove negative, come le migliaia realizzate successivamente da S.G. Soal tra il 1927 e il 1929. Non era, però, ancora stato scoperto lo psi-missing, cioè l'errore psi. Si tratta di una tendenza, anch'essa paranormale, a dare risposte notevolmente inferiori alla media casuale. Complessivamente i risultati si riveleranno sempre contraddittori, come avviene in tutti 1 fenomeni paranormali genuini.
La telepatia entra all'università
Le prime prove di trasmissioni telepatiche a distanze piuttosto considerevoli furono realizzate da F. L. Usher e F.B. Burt, nel 1907: dapprima tra Bristol e Londra, poi, tra la capitale inglese e Praga. Quindi, nel 1928, la Società Ellenica di Ricerche Psichiche organizzò esperimenti tra Atene e Parigi, Varsavia e Vienna. Seguì J.B. Rhine, nel 1939, con tentativi tra Durham (USA) e Zagabria. Complessivamente i risultati furono positivi.
Nella storia della telepatia annoveriamo anche la radio, con esperimenti di trasmissione di parole e immagini pensate, che avrebbero dovuto essere recepite dagli ascoltatori, e questo avvenne con buona percentuale. Per la prima volta si realizzò a Chicago, nel 1924, a opera di Gardner Murphy. Seguirono altre trasmissioni telepatiche via radio:
BBC (Inghilterra, 1927) e Radio Zenith USA, 1939); non mancò la nostra RAI, nel 1949.
In questa carrellata a ruota libera, dove molto debbo tralasciare per questioni di spazio, qualche parola in più merita Joseph Banks Rhine. Egli, con la moglie Louisa, si era occupato per alcuni anni di botanica, all'Università di Chicago, ottenendo alcuni riconoscimenti scientifici. Aveva seguito un indirizzo di studi psicologici, ad Harvard, con il Professor William McDougall.
Questi era noto per avere, in alcune occasioni, abiurato la psicologia «meccanicistica», essendosi espresso addirittura favorevolmente sulla realtà della telepatia. Quando a McDougall fu assegnata la cattedra di psicologia della Duke University, a Durham (Carolina del Nord), i coniugi Rhine lo seguirono. Gli anni compresi tra il 1930 e il 1934 furono caratterizzati dalle indagini sperimentali, sulla telepatia e la chiaroveggenza, attuate da pionieri. Gli studenti vennero utilizzati come soggetti, e questo permise di realizzare un gran numero di esperimenti. Il Rhine si avvalse di esperti nel- la scienza statistica. Le prove furono eseguite inizialmente con un mazzo di 25 carte e 5 simboli: cerchio, quadrato, croce, stella e onda: vennero chiamate carte Zener, prendendo il nome dell'ideatore; oggi vengono di solito definite carte ESP.
Solo dopo centinaia e centinaia di esperimenti - e il risultato di questi superava la media casuale - si poté parlare di esito significativo. Il resoconto di quattro anni di intense ricerche venne pubblicato, dal dottor Rhine, nel 1934, in un libro storico intitolato Frtrasensory perception. Oltre i dati statistici in esso contenuti, tutti a favore dell'ipotesi telepatica, vi sono minuziosamente descritti gli esperimenti tra H.E. Pearce e J.G. Pratt. Risultati eclatanti : da una serie di 25 carte tutte esattamente indovinate, a prove altamente significative realizzate con i due soggetti menzionati, in differenti edifici.
Dopo la pubblicazione del libro di J.B. Rhine le ricerche si moltiplicarono, e molti furono gli studiosi, le università, le associazioni e i centri che si occuparono e continuano a interessarsi di telepatia. Come affermò R.H. Thouless dell'Università di Cambridge: «I metodi sono così semplici e i risultati così chiari che gli sperimentatori possono facilmente ripeterli... ».
Purtroppo, nonostante i procedimenti relativamente poco complessi, i risultati non sempre furono positivi. Alcuni hanno comunque criticato le carte ESP - a mio avviso ottime per una sperimentazione «di base» - perché prive di rilevanza emotiva. S.G. Soal, per esempio, usò cinque simboli di animali diversi: elefante, giraffa, leone, pinguino e zebra. G.W. Fish ideò le cosiddette carte orologio, in ognuna delle quali era segnata una delle dodici ore.
Le prove attuate con il metodo statistico ammontano ormai a milioni. Oggi vengono utilizzati sofisticati macchinari che sfruttano la casualità del decadimento radioattivo di alcune sostanze che agisce su dispositivi elettronici.
*spero di esserti stato utile*
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Il telecomando del televisore, con quella bassissima energia, riesce a cambiare canale oppure spegnere/accendere il televisore... chi dice a noi che il nostro cervello (che inoltre ha un energia potentissima, basti vedere la potenza che impieghiamo per alzare oggetti pesantissimi) non possa inviare onde/segnali al di fuori del corpo tanto da interferire con sistemi elettronici?
Originally posted by -Cesarino-
Il telecomando del televisore, con quella bassissima energia, riesce a cambiare canale oppure spegnere/accendere il televisore... chi dice a noi che il nostro cervello (che inoltre ha un energia potentissima, basti vedere la potenza che impieghiamo per alzare oggetti pesantissimi) non possa inviare onde/segnali al di fuori del corpo tanto da interferire con sistemi elettronici?
La domanda è più che lecita, dato e considerato che ancora sappiamo poco sulle numerose funzionalità e capacità del nostro cervello.
Per esempio già esistono puntatori del mouse che vengono azionati e comandati con i soli occhi...pensate un pò
Spero che quello che dici, Cesare, possa veramente essere realizzato...pensate ad esempio all'aiuto che potrebbe dare questa ipotetica nuova fase umana alle persone disabili...
Ultima modifica di LORD.ARAMUCK; 27-09-2003, 13:41.
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