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Da qualche giorno circola in rete la notizia secondo la quale sarebbe stata scoperta in una località della Turchia una Bibbia molto antica, risalente a 1500 anni fa.
Questo libro, avrebbe attirato l’attenzione diretta del Vaticano che avrebbe chiesto la possibilità di farlo esaminare da propri esperti. Questo perché, secondo alcune indiscrezioni, il libro conterrebbe delle verità destinate a sconvolgere la Chiesa ed i sui dogmi.
Secondo le informazioni divulgate, le pagine, risalenti al V o VI secolo, sono trattate in pelle e scritte in aramaico, la lingua parlata da Gesù. Anche se il tempo e l’erosione ne hanno reso illeggibile gran parte delle pagine alcuni tratti, scritti in oro, sarebbero ancora perfettamente decifrabili.
E’ proprio grazie all’interpretazione di alcune di queste frasi che gli esperti locali hanno ipotizzato che il libro rinvenuto sia la versione autentica del vangelo di Barnaba (un discepolo del Messia), noto ai posteri per i suoi viaggi nel mondo al seguito dell’apostolo Paolo.
Le autorità religiose di Teheran, intervenute sulla questione, affermano inoltre che il libro contiene verità sconvolgenti.
Alcune di queste affermerebbero:
- che Gesù non venne mai crocifisso ma ascese al cielo “da vivo” mentre al suo posto venne sacrificato Giuda Iscariota;
- che Gesù annunciò la venuta del profeta Maometto, circa 700 anni prima di quanto descritto dalla religione islamica;
- la venuta di un ultimo messia islamico (ancora non avvenuta).
Secondo alcune agenzie internazionali, la conferma dell’origine di questo testo verrebbe proprio dalla sua copertina che conterrebbe la scritta: “Nel nome di Nostro Signore, questo libro è scritto dalle mani dei monaci dell’alto Monastero di Ninive, nell’anno del Signore 1500.”
Ma perché la Chiesa ne sarebbe così interessata? Secondo alcuni perché il contenuto del testo rischia di stravolgere le basi della religione cattolica, essendo Gesù descritto in modo molto simile a quanto raccontato dagli antichi scritti islamici.
Cosa vuol dire tutto ciò?
“Avendo la Bibbia, predetto la venuta di Maometto, potrebbe significare che la vera religione sia quella islamica” asserisce l’agenzia Basij Press.
Un sospetto fondato, perché anche il Vangelo in alcune sue parti annuncia la venuta di Maometto e l’esistenza di Allah come unico Dio! (cap. 41)
Ad onor del vero, esistono poi delle correnti di pensiero che considerano questa scoperta una probabile “bufala”: si dice infatti che il testo potrebbe essere opera di un falsario, uno studioso ebreo del Medio Evo. Altri punti interrogativi che mettono in dubbio l’autenticità della scoperta derivano dal fatto che proprio la scritta iniziale, incisa sulla copertina, conterrebbe secondo gli esperti di lingua assira, errori grammaticali e concettuali come ad esempio il sostantivo “libro”, stranamente utilizzato al posto di “nuovo” o “vecchio Testamento” o ancor meglio “libro sacro” termini abitualmente utilizzati per indicare questa tipologia di testi. Il fatto poi che il testo sia più vicino alla religione islamica piuttosto che a quella cristiana, perché considera Gesù un semplice uomo piuttosto che il “figlio di Dio” scatena ovviamente aspre polemiche e dibattiti incessanti. Insomma gli esperti ne avranno da discutere per accertare qual è realmente la verità.
Ad aggiungere ancor di più mistero, oltre all’aspetto prettamente religioso, ve ne è un altro esclusivamente “ufologico”, a mio avviso non meno importante e certamente da non sottovalutare: chiedersi come fece Gesù ad ascendere al cielo “da vivo” o chi poteva, a quel tempo, avere a disposizione una tecnologia così avanzata da permettere all’uomo di volare verso lo spazio, apre degli scenari e degli interrogativi interessanti che richiederebbero un approfondimento specifico che faremo sicuramente in un altro momento. Nel frattempo, a chi volesse documentarsi approfonditamente su questi temi consiglio di dare un'occhiata da vicino al sito web del noto ricercatore italiano Mauro Biglino.
Fonte: ETs & ETc...
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