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La Materia Oscura

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    E' davvero molto interessante seguire il dibattito in corso tra i maggiori astrofisici mondiali alla ricerca affannosa di una teoria che possa dare spiegazione della cosiddetta Materia Oscura, che costituirebbe circa l'80-90 % della intera massa del nostro universo. E' chiaro che capire qualcosa della consistenza della misteriosa 'materia oscura' contribuirebbe a spiegare molto dell'universo stesso, e delle regole che lo governano. Il fatto è che però su questa materia al momento attuale esiste, tra gli scienziati, la confusione più totale.
    Ora arriva una nuova teoria, secondo la quale la materia oscura non sarebbe fatta di particelle individuali, ma composite, per esempio atomi 'oscuri', composti da protoni ed elettroni 'oscuri', tenuti assieme da una forza altrettanto misteriosa.

    A ridisegnare il bersaglio della ricerca sulla materia piu' abbondante nell'universo sono i fisici dell'universita' statunitense Johns Hopkins, guidati da David Kaplan. Si fa cosi' ancora piu' acceso e complesso il dibattito sulla natura di uno degli oggetti piu' misteriosi del cosmo.

    Finora le particelle considerate le candidate piu' probabili della materia oscura erano le cosiddette Wimp (Weakly interacting massive particles), che interagiscono con la forza nucleare debole. Tuttavia ipotizzare l'esistenza di queste particelle non riesce a rispondere a tutte le domande aperte, ne' e' coerente con alcune prove sperimentali della materia oscura finora raccolte. E' il caso, per esempio, di quanto e' stato osservato nell'esperimento Dama, condotto nei Laboratori nazionali del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).

    Per risolvere il problema il gruppo di Kaplan ha quindi proposto di considerare la materia oscura come un insieme di particelle equivalenti a protoni ed elettroni, tenute insieme dall'equivalente di una forza elettromagnetica e che potrebbero essere accompagnati da una frazione di atomi elettricamente carichi. I fisici della Johns Hopkins ammettono che la loro ipotesi e' puramente speculativa, ma considerano piu' efficace e produttivo considerare la materia oscura una sorta di "specchio buio" della materia visibile. Immaginano cosi' l'esistenza di "stelle oscure" e ritengono che l'interazione dei "protoni oscuri" con quelli ordinari potrebbe generare linee di emissione nello spettro dei raggi cosmici.

    ( fonte ANSA - http://www.ansa.it )
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