Il filosofo Platone nel 400 a.C. fu il primo a raccontare la storia di Atlantide nei suoi due dialoghi : il "Timeo" e il "Crizia". Secondo Platone si trattava di una grande isola nell'Oceano Atlantico che era scomparsa nelle onde 9000 anni prima. Da quel momento in poi furono scritti centinaia di libri sull'isola. Secondo la teoria più recente, Atlantide era il continente oggi conosciuto col nome di Antartico e i resti di grandi città adesso si troverebbero in profondità sotto il ghiaccio.
Altro continente mitico era Mu. Secondo la leggenda queste due terre sorgevano 6-12000 anni fa rispettivamente in pieno Oceano Atlantico e nel sud Pacifico. Il livello tecnologico raggiunto da queste due civiltà doveva essere molto avanzato e confrontabile col nostro già in quel remoto passato, tale da portare ad un conflitto nucleare tra le due nazioni. Questa guerra catastrofica avrebbe causato l'annientamento totale e reciproco e l'inabissamento delle due isole.
Nella cartina la posizione più accreditata di Atlantide
Un altra ipotesi parla dell'esistenza della sola Atlantide ricchissima e fertile che sarebbe stata distrutta da un gigantesco asteroide o meteorite (che sembra effettivamente sia piombato giù dal cielo proprio in quel periodo).
La vicenda di Atlantide e Mu è storia o leggenda e mito? Forse non lo sapremo mai ma negli ultimi decenni vari studiosi trovano indizi e tracce di queste civiltà antichissime che testimonierebbero la loro effettiva presenza. Sotto il mare al largo di Cuba ,a diverse centinaia di metri di profondità, sono state rinvenute intere strade lastricate e grandi mura perfettamente scolpite; lo stesso Platone parla di popoli di commercianti e navigatori che sarebbero vissuti molti anni prima al largo delle coste della Spagna.
Ritornando al continente Mu sappiamo che esso si estendevano in quello che oggi è l'oceano pacifico, circa 12.000 anni fa. Non siamo completamente certe della sua esistenza, ma ci sono molte possibilità che sia così. Tutta la vicenda comincia nel 1868, per parte di un certo colonnello Churchward che a quell'epoca si trovava in India dove era diventato l'assistente di un Gran Sacerdote e studiava con accanimento le iscrizioni di un antico bassorilievo. Traducendo varie crittografie, apprese che gli archivi del tempio dove si trovava, custodivano molte tavolette di argilla: esse erano state redatte dai Naacal (fratelli santi) nella loro terra madre scomparsa: il continente Mu.
Purtroppo le tavolette non potevano essere lette poiché erano conservate in un involucro di tessuto. Il colonnello però, per mezzo di uno stratagemma, riuscì a convincere il Gran Sacerdote a svolgere il loro involucro. Evidentemente anche il Gran Sacerdote era curioso di leggere le tavolette, se si fece convincere così facilmente. Aprì quindi gli involucri e apparvero varie iscrizioni su argilla che furono tradotte dal colonnello Churchward. Le tavolette contenevano nientemeno che la storia dell'umanità dall'inizio e la storia dello sprofondamento, avvenuto 12000 anni fa, del continente Mu.
La celebre scultura greco-ibera "Signora di Elche" fu ritrovata ad Alicante (Spagna) e risalirebbe al 400 a. C. circa. Secondo alcuni studiosi rappresenterebbe una sacerdotessa di Atlantide.
In Messico, nel frattempo, un geologo inglese, un certo William Niven, aveva rinvenuto delle tavolette con iscrizioni indecifrabili. Churchward, osservate le iscrizioni, disse che erano identiche a quelle che egli aveva veduto in quel lontano tempio indiano. E c'era di più: il colonnello disse che con la chiave indù era riuscito a tradurre due famosi testi maya: il "Codex Cortesianus" e il "Manoscritto Troano". Convinto dell'universalità della civiltà di Mu, Churchward si mise in giro per il mondo per trovare conferme alla sua scoperta.
Il popolo di Mu avrebbe infatti colonizzato il mondo intero. Si chiamava, nella propria lingua, Uighur e avrebbe avuto la capitale in Asia, precisamente dove il professore russo Koslov aveva scoperto, nel deserto di Gobi, in Cina, a 50 piedi di profondità sotto le rovine della città di Khara-Khota, una tomba dipinta, vecchia di almeno 18000 anni. In essa vi erano i resti di un re e di una regina fregiati, secondo il colonnello Churchward, delle insegne di Mu, una M, il Tau ed un cerchio attraversato verticalmente da una linea. Un manoscritto scoperto in un antico tempio di Lhasa, in Tibet, racconterebbe anch'esso la fine di Mu.
Inoltre, il vasellame trovato a Glozel, in Francia, nel 1925 riprodurrebbe i segni e la scrittura di Uighur. L'apogeo di Mu daterebbe da 75000 anni ma l'impero vero e proprio risalirebbe a 50000 anni fa.
Il colonnello Churchward non ha mai fornito le prove delle sue famose tavolette di argilla indù, ma certamente non se l'è inventate. Forse la sua teoria non è vera, ma bisogna considerare che quello che lui affermava nella seconda metà del XIX secolo si ritrova confermata nei ritrovamenti di Glozel (avvenuti 50 anni dopo) e di Tiahuanaco. Un altro punto a favore della buona fede del colonnello è che egli sperperò la sua fortuna nei giri fatti intorno al mondo per trovare una conferma alla sua storia.
Forse Mu è un'invenzione o forse no. Un giorno forse lo sapremo
Altro continente mitico era Mu. Secondo la leggenda queste due terre sorgevano 6-12000 anni fa rispettivamente in pieno Oceano Atlantico e nel sud Pacifico. Il livello tecnologico raggiunto da queste due civiltà doveva essere molto avanzato e confrontabile col nostro già in quel remoto passato, tale da portare ad un conflitto nucleare tra le due nazioni. Questa guerra catastrofica avrebbe causato l'annientamento totale e reciproco e l'inabissamento delle due isole.
Nella cartina la posizione più accreditata di Atlantide
Un altra ipotesi parla dell'esistenza della sola Atlantide ricchissima e fertile che sarebbe stata distrutta da un gigantesco asteroide o meteorite (che sembra effettivamente sia piombato giù dal cielo proprio in quel periodo).
La vicenda di Atlantide e Mu è storia o leggenda e mito? Forse non lo sapremo mai ma negli ultimi decenni vari studiosi trovano indizi e tracce di queste civiltà antichissime che testimonierebbero la loro effettiva presenza. Sotto il mare al largo di Cuba ,a diverse centinaia di metri di profondità, sono state rinvenute intere strade lastricate e grandi mura perfettamente scolpite; lo stesso Platone parla di popoli di commercianti e navigatori che sarebbero vissuti molti anni prima al largo delle coste della Spagna.
Ritornando al continente Mu sappiamo che esso si estendevano in quello che oggi è l'oceano pacifico, circa 12.000 anni fa. Non siamo completamente certe della sua esistenza, ma ci sono molte possibilità che sia così. Tutta la vicenda comincia nel 1868, per parte di un certo colonnello Churchward che a quell'epoca si trovava in India dove era diventato l'assistente di un Gran Sacerdote e studiava con accanimento le iscrizioni di un antico bassorilievo. Traducendo varie crittografie, apprese che gli archivi del tempio dove si trovava, custodivano molte tavolette di argilla: esse erano state redatte dai Naacal (fratelli santi) nella loro terra madre scomparsa: il continente Mu.
Purtroppo le tavolette non potevano essere lette poiché erano conservate in un involucro di tessuto. Il colonnello però, per mezzo di uno stratagemma, riuscì a convincere il Gran Sacerdote a svolgere il loro involucro. Evidentemente anche il Gran Sacerdote era curioso di leggere le tavolette, se si fece convincere così facilmente. Aprì quindi gli involucri e apparvero varie iscrizioni su argilla che furono tradotte dal colonnello Churchward. Le tavolette contenevano nientemeno che la storia dell'umanità dall'inizio e la storia dello sprofondamento, avvenuto 12000 anni fa, del continente Mu.
La celebre scultura greco-ibera "Signora di Elche" fu ritrovata ad Alicante (Spagna) e risalirebbe al 400 a. C. circa. Secondo alcuni studiosi rappresenterebbe una sacerdotessa di Atlantide.
In Messico, nel frattempo, un geologo inglese, un certo William Niven, aveva rinvenuto delle tavolette con iscrizioni indecifrabili. Churchward, osservate le iscrizioni, disse che erano identiche a quelle che egli aveva veduto in quel lontano tempio indiano. E c'era di più: il colonnello disse che con la chiave indù era riuscito a tradurre due famosi testi maya: il "Codex Cortesianus" e il "Manoscritto Troano". Convinto dell'universalità della civiltà di Mu, Churchward si mise in giro per il mondo per trovare conferme alla sua scoperta.
Il popolo di Mu avrebbe infatti colonizzato il mondo intero. Si chiamava, nella propria lingua, Uighur e avrebbe avuto la capitale in Asia, precisamente dove il professore russo Koslov aveva scoperto, nel deserto di Gobi, in Cina, a 50 piedi di profondità sotto le rovine della città di Khara-Khota, una tomba dipinta, vecchia di almeno 18000 anni. In essa vi erano i resti di un re e di una regina fregiati, secondo il colonnello Churchward, delle insegne di Mu, una M, il Tau ed un cerchio attraversato verticalmente da una linea. Un manoscritto scoperto in un antico tempio di Lhasa, in Tibet, racconterebbe anch'esso la fine di Mu.
Inoltre, il vasellame trovato a Glozel, in Francia, nel 1925 riprodurrebbe i segni e la scrittura di Uighur. L'apogeo di Mu daterebbe da 75000 anni ma l'impero vero e proprio risalirebbe a 50000 anni fa.
Il colonnello Churchward non ha mai fornito le prove delle sue famose tavolette di argilla indù, ma certamente non se l'è inventate. Forse la sua teoria non è vera, ma bisogna considerare che quello che lui affermava nella seconda metà del XIX secolo si ritrova confermata nei ritrovamenti di Glozel (avvenuti 50 anni dopo) e di Tiahuanaco. Un altro punto a favore della buona fede del colonnello è che egli sperperò la sua fortuna nei giri fatti intorno al mondo per trovare una conferma alla sua storia.
Forse Mu è un'invenzione o forse no. Un giorno forse lo sapremo