E' una località dello Wiltshire (Inghilterra) in cui sorge un monumentale complesso megalitico dagli scopi sconosciuti. Tempio di antichi sacerdoti, costruzione magica di mago Merlino, edificio innalzato da extraterrestri: sul famoso monumento megalitico sono state fatte mille ipotesi. La più accreditata è che fosse un sofisticato osservatorio astronomico. Viaggiare nel tempo, scoprire i segreti dei popoli antichi, rappresenta da sempre una delle cose che più hanno affascinato, Stonehenge è uno di quei siti che tutti vorrebbero "capire". Attualmente sono varie le ipotesi scientifiche circa la funzione del più importante e famoso monumento megalitico del mondo: era un centro di riti religiosi o funebri? Un osservatorio astronomico? Inoltre chi lo costruì? Come e quando? Si è calcolato che fu iniziato a costruire circa nel 5000 a.c. e la leggenda vuole che siano stati una tribù di giganti dell'Africa provenienti dall'Africa. L'ipotesi religiosa lo vede come un tempio dei Druidi, la classe sacerdotale celtica, e ancora oggi i membri di una setta inglese, vi compiono riti misteriosi la notte del solstizio d'estate. Nella realtà, il monumento è stato costruito probabilmente nell'arco di circa mille anni, e su vari livelli concentrici comprendente 30 monoliti alti da 4,5 a 7,5 metri del peso di 45 tonnellate l'uno, più altri massi del peso variabile. La cosa che fa pensare è che parecchi di questi massi provengono da cave distanti anche 320 chilometri da Stonehenge ossia da Prescelly Mountains. Decine di studiosi si sono cimentati, in particolar modo negli ultimi due secoli, di svelare i misteri di Stonehenge senza risultati estremamente rilevanti. Sappiamo chi ha innalzato la struttura e quando, sul perché restano ancora molti misteri. Si presume fosse un gigantesco 'computer' di pietra che permetteva complicati calcoli astronomici, e si sia trasformato successivamente in un monumento o in un luogo di culto, quando l'osservazione del cielo non ha più avuto l'utilità pratica delle origini. Gli uomini di Stonehenge riuscivano a prevedere le eclissi in base allo schema qui a fianco che, come si nota dalla figura in basso, riproduce il sito megalitico. Come potevano gli astronomi neolitici all'oscuro della teorica del moto della Luna e del Sole, riuscire a prevedere il verificarsi delle eclissi? Mistero. Una spiegazione potrebbe venire dai suggestivi tramonti a Stonehenge; la particolare disposizione dei monoliti e triliti crea insoliti giochi di ombre sulle rocce e sul terreno circostante. Gli archi che compongono i vari cerchi concentrici, infatti, sono tutti rivolti verso il Sole o le costellazioni, ed è proprio in base alle ombre proiettate dalle pietre che gli antichi riuscivano a prevedere eventi astronomici come le eclissi. Un sistema alquanto sofisticato per l'umanità del 5000 a.c.
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