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Voglio inseguire un ufo

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    Prophetic Brace 4 Epic




    when you see it, youLL shit bricks

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    • #32
      Originariamente inviato da Vash1986 Visualizza il messaggio
      Saltate alle conclusioni troppo in fretta. L'homo sapiens sapiens esiste da decine di migliaia di anni. Avete mai pensato che possano essere sorte in passato civiltà altamente avanzate, poi spazzate via da cataclismi naturali?
      Non capisco il senso di questo reply, hai tralasciato di proposito il piccolissimo particolare che qualora fosse vera questa affermazione in primo luogo di queste civiltà non c'è traccia e in secondo luogo non vedo in che modo risolva la questione, l'interrogativo su come è nato l'uomo sulla terra resta, a meno che tu non ritieni che queste fantomatiche civiltà si siano create dal nulla.

      Originariamente inviato da Randywarlord Visualizza il messaggio
      .
      Che si tratta di manipolazioni aliene l'hai scritto tu, non io. A differenza tua io riporto fatti su cui discute la comunità scientifica. Ci sono persone più in gamba di te e di me, tra cui anche qualche premio Nobel, che non solo lo ritengono possibile, ma che la vedono anche come la spiegazione più logica in base alle nostre attuali tecnologie per la comprensione dei fatti.
      Il darwinismo non solo è superato, ma è palesemente una cazzata al pari del sole che girava intorno alla terra. Credo che tu sia indietro, a esser buoni, di almeno una trentina d'anni. Hai mai sentito parlare del HUGO? è la HUman Genome Organization, fondata nel 1988 che ha lo scopo di procedere alla mappatura del genoma umano, anche se a questo punto suppongo tu non sappia cosa sia il genoma, provvederò a spiegartelo più sotto in una postilla*. Comunque tornando a noi, HUGO ha il compito di coordinare i risultati delle ricerche di 50 nazioni sull'identificazione delle sequenze del genoma (l'Italia non partecipa più perchè il primo governo Berlusconi nel 1995 annullò i fondi per la ricerca, ma si sa, il Vaticano non ha mai visto di buon occhio il progresso), dunque procedendo alla mappatura i genetisti e gli studiosi dell' evoluzione dei sistemi genetici hanno scoperto svariati casi di moltiplicazione dei geni, cioè si constata che, mentre in un remoto antenato esiste una copia di un gene, o di una famiglia di geni, nelle specie più recenti se ne hanno due copie, poi quattro. Queste moltiplicazioni genetiche sono, sulla lunghissima scala dell' evoluzione, eventi subitanei. Pilotati dai meccanismi microscopici che presiedono alla replicazione dei geni, avvengono per conto loro, prima che i loro effetti sbattano la faccia contro la selezione naturale, e non procedono per piccoli passi. Non si hanno due copie e mezzo, o tre copie e un decimo. Il gradualismo, cioè i piccoli passi fatti a casaccio, uno dopo l' altro, della teoria darwiniana classica vanno a farsi benedire. Il macchinario genetico fa i suoi salti, e poi altri fattori di sviluppo decidono quali di questi salti producono una specie capace di sopravvivere e moltiplicarsi. Tra queste e solo tra queste, la selezione naturale porterà ulteriori cambiamenti. Ma sono dettagli, non il motore della produzione di specie nuove.
      Lo so che è un discorso difficile, ma non puoi continuare a sostenere tesi ormai smentite, solo perchè di più facile comprensione con le informazioni sommarie in tuo possesso.




      * Genoma: è l’insieme di tutto il Dna, e dei geni che lo costituiscono, ovvero l’intero patrimonio genetico di una specie. In altre parole è un "pacchetto biochimico" di tutti i "programmi" necessari allo sviluppo e alla strutturazione definitiva degli individui della stessa specie, che avviene attraverso la sintesi di specifiche proteine. I geni contengono le informazioni sulle caratteristiche anatomiche e le funzioni dell’organismo. Il materiale genetico, che comprende, nell’uomo, 23 paia di cromosomi contenenti un numero di geni stimabile da 80 mila a 100 mila, si trova in ognuna delle circa 100 miliardi di cellule che compongono il corpo umano.

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      • #33
        C'è gente che ha le idee molto confuse sull'evoluzionismo a quanto pare...
        Non Si parla di malformazioni, ma di caratteristiche.
        Non è che adesso uno ha una malformazione e la trasmette al figlio, non è così semplice: le caratteristiche vengono trasmesse di generazione in generazione, ma la trasmissione genetica tiene conto di entrambi i genitori e sepsso delle generazioni successive secondo regole da cui non si scappa.

        Faccio un esempio stupidissimo.
        Mettiamo che esista su un altro pianeta una specie del tutto simile all'homo sapiens-sapiens come lo conosciamo oggi (ma molto meno avanzato), con le sua varianti somatiche, e prendiamone in considerazione 2: colore degli occhi e colore della pelle.
        Ora supponiamo che tale pianeta subisca un lento e progressivo cambiamento che porta all'aumento della quantità di illuminamento da parte della stella del sistema (il nostro sole per intenderci).
        Ora, è risaputo che gli occhi scuri subiscono meno l'illuminamento, e la pelle scura va meno soggetta a tumori della pelle... così chi avrà gli occhi scuri potrà procacciarsi meglio il cibo, mentre chi ha la pelle scura avrà una minore possibilità di ammalarsi.
        Sono 2 tipi diversi di selezione naturale causati dallo stesso evento.

        Ripeto che è un esempio all'estremo, e abbastanza stupido, e portato agli estremi... Ma viene da sè che tale razza immaginaria finirà per avere carnagione scura e occhi scuri, il caso centra poco perchè tali caratteristiche sono già presenti nel patrimonio genetico della razza, il "caso" interviene solo nel cambiamento dell'ambiente che costringe tale razza ad evolversi in quella precisa direzione.
        E tanto più il carattere è domaninate tanto più rapida sarà l'evoluzione (che non è il termine corretto secondo me: non è un evolversi, ma un adattarsi)

        I meccanismi sono molteplici, mi vengono in mente "il collo di bottiglia" e "l'effetto del fondatore"... dove comunque il caso centra ben poco con la trasmissione genetica, che è un processo che ammette ben poche variazioni, ma piuttosto con l'ambiente che paradossalmente subisce cambiamenti spesso più repentini di quanto una specie sia in grado di fare.
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        • #34
          Originariamente inviato da Banzai Visualizza il messaggio
          *
          Precisamente, e visto che l'ho citata prima:

          La teoria secondo cui, esempio stupido, le giraffe fossero un tempo simili a cavalli, col collo normale, e col tempo, non trovando più cibo utile al piano terra, per via di altri animali o di eventi naturali, avessero sviluppato un collo più lungo per adattarsi al terreno, è quella di Lamarck.
          Facendo un esempio simile a quello di Banzai, Lamarck avrebbe sostenuto che fosse possibile che tutti gli uomini inizialmente avessero avuto gli occhi chiari e la pelle chiara, e per adattarsi, avrebbero gradualmente mutato il colore della loro pelle e dei loro occhi, così da sopravvivere.

          L'errore di fondo, dato dal fatto che la teoria sia pure parecchio vecchia, sta nel fatto che i caratteri fenotipici (letteralmente "quelli che si manifestano" ovvero quelli che vediamo con gli occhi, come il collo della giraffa) non sono ereditabili.

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          • #35
            Che poi, windino, non esistono ritrovamenti di esemplari intermedi, a quanto pare la giraffa con il collo lungo ha sempre avuto il collo lungo.

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            • #36
              @amon: ma per gli organi vestigiali come la mettiamo?? questi organi sono una valida prova che discendiamo da altre specie(e tali organo sono presenti in moltissime specie animali).

              e visto che fai tanto il furbo, dicci un po a noi ingoranti come credi che l'uomo e tutte le altre milioni di specie siano piombate sulla terra. non credi all'evoluzione, non credi agli alieni manipolatori genetici, e non mi sembri neppure il tipo che crede in dio... iluminaci.

              PS: so cosa è il genoma, e penso che nel 2008 lo sappiano anche i muri

              @Banzai: ho detto malformazione per rendere meglio l'idea. poi è ovvio che sono le caratteristiche diverse ad avvantaggiare un gruppo di individui rispetto ad un altro, in certe condizioni. è lòa selezione naturale.
              Randy Warlord [M|A]
              Randy Warlord[AoT]

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              • #37
                Scusa come potrei rispondere alle tue domande? Che ne posso sapere io dell'origine dell'uomo visto che ancora ne stanno discutendo i più grandi uomini di scienza del nostro tempo? Piuttosto sei tu che devi spiegarmi come fai a conoscere il genoma e dare ancora credito al darwinismo, è come conoscere le teorie di Gallileo e credere che il sole giri intorno alla terra. In che modo concili la deriva genetiche con quanto dimostrato dalla mappatura del genoma. E poi cosa c'entrano gli organi vestigiali? Qui non si discute sul fatto che l'uomo è l'evoluzione di un altro animale, ma che questa evoluzione non può essere dovuta alla selezione naturale, manca tutto per sostenere questa tesi, dai ritrovamenti fossili alle sequenze nel codice genetico.
                Non la prendere sul personale, non sto neanche cercando di convincerti, la realtà è questa, che a te piaccia oppure no, non cambia il fatto che l'origine dell'uomo e Darwin non c'entrino un càzzo l'uno con l'altro.

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                • #38
                  Originariamente inviato da Amon81 Visualizza il messaggio
                  Scusa come potrei rispondere alle tue domande? Che ne posso sapere io dell'origine dell'uomo visto che ancora ne stanno discutendo i più grandi uomini di scienza del nostro tempo? Piuttosto sei tu che devi spiegarmi come fai a conoscere il genoma e dare ancora credito al darwinismo, è come conoscere le teorie di Gallileo e credere che il sole giri intorno alla terra. In che modo concili la deriva genetiche con quanto dimostrato dalla mappatura del genoma. E poi cosa c'entrano gli organi vestigiali? Qui non si discute sul fatto che l'uomo è l'evoluzione di un altro animale, ma che questa evoluzione non può essere dovuta alla selezione naturale, manca tutto per sostenere questa tesi, dai ritrovamenti fossili alle sequenze nel codice genetico.
                  Non la prendere sul personale, non sto neanche cercando di convincerti, la realtà è questa, che a te piaccia oppure no, non cambia il fatto che l'origine dell'uomo e Darwin non c'entrino un càzzo l'uno con l'altro.
                  Vabbè adesso... non è che il darwinismo sia una cazzata, è una teoria che ha trovato largo riscontro, e in parte giustificata dalla scoperta dell'esistenza del genoma e del DNA.
                  Le due cose non si escludono totalmente, anzi la maggior conoscenza della genetica ha permesso di intuire meglio i meccanismi di trasmissione delle caratteristiche e di "aggiustare" il darwinismo.

                  Inoltre non dimentichiamo che la nostra comprensione dei meccanismi che vanno a determinare il genoma, il fatto che solo una minima percentuale di materiale genetico sia effettivamente "scritto" e "utile" all'interno del nostro DNA, tutto il resto è geneticamente senza significato, lascia spazio ad ulteriori teorizzazioni.
                  Ti faccio un esempio che a me è molto vicino: una ragazza, mia ex compagna di classe, soffriva di gravi forme di intolleranza alimentare di cui non si riusciva a risalire all'origine, finchè non è stata sottoposta (presso un laboratorio universitario di genetica) ad uno studio sul suo genoma.
                  Ne è venuta fuori una malattia genetica in una variante sconosciuta, di cui nessuno dei genitori era nemmeno portatore recessivo (dopo aver appurato la paternità di entrambi eh ).
                  Si tratta di una mutazione genetica senza apparente logica, un errore di "scrittura"... un po' come le deformazioni del nostro caro Lamarck, solo che potenzialmente trasmissibile.
                  Ultima modifica di Banzai; 10-07-2008, 17:13.
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                  • #39
                    Marco il darwinismo è ormai più che superato, l'evidenza delle cose non mostra il verificarsi in tutte quelle fasi che il darwinismo suppone, fasi che dovrebbero essere per forza di cose omogeneamente legate e consequenziali tra loro. In particolare il ritrovamento in Groenlandia di rocce sedimentarie contenenti microorganismi di quattro miliardi di anni fa (quindi comparsi immediatamente dopo il consolidamento e raffreddamento della crosta terrestre), denota che i presupposti evoluzionisti sono sostanzialmente errati, poiché si può dedurre che già quattro miliardi di anni fa la vita apparve sulla Terra in forme relativamente evolute. Questa scoperta uccide il darwinismo, il brodo primordiale, il caso e compagnia bella. Volendo poi addentrarci ulteriormente nei meriti delle interpretazioni darwiniste, è necessario considerare anche un altro elemento: il cosiddetto "anello di congiunzione". O sarebbe più corretto dire: la mancanza dell'anello di congiunzione. I biologi e i paleantropologi si sono affannati alla sua ricerca arrivando a risultati zero, semplicemente l'anello mancante è appunto mancante, non esiste. Il premio Nobel per la medicina Francis Crick, insieme a Chandra Wickramasinge e Fred Hoyle nel suo libro Life Itself che parla dei suoi studi sulla struttura e funzioni del DNA (Studi alla base della moderna bioastronomia) afferma che secondo i suoi calcoli il fatto che una proteina abbia potuto formarsi casualmente per evoluzioni successive è di 1 contro 10161 (seguito da 161 ZERI).
                    Dal 1993, quindi da ben 15 anni il Boston Review (la rivista del MIT, la più avanzata università scientifica Usa) accoglie un dibattito in cui biologi, matematici, paleontologi e biochimici attaccano "il dogma evoluzionista", e su basi scientifiche.
                    Quello che Darwin non poteva sapere e quello che comunque la maggior parte delle persone ignora a causa di una infarinatura da sussidiario e Piero Angela è che l'evoluzionismo sostiene che nel DNA avvengono di continuo mutazioni accidentali. Il genetista James Shapiro ricorda invece che le mutazioni del DNA, la "scrittura della vita" (un vero "programma di computer", con tutte le istruzioni per formare un essere vivente, presente sia negli esseri più "primitivi" che dei più "evoluti"), sono rarissime. Perchè, dice Shapiro ecco un'altra notizia che Piero Angela evita di fornirci "il DNA è fornito di molti apparati di 'correzione di bozze', su vari livelli, che riconoscono e rimuovono gli errori occorrenti durante la replicazione del DNA". Il DNA dunque si difende attivamente proprio da quelle casuali accidentalità, in cui i darwinisti identificano il motore dell'evoluzione. Di fatto, il DNA è la struttura più stabile dell'universo. Nei secoli, le lapidi egizie di granito diventano illeggibili; il DNA, fatto di proteine, si riproduce sempre uguale, opponendosi in modo attivo al degrado di tutte le cose. E, impariamo ora, si difende anche dal darwinismo.
                    Da poco in Spagna ad Atapuerca è stato trovato il fossile d'un uomo di 780,000 anni eppure completamente moderno. Così moderno che gli imbarazzati evoluzionisti hanno creato una specie apposta per lui: Homo Antecessor.
                    Il Darwinismo con le nuove scoperte ha perso credibilità, è una teoria con anelli mancanti, sviluppi miracolosi, inspiegabili estinzioni, improvvise scomparse non è Scienza galileiana. Essa può, al massimo, essere un tentativo interessante per stabilire una correlazione temporale diretta tra osservazioni di fatti ovviamente non riproducibili, obiettivamente frammentari e necessariamente bisognosi di ulteriori repliche. Se l'uomo dei nostri tempi avesse una cultura veramente moderna, dovrebbe sapere che la teoria evoluzionistica non fa parte della Scienza galileiana. A essa mancano i due pilastri che hanno permesso la grande svolta del milleseicento: la riproducibilità e il rigore.
                    Ultima modifica di Amon81; 10-07-2008, 18:23.

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                    • #40
                      A me risulta invece che le mutazioni genetiche sono molto frequenti, e una percentuale seppur piccola sfugge a quello che tu chiami 'correzione di bozze', semplicemente come già detto il DNA utile è una quantità ristretta rispetto all'immenso numero di sequenze di basi azotate che costituisce un gene.
                      Nulla nel nostro corpo è infallibile, e più un meccanismo si ripete più è probabile che si verifichi un errore, lo dimostra il fatto che le mutazioni avvengono, e in determinate condizioni avvengono con maggiore facilità.
                      I genetisti stanno ancora discutendo sulla reale natura dell'enorme quantità di DNA inutilizzato (se non erro è oltre il 95% del totale), ovviamente qualcuno ha avanzato un'ipotesi che potesse essere un'ulteriore protezione contro le mutazioni oltre ai meccanismi di 'controllo'... Ipotesi scartata perchè presupporrebbe una "volontà" dell'organismo ad autoproteggersi rendendo più complessi i meccanismi da compiere, cosa illogica.
                      Qualcuno pensa invece che l'evoluzione abbi agito a questo livello: una maggior quantità di DNA non solo permette forme di vita più complesse, ma anche una maggior protezione alle anomalie.
                      Ti ricordo che apparte qualche organismo pluricellulare i nucleotidi che compongono le catene di DNA sono gli stessi per tutto il regno animale e vegetale, ciò lascia presuppore se non altro una matrice comune.


                      Detto questo, sono ben consapevole che il darwinismo sia superato da almeno 50 anni per via di scoperte sia in campo di genetica che in quello dell'archeologia,ciò non sminuisce la sua validità a basso livello, nella differenziazione tra famiglie e specie e a seguire. In questi casi si è rivelata efficace e inattaccabile, nonchè facilmente riproducibile sia in laboratorio che con modellazioni matematiche.
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                      • #41
                        Originariamente inviato da Banzai Visualizza il messaggio
                        .
                        Veramente le nuove frontiere della genetica, adottando criteri più gallileiani, ovvero di riscontri provati, portano i nuovi scienziati, tra cui il famoso William Dembski, logico-matematico della Notre Dame University a ritenere che le sole mutazioni frequenti sono provocate dall'uomo su animali di laboratorio, con radiazioni nucleari o con agenti chimici, che sconvolgono brutalmente la struttura del DNA.
                        E’ il caso del moscerino della frutta (Drosophila Melanogaster), l'insetto preferito dai genetisti perchè produce una generazione nuova ogni mese. Studiato da 80 anni in tutti i laboratori del pianeta, il moscerino è stato costretto a subire milioni di mutazioni.
                        Tutte, nessuna esclusa, diminuiscono la sua attitudine alla vita (mancanza di occhi, di ali, di zampe); gli animaletti mutanti possono vivere solo in laboratorio, grazie alle cure degli sperimentatori; in natura sarebbero morti prima di trasmettere il loro patrimonio genetico ai discendenti.
                        Meno che mai la drosofila ha dato luogo ad altra specie.

                        Tutto ciò induce la nuova generazione di scienziati a sostenere, ormai apertamente, che gli esseri viventi sono il frutto di una "progettazione intelligente"

                        Perchè? Perchè troppi apparati delle creature viventi presentano una complessità irriducibile, Michael Behe, biochimico della Leighton University, come esempio di "complessità irriducibile", porta il caso della trappola per topi. Costituita di cinque pezzi:
                        - una molla
                        - la fagliela
                        - il gancetto che tiene la tagliola in posizione
                        - l'esca, la tavoletta su cui il tutto è inchiodato

                        E' una macchina molto semplice, ma la sua semplicità "non può essere ridotta". Se manca un solo pezzo, non è che la trappola funzioni meno bene; non funziona affatto.
                        Dunque, non può essersi formata a poco a poco, con aggiunte e miglioramenti; la trappola è stata progettata fin dall'inizio così. Molti apparati di esseri viventi sono ugualmente "irriducibili". Non funzionano se mancano anche solo di un componente.
                        La lingua del picchio è una "complessità irriducibile". Il noto uccellino ha una lingua lunga 15 centimetri, quanto il suo corpo. Dove la tiene? La tiene arrotolata attorno al cranio, come una fionda. La cosa stupefacente è che la lingua parte dal becco all'indietro, gira attorno al cranio e ritorna al becco dalla parte opposta.
                        Ora, non è possibile che una lingua così straordinaria si sia "evoluta" per gradi.
                        Il solo fatto che sia rivolta all'indietro avrebbe reso impossibile la nutrizione a generazioni di progenitori del picchio, finchè l'apparato non avesse raggiunto la necessaria lunghezza.
                        Altro caso: il limulus, una specie di granchio corazzato che vive sulle coste dell'Atlantico. Essere "primitivo", cugino degli antichissimi trilobiliti (estinti da milioni di anni), è considerato un fossile vivente, presente in strati fossili da 300 milioni di anni (e sempre uguale). Di recente s'è scoperto che gli gli occhi del limulus, di notte, aumentano il loro potere visivo di un milione di volte.
                        Non sono affatto occhi "primitivi". Al contrario: sono più sofisticati degli apparecchi elettronici a visione notturna usati per scopi militari.
                        Ciò che vediamo in natura è uno scoppio di fantasia progettistica. Anche l'evoluzione dell'Uomo è in discussione. L'albero genealogico fornitoci dagli evoluzionisti viene sconvolto da sempre nuove scoperte.
                        L'uomo di Neanderthal, estintosi "solo" 25 mila anni fa (già esisteva l'uomo moderno), non solo ha perso il posto di nostro "antenato", ma anche quello di parente collaterale. Due studi recenti hanno ricavato il DNA del Neanderthal: è cosi diverso dal nostro, che le due specie non potevano unirsi ed avere prole.

                        Ultima cosa è l'eccezionale scoperta sull'ornitorinco, che sembra aver sconfitto definitivamente Darwin, ti riporto questo articolo del Corriere della sera di appena un mese fa, io ho il numero di Nature in inglese:

                        interi laboratori di biologi australiani, tedeschi ed americani ne hanno sequenziato il genoma ed è di questi giorni la pubblicazione congiunta su Nature e su Genome Research di una serie di scoperte microscopiche non meno sbalorditive di quelle macroscopiche, quelle date dalla semplice, superficiale vista dell' animale intero. I mammiferi normali, come è noto, hanno una coppia di cromosomi sessuali, XX nelle femmine, XY nei maschi. Ebbene l' ornitorinco ha ben 10 cromosomi sessuali, cinque paia di X nelle femmine, cinque X e cinque Y nei maschi. E ha in tutto la bellezza di 52 cromosomi, contro i nostri 46. Anche al livello genetico fine, si identifica un misto di discendenze, da altri mammiferi, certo, ma anche dai rettili e dagli uccelli. I cromosomi sessuali, per esempio, sono derivati evolutivamente dagli uccelli, mentre il feroce veleno dell' ornitorinco, iniettato da due speroni posti dietro ai gomiti posteriori, contro il quale non esistono per ora antidoti, replica l' evoluzione del veleno dei serpenti. Derivati entrambi originariamente da sostanze anti-batteriche, questi veleni offrono un caso esemplare di evoluzione convergente, cioè di come rami divergenti dell' albero evolutivo abbiano trovato, per così dire, una stessa soluzione dopo essersi separati. Scendendo veramente all' interno dei geni, fino a pescare delle importanti molecole di regolazione fine dell' attività dei geni (chiamate micro-Rna), Gregory Hannon dei laboratori di Cold Spring Harbor (Stato di New York) e Jurgen Schmidtz dell' Università di Münster (Germania) hanno scoperto strette somiglianze con i mammiferi, ma anche con i rettili e con gli uccelli. Inoltre, mentre nei mammiferi una particolare varietà di queste molecole regolatrici resta prigioniera nel nucleo delle cellule, nell' ornitorinco migra e si moltiplica fino a quarantamila volte. Questi scienziati non esitano a parlare di «una biologia diversa» da quella fino ad adesso nota. Sembrerà strano che i pediatri di Stanford si siano interessati da presso all' ornitorinco, ma bisogna pensare che circa un terzo dei bimbi maschi che nascono prematuramente hanno il difetto che i loro testicoli non scendono normalmente nello scroto. Ebbene, l' ornitorinco ha permesso di individuare due geni responsabili di questa discesa, tipica dei mammiferi, ma assente negli uccelli e nei rettili e, potevate scommetterci, nell' ornitorinco. L' esperto delle malattie del sistema riproduttivo, Sheau Yu Teddy Hsu, di Stanford, autore di uno degli studi appena pubblicati su Genome Research, ha dichiarato che l' ornitorinco è un eccellente «ponte» tra i mammiferi, gli uccelli e i rettili. Le peripezie dei testicoli e i geni che le pilotano non hanno adesso più segreti, perché i geni «rilassinici» responsabili sono stati sequenziati in varie specie. Una considerazione su questo punto ci interessa tutti, però, perché depone contro l' idea darwiniana classica che l' evoluzione biologica proceda sempre e solo per piccoli cambiamenti cumulativi. Hsu ha, infatti, scoperto, che il gene ancestrale della famiglia dei «rilassinici» si è scisso in due famiglie distinte, una famiglia presiede alla discesa dei testicoli nei maschi, mentre l' altra famiglia presiede alla formazione della placenta, delle mammelle, delle ghiandole lattee e dei capezzoli nelle femmine. Questi tessuti molli, ovviamente, non lasciano testimonianze fossili, ma la ricostruzione dei geni ha rivelato che c' è stato, milioni di anni fa, uno sdoppiamento: una famiglia di geni, d' un tratto, ha prodotto due famiglie di geni che potevano pilotare due tipi di eventi. In sostanza, potevano permettere la comparsa dei mammiferi dotati di placenta. L' ornitorinco, mammifero privo di placenta e di mammelle, ma con la femmina dotata di latte che viene secreto attraverso la pelle, era l' anello mancante, il ponte evolutivo che adesso connette tutti questi remoti e subitanei eventi evolutivi. Hsu dichiara testualmente: «È difficile immaginare che processi fisiologici tanto complessi e tra loro intimamente compenetrati (discesa dei testicoli nei maschi, placenta, mammelle, capezzoli e ghiandole lattee nelle femmine) possano avere avuto un' evoluzione per piccoli passi, attraverso molti cambiamenti scoordinati». Come dire, ornitorinco uno, Darwin zero

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                        • #42
                          Originariamente inviato da Windgrace Visualizza il messaggio
                          L'errore di fondo, dato dal fatto che la teoria sia pure parecchio vecchia, sta nel fatto che i caratteri fenotipici (letteralmente "quelli che si manifestano" ovvero quelli che vediamo con gli occhi, come il collo della giraffa) non sono ereditabili.
                          Mi sa che hai fatto un po'di confusione: il fenotipo risulta dall'incontro dei genotipi dei due genitori, e quindi è il risultato dell'eredità.

                          PS di Lamarck ti sei dimenticato di dire la cosa più importante, il punto che lo distingue da Darwin e che costituisce la vera falla di tutta la sua teoria: sosteneva che "i caratteri acquisiti durante la vita sono trasmessi alla prole". In pratica, secondo lui, se un essere umano potenziava in vita la propria struttura fisica, i suoi figli avrebbero ereditato il frutto del suo allenamento.
                          Who is Kaiser Souze? He is supposed to be Turkish. Some say his father was German. Nobody believed he was real. Nobody ever saw him or knew anybody that ever worked directly for him, but to hear Kobayashi tell it, anybody could have worked for Souze. You never knew. That was his power. The greatest trick the Devil ever pulled was convincing the world he didn't exist. And like that, poof. He's gone.

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                          • #43
                            Il fatto che le mutazioni genetiche forzate "a fini di studio" si siano rivelate nocive non risponde a quello che ho detto io: le mutazioni avvengono nonostante tutto, siano esse positive o meno.
                            Inoltre il Drosophila Melanogaster non solo è studiato per la velocità con cui si riproduce, ma per la semplicità del suo DNA (se non erro ha 4 cromosomi). Capisci che una mutazione forzata può avere effetti distruttivi su un DNA con così poca "polpa", considerato che questa mutazine deve essere apprezzabile a livello macroscopico per essere sudiata.

                            Per quel che riguarda gli esempi fatti, certo sono dei casi che contribuiscono a confutare il darwinismo, ma su questo siamo daccordo: il darwinismo ha dei limiti piuttosto importanti, al momento ci sono cose che non si riescono a spiegare, ma non sono fatti che riescono a demolire in toto la costruzione di darwin che continua a funzionare perfettamente quando si tratta di razze imparentate. Per come la vedo io va cercata una soluzione differente, ma poi le intuizioni di darwin da un certo livello in giù entrano in gioco eccome, e sono cose che sono state dimostrate più volte (anche con lo stesso Drosophila Melanogaster )
                            Fare esempi con gli ominidi è un'arma a doppio taglio, non dimentichiamoci che esistono fossili di esseri antropomorfi che sembrano percorrere un percorso evolutivo compatibile con le tempistiche del darwinismo (Australopithecus Homo Erectus, Homo Habilis) , poi scomparsi... questo rimane un bel punto a favore dei darwinisti.


                            Piccolo appunto: L'Homo-sapiens Neanderthalensis, o uomo di Neanderthal, non è mai stato considerato un antenato dell'homo sapiens-sapiens, se non in un primo tempo. Io ho studiato biologia fino ad un paio di anni fa e l'uomo di Neanderthal era una ramo a parte, parallelo al nostro, che iniziava dopo (come se si fosse trattato di una pronipote piuttosto che di un antenato) e finiva molto in fretta.
                            Ultima modifica di Banzai; 10-07-2008, 21:52.
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                            • #44
                              Originariamente inviato da Amon81 Visualizza il messaggio
                              Non capisco il senso di questo reply, hai tralasciato di proposito il piccolissimo particolare che qualora fosse vera questa affermazione in primo luogo di queste civiltà non c'è traccia
                              Piramidi? Oop Arts? Mito di Atlantide?
                              Direi che le tracce ci sono.

                              e in secondo luogo non vedo in che modo risolva la questione, l'interrogativo su come è nato l'uomo sulla terra resta, a meno che tu non ritieni che queste fantomatiche civiltà si siano create dal nulla.
                              Quindi stai dicendo che non si sa come è nato l'uomo sulla Terra. Allora diamo per buona l'ipotesi di Sitchin: l'uomo è stato creato dai Nephilim tramite manipolazione genetica sulle scimmie.

                              Ma i nephilim come sono nati? Chi li ha creati? E chi ha creato i loro creatori?

                              Vedi, è un circolo vizioso: spiegare la vita intelligente tramite un'altra vita intelligente non è una soluzione al problema. Allora dobbiamo supporre che:

                              a) ci sia un creatore a monte, Dio
                              b) oppure un caso

                              Originariamente inviato da Banzai Visualizza il messaggio
                              Piccolo appunto: L'Homo-sapiens Neanderthalensis, o uomo di Neanderthal, non è mai stato considerato un antenato dell'homo sapiens-sapiens, se non in un primo tempo. Io ho studiato biologia fino ad un paio di anni fa e l'uomo di Neanderthal era una ramo a parte, parallelo al nostro, che iniziava dopo (come se si fosse trattato di una pronipote piuttosto che di un antenato) e finiva molto in fretta.
                              Confermo.

                              Originariamente inviato da Amon81 Visualizza il messaggio
                              non cambia il fatto che l'origine dell'uomo e Darwin non c'entrino un càzzo l'uno con l'altro.
                              Questo è probabile.
                              Ultima modifica di Vash1986; 10-07-2008, 22:38.
                              Vash U'Sgrav [LorD] - Labora et Basta [KP] on UODreams
                              ICQ: 150088146

                              MSN: iociriprovo chiocciola hotmail.com

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                              • #45
                                Originariamente inviato da Vash1986 Visualizza il messaggio
                                Quindi stai dicendo che non si sa come è nato l'uomo sulla Terra. Allora diamo per buona l'ipotesi di Sitchin: l'uomo è stato creato dai Nephilim tramite manipolazione genetica sulle scimmie.

                                Ma i nephilim come sono nati? Chi li ha creati? E chi ha creato i loro creatori?

                                Vedi, è un circolo vizioso: spiegare la vita intelligente tramite un'altra vita intelligente non è una soluzione al problema. Allora dobbiamo supporre che:

                                a) ci sia un creatore a monte, Dio
                                b) oppure un caso

                                Non credo stia parlando di a o b, sta dicendo perchè b di sicuro non è, potrebbe essere un c o un d.
                                Non è necessario trovare una spiegazione valida, anche se ne sentiamo il bisogno, ma se una cosa non è corretta va confutata.
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