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Iconografia del drago

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  • Iconografia del drago

    Da poco ho comprato un libro e c'era la descrizione che lo scrittore dava al drago nella realtà... cioè cosa era e perchè veniva visto come un essere distruttivo..
    poi però ho pensato che essendo il drago un animale mitologico di tutte le culture del mondo e che ognuno veda nel drago qualche cosa di diverso... sarebbe stato bello aprire un thread dove proviamo a raccogliare un pò di documentazioni sui draghi.

    Inizio con un articolo trovo su un sito dove parla dei draghi cinesi... domani riporto quello trovato nel libro. E anche delle cose che ho sentito su un programma, sul paranormale e misteri, la settimana scorsa su una rete locale.
    Ultima modifica di s_12; 21-07-2007, 01:39.
    ModeratoreGDR CARTACEI-WAR GAMES-TCG
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  • #2
    http://www.studioching.com/articoli_draghi.php

    Da tempi immemorabili si pensa al Drago come un animale terrificante che sputa fuoco attraverso le sue fauci. La sua dimora poteva essere ovunque: la terra ferma, l'acqua o l'aria. La Demosofía orientale ha sempre rappresentato il Drago dotato di enormi ali che, emerge da acque fangose o paludose. Esiste la credenza che, adornando le case, tanto esternamente come internamente, da effigie simboliche allusive al Drago, i cattivi spiriti si sarebbero tenuti lontano da simili posti; i poteri di questo gigantesco animale arrivano fin ai ricordi più reconditi, anche al più sperduto angolo della terra. Per questo, a suo tempo, è stato venerato da tutti i popoli della terra, perché quando si era prossimo ad ottenere un determinato obiettivo, appariva inevitabilmente il Drago come dimostrazione che non erano stati ancora superati tutti gli ostacoli. Il Drago, pertanto, simbolizza, in diverse occasioni, l'ultimo ostacolo per concludere un progetto. In tutte le culture si trovano allusioni a questo favoloso animale; il suo anagramma appare, per esempio, nel pennone di alcuni dinastie cinesi. Solo all'Imperatore gli era permesso di usare l'emblema del Drago con i cinque artigli delle sue zampe; i subordinati dovevano usare per le loro decorazioni draghi che avessero solo quattro artigli. Inoltre, l'Esoterismo Cinese contraddistingue al Drago in diversi colori: Il Drago Rosso, protettivo della saggezza vera e il Drago Bianco, chiamato anche il Drago Lunare.

    Alcuni prestigiosi simbolisti hanno descritto ampiamente, e con svariate diversità, ogni tipo di Drago, con i loro diversi attributi che appaiono in tutte le culture e manifestazioni artistiche; dall'Agiografia più antica, passando per determinate rappresentazioni dell'arte, fino alla personificazione contenuta nella finzione letteraria.
    Alcuni li rappresentavano con un corpo da serpente e con ali enormi, immaginando che vivevano in cielo o nelle acque, con le loro enormi fauci, potevano divorare sia uomini che animali. Grazie alla loro enorme coda, potevano distruggere ogni cosa che incontravano. Altri, invece, lo immaginavano terrestre, con fauci molto piccole, la sua enorme e forte coda era un elemento di distruzione, capace anch'esso di volate si alimentava con il sangue degli animali che ammazza; non mancano autori che lo credono anche anfibio.

    Per la Mitologia Orientale esistono draghi che vivevano sia in aria che in acqua che in terra.

    Psicologicamente il simbolo del Drago rappresenta qualcosa da superare ancora, nel nostro mondo spirituale, è riconosciuto al Drago un significato psichico. Fu, precisamente, Jung, distaccato discepolo di Freud, chi affermò che la cosa razionale è un concetto troppo limitato per esprimere la Vita nella sua totalità, per questo che si crede ad un simbolo piuttosto che un'altro.
    Il Drago Cinese ha corna, artigli e squame, e la sua spina dorsale è come irsuta di punte. È abituale rappresentarlo con una perla che normalmente inghiotte o sputa; in questa perla sta il suo potere. Diventa inoffensivo se la si toglie.
    Esiste un gioiello che è il più prezioso di tutti, la chiamano la cinese perla che concede tutti i "desideri" e della quale si dice che senza dubbio si trova in una pozzanghera di nove livelli situata sotto il mento di un cavallo-Drago.
    Questa perla condiziona le fasi della luna, le maree, la pioggia, il tuono, il lampo, ed il ciclo della nascita, della morte e della reincarnazione. I draghi sputano a volte questo tipo di perle e possono essere utilizzate per illuminare una casa intera, o tutta la vita di un uomo.

    Il Drago, è sempre stato importante per i cinesi come simbolo e come motivo decorativo nell'arte e nelle feste popolari. Ma non sono molti coloro che possono rispondere alla domanda, chi è il Drago?
    La spiegazione degli antichi sul Drago era la seguente: " Il Drago era il re di tutte le creature ricoperte da squame, più lungo rispetto a un pesce, e poteva rendersi visibile o invisibile, sottile o grosso, corto o lungo; saliva al cielo nell'equinozio di primavera e discendeva verso l'abisso profondo nell'equinozio d'autunno ".
    Secondo la leggenda riportata nel Libro dei monti e dei mari "Ying Long, il Drago era il dio della siccità, e lo si pregava per ottenere la pioggia. Chi You fece una battaglia con Huang Di - l'Imperatore Giallo - e fu attaccato con il diluvio e ucciso da Ying Long, mandato dall'Imperatore Giallo, nei dintorni di Jizhou (Hubei) ".

    Secondo gli antichi libri, " Il Drago era la cavalcatura dell'Imperatore del cielo, il dio e le genti delle tribù di Yandi, Yao, Hu del Nord, Yue del Sud e Shan Miao erano adoratori del Drago e si chiamavano gli eredi del Drago, loro progenitore e protettore ".
    Insomma, dal punto di vista degli antichi, il Drago aveva soltanto taluni attributi divini di potere: poteva trasformarsi, era capace di chiamare il vento e la pioggia, di controllare le forse naturali, era la divinità animale che li aiutava in battaglia e il mezzo di trasporto degli abitanti del cielo.

    Il significato simbolico del Drago cambiò continuamente. Fu considerato simbolo di fortuna come la tigre bianca, il cardellino rosso e la tartaruga nera; durante il periodo del regno Liu Bang della dinastia Han Occidentale (III sec. A.C.), prese il significato di antenato del clan dominante e di simbolo del potere imperiale.

    Durante il periodo delle dinastie Yuan, Ming e Qing, si decretò che soltanto la famiglia imperiale, dove si concentrava il potere, il Drago era nei costumi imperiali, nei recipienti comuni e nell'edilizia; dovunque vi era l'immagine del Drago, a dimostrare pienamente l'idea che il potere dell'imperatore era venuto dal cielo.
    Per il popolo, il Drago non solo era il rappresentante dell'imperatore: sin dal tempo antico, la danza del Drago, la corsa delle barche a forma di Drago erano attività ricreative popolari durante la festa di Primavera. Le preghiere per la pioggia con la danza del Drago cominciarono durante la dinastia Han, le corse con le barche a forma di Drago ancora prima.

    Durante la dinastia Tang, re-draghi dominavano i laghi, i fiumi e i mari, erano responsabili della pioggia e della sicurezza della navigazione, ed erano i nuovi membri della famiglia del Drago. Nel sentimento della gente, il re-Drago era motivo di paura. Nei miti classici del Pellegrinaggio verso l'Ovest e de Ne Zha fa la battaglia con il regno del mare, il Re Drago era il protagonista negativo. D'altra parte, la gente gli costruiva templi dovunque e offriva sacrifici per ottenere la sua protezione. In talune storie storia classiche come Liu Yi consegna la lettera, Zhang Yu cuoce il mare, i protagonisti si sposano con le figlie dei re-Drago e hanno famiglie felici. La distanza tra la gente e il Drago era diminuita a causa della personificazione dei re-Drago, benevoli e gentili, con teste di Drago e corpi umani.

    Concludendo sulla evoluzione del Drago, possiamo dire che la sua forma è cominciata 4-5000 anni fa, si è sviluppata in sincronia con la nazione cinese e si è unita alla storia, l'ideologia, le religioni, la mitologia, la letteratura e l'arte, il folklore, con ricche motivazioni interne e forza suggestiva. Oggi, scomparsa la superstizione, alla gente piace il Drago come portafortuna della nazione e la bella immagine e lo spirito di lotta del Drago sono diventati un simbolo della nazione cinese e dello stato.

    Mentre da noi il Drago, potenza malevola, è il simbolo delle tenebre, del male, della maledizione e l'incarnazione di Satana, in Estremo Oriente, è piuttosto quello della prosperità, del benessere ecc. e, secondo i Taoisti, del Tao. Così, lo si vede sotto le forme le più diverse e nelle combinazioni le più inaspettate, come motivo di ricamo, di scultura, nella decorazione di pezzi in ceramica, in lacca, in cloisonné ecc.
    Sotto l'impero, esso figurava sulla bandiera nazionale vicino a un "sole" rosso su fondo giallo.

    Sovente il Drago tiene tra i suoi artigli - o gioca con - una palla o un disco impropriamente chiamato sole o perla meravigliosa. Quando questa figura tra due draghi, si dice popolarmente che se la disputano. L'iconografia cinese riproduce a volte dei draghi in numero di nove. Si conosce nel parco del Lago del Nord, a Beijing estendersi tra le costruzioni armoniose di quella che fu la Città Proibita, un muro-schermo lungo e meraviglioso in ceramica policroma chiamato jiu long bi, "Schermo dei nove draghi". Da un capo all'altro su un fondo azzurro, nove draghi si contorcono a gara al di sopra delle nuvole ondeggianti. Appaiono così naturali che sembrano pronti a lanciarsi per proteggere l'imperatore da tutti gli spiriti nefasti che potrebbero popolare i luoghi. Poiché, secondo la credenza popolare, le principali specie di draghi sono nove, questo schermo protettore simboleggia tutti i draghi esistenti. È dunque nove volte di buon augurio.

    Non bisogna confondere il Drago long con il Drago tan, altro animale fantastico munito di una piccola coda e di due corna. Il carattere che le designa è lo stesso della parola avarizia che d'altronde egli personifica.
    Un simbolismo supplementare riveste il Drago quando forma una coppia con un uccello mitico che la terminologia occidentale identifica con il nome di fenice. Si vedono degli esempi su delle medaglie talismatiche, degli specchi, degli oggetti in porcellana, ecc. È una illustrazione del detto popolare: "Drago che si eleva e fenice che plana" che identifica un letterato di grande sapere. Questa coppia fantastica suggerisce anche la prosperità così che l'espressione "splendore di Drago e bellezza di fenice" a proposito di un uomo degno delle più alte dignità.

    Un giovane uomo cavalcante un Drago e una ragazza, una fenice evocano la leggenda secondo la quale l'unione di questi due esseri sarà perfetta.
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    • #3
      O_O penso che riuscirò a leggerlo entro 5 giorni
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      • #4
        Allora... uno potrebbe pensare che il mito del drago sia diffuso in vari popoli. Per esempio, il drago è presente sia nella letteratura medievale europea, sia nei miti cinesi.

        Tuttavia, il drago cinese e quello europeo non sono assolutamente lo stesso animale. Semplicemente, "drago" era la parola più adatta a tradurre il concetto del drago cinese, ma non si tratta assolutamente di un drago, non come lo intendiamo noi.

        Il drago cinese è un enorme serpente volante, con la bocca di coccodrillo, corna di cervo, criniera di leone, zampe di aquila.

        Il drago europeo è un enorme rettile alato su 4 zampe, che sputa fuoco dalla bocca.

        Probabilmente c'è un motivo per cui in cina il drago è adorato come un Dio... chissà cosa hanno visto, in un lontanissimo passato, gli antichi uomini che popolavano la Terra.

        I cinesi e le popolazioni mesoamericane (Maya, Aztechi, Toltechi, ecc), sono tra i popoli più antichi della Terra, e guarda caso entrambi i popoli hanno questo mito di un Dio sotto forma di serpente volante (Quetzalcoatl).

        In effetti, alcuni dati fanno pensare che esistessero antichi velivoli simili a un serpente volante ai tempi dei uomini antichi, ai tempi degli "dèi scesi dal cielo". Quoto a dimostrazione di questa affermazione una parte di un articolo in cui vengono raccolte le testimonianze cinesi ed egizie sui "serpenti volanti", o draghi, come li vogliamo chiamare.

        Il Chan Hai Chin, il Libro delle Montagne e dei Mari, parla del regno di Ki Kung, un luogo abitato da strani esseri ermafroditi con tre occhi.
        Come un lampo di luce improvviso che squarcia le tenebre appare inaspettata l’immagine del serpente fornita da Sanconiatone: "Un veicolo veloce coperto di squame lucenti e brillanti che illumina la notte con le sue fiamme".
        Non si sarebbe trattato dunque proprio di un animale ma di un "ordigno volante"; un misterioso serpente descritto come un "oggetto luminoso fra le nubi, rombante e veloce come il lampo". I testi di Edfu parlano di un serpente fiammeggiante che scese sulla terra in tempi remoti; gli scritti della Piramide riportano: "Sono colui che è fuggito dal serpente attorcigliato". "Io sono Uadjit dalla testa serpentina, sono una emanazione dell’occhio divino di Orus".
        Nel libro dei morti si legge: "Steso lungo il fianco della montagna dorme il Grande Serpente. Lungo trenta aune e largo otto (54 metri per 15). Il suo ventre è ornato da silici e piastre scintillanti. Ora io conosco il nome del serpente della montagna. Eccolo: colui che vive nelle fiamme. Dopo aver navigato in silenzio Ra lancia uno sguardo al serpente. Repentinamente la sua navigazione s’arresta."
        Per quanto riguarda invece il drago europeo, ho 2 spiegazioni abbastanza plausibili:

        1- Nella Bibbia si parla spesso di questi antichi mostri, come il leviatano e behemoth. In un contesto religioso come il medioevo europeo, la figura del cavaliere che va ad uccidere questi mostri è una raffigurazione del bene della religione contro il male del demonio.
        2- La leggenda del drago può essere nata dal ritrovamento di ossa di dinosauri. Magari i trofei dei cavalieri che li uccidevano erano proprio ossa che avevano raccolto per la gloria.
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        • #5
          Penso che i draghi siano creature vissute che si sn estinte....hanno pero lasciato l'impronta sulle lucertole XD nn skerzo e quello k penso....


          Grazie Kashmir per la firma

          "Finchè il colore della pelle sarà più importante del colore degli occhi sarà sempre guerra"

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