UFO - La verità scomoda
di Paolo Bolognesi
Dopo oltre trenta anni di ricerca sul fenomeno UFO, Paolo Bolognesi trae le sue conclusioni fornendo una risposta al riguardo.
Le verità estrapolate dall'autore dai meandri dell'inaccessibile, si riallacciano alle teorie avanzate da Jacques Vallèe, Renato Vesco e Marcello Coppetti, formulazioni le sue che terminano in un finale mozzafiato ed inedito, condito da un'ottima dose di psicosociologia delle masse e coinvolgimenti di servizi segreti, alla quale viene attribuito dallo stesso autore la dicitura "Apocalisse Ufologica".
http://www.uforevelation.com/
Recensione a cura di Carlo Sabadin
In un momento, davvero particolare, dove qualcuno parla (e, soprattutto, “sparla”) di nuova ufologia (sic!), di fantomatici ordini o albi per gli ufologi, di pericoli derivanti dalla cosiddetta ufologia di stato (notoriamente -per alcuni- intrallazzata con servizi segreti e forze occulte), di solite cose note -nell’ambiente ufologico- e meno note tra il grande pubblico (complici le pochissime riviste di settore, presenti in edicola, che ottemperano molto male al loro obbiettivo “primario” di corretta divulgazione e/o informazione), in questo momento, dicevo, l’opera prima di Paolo Bolognesi assume un’importanza ancora maggiore degli stessi manifesti scopi che, l’autore, si prefigge con un titolo così rilevante. E, in effetti, il ricercatore pavese condensa, in 160 pagine, una lunghissima attività di ricerca, sul campo, affiancata ad una proficua esperienza di relatore e moderatore delle più importanti kermesse ufologiche degli ultimi anni (per tutti, il recente convegno di Rimini: http://fabri58.altervista.org/Manife...6/apr0809.html ). La capacità di svolgere, correttamente e secondo procedure consolidate, una vera indagine ufologica traspare, infatti, dalla prima all’ultima pagina del libro e stride, moltissimo, con le inutili “boutade” che leggiamo in tanti siti web realizzati dagli “ufofili virtuali” dell’ultima ora che, mai, hanno intrapreso una vera indagine sul campo (come, peraltro, tanti neo-giornalisti a cui si dà spazio perché economicamente conveniente…). Bolognesi, invece, conosce molto bene “le regole” e le applica senza alcuna remora e senza cedere a compromessi. Diversi decenni di studio e ricerca, infatti, gli hanno permesso di conoscere molto bene l’ambiente ufologico italiano. Da ricercatore indipendente a collaboratore CISU (molto apprezzato per la correttezza tecnica dei report di indagine), a membro fondatore del Gruppo Camelot (www.gruppocamelot.too.it ) a Presidente dell’associazione Sentinel ITALIA. In tale ottica, l’autore ha intrapreso un percorso molto preciso caratterizzato –sempre- da un approccio logico-razionale. Gli elementi base della sua ipotesi (ovvero… parte degli studi di Vesco, Coppetti e Vallèe) si integrano molto bene pur portando ad una prospettiva decisamente “nuova” (e, quindi, ad una nuova ipotesi che, considerare –come potrebbe fare qualcuno- semplicemente “terrestre”, denota superficialità e semplicismo). Decisamente intrigante, poi, la descrizione della figura dell’ufologo ed il suo ruolo e scopo primario all’interno dell’ufologia. In verità, anche un ufologo pro-ETH (seppur in maniera “eretica”…) come il sottoscritto ha trovato, nell’opera di Bolognesi, moltissimi elementi e, soprattutto, tantissimi spunti su cui lavorare. Memorabile, poi, la parte dedicata alle cosiddette nuove linee di ricerca (ma, forse, sarebbe preferibile dire “le nuove visioni” di taluni ricercatori e ricercatrici) che, ultimamente, impazzano su siti web e riviste: fantomatiche ricerche su mezzi di propulsione, cataloghi di razze aliene, vari approcci esopolitici, ecc., ecc. Tutto ciò si scontra, alla fine, con la logica e la razionalità dell’approccio di Bolognesi e si palesa per ciò che è veramente: tutto, meno che “ricerca”. Un libro che, davvero, non deve mancare nella vostra biblioteca anche per lo stile propedeutico adottato dall’autore.
Mentre sto scrivendo queste righe leggo, ora, un editoriale dove, relativamente ad una recente polemica (in realtà… pseudo polemica.. creata ad arte!) si prende spunto da un “maldestro e fallimentare” tentativo di portare, anche nel mondo ufologico, elementi di deontologia professionale (o similia) per dichiarare urbis et orbis la “libertà” di scrivere e sostenere qualsiasi posizione e corrente interpretativa. Vero, anzi verissimo e pienamente legittimo. Ma, se qualcuno sull’onda di questa dichiarata “libertà” di pensiero equivoca palesemente (consapevolmente o meno) il senso del dibattito e, soprattutto, equipara semplici ipotesi senza alcun fondamento logico-razionale (quindi neppure “scientifico”…) al lavoro di chi, invece, segue procedure consolidate, metodologie note, approcci scientifico-strumentali… allora non ci stiamo. E possiamo dimostralo in qualunque momento. Ecco… il lavoro di Bolognesi è anche un ottimo antidoto contro questo “modus” di fare ufologia. La risposta logica e razionale della “sana e vecchia ufologia” che “spazza via”, letteralmente, tutte quelle sciocchezze (senza riscontri, controllo delle fonti, spazio al dibattito, ecc., ecc…) che costituiscono la … “nuova ufologia”.
di Paolo Bolognesi
Dopo oltre trenta anni di ricerca sul fenomeno UFO, Paolo Bolognesi trae le sue conclusioni fornendo una risposta al riguardo.
Le verità estrapolate dall'autore dai meandri dell'inaccessibile, si riallacciano alle teorie avanzate da Jacques Vallèe, Renato Vesco e Marcello Coppetti, formulazioni le sue che terminano in un finale mozzafiato ed inedito, condito da un'ottima dose di psicosociologia delle masse e coinvolgimenti di servizi segreti, alla quale viene attribuito dallo stesso autore la dicitura "Apocalisse Ufologica".
http://www.uforevelation.com/
Recensione a cura di Carlo Sabadin
In un momento, davvero particolare, dove qualcuno parla (e, soprattutto, “sparla”) di nuova ufologia (sic!), di fantomatici ordini o albi per gli ufologi, di pericoli derivanti dalla cosiddetta ufologia di stato (notoriamente -per alcuni- intrallazzata con servizi segreti e forze occulte), di solite cose note -nell’ambiente ufologico- e meno note tra il grande pubblico (complici le pochissime riviste di settore, presenti in edicola, che ottemperano molto male al loro obbiettivo “primario” di corretta divulgazione e/o informazione), in questo momento, dicevo, l’opera prima di Paolo Bolognesi assume un’importanza ancora maggiore degli stessi manifesti scopi che, l’autore, si prefigge con un titolo così rilevante. E, in effetti, il ricercatore pavese condensa, in 160 pagine, una lunghissima attività di ricerca, sul campo, affiancata ad una proficua esperienza di relatore e moderatore delle più importanti kermesse ufologiche degli ultimi anni (per tutti, il recente convegno di Rimini: http://fabri58.altervista.org/Manife...6/apr0809.html ). La capacità di svolgere, correttamente e secondo procedure consolidate, una vera indagine ufologica traspare, infatti, dalla prima all’ultima pagina del libro e stride, moltissimo, con le inutili “boutade” che leggiamo in tanti siti web realizzati dagli “ufofili virtuali” dell’ultima ora che, mai, hanno intrapreso una vera indagine sul campo (come, peraltro, tanti neo-giornalisti a cui si dà spazio perché economicamente conveniente…). Bolognesi, invece, conosce molto bene “le regole” e le applica senza alcuna remora e senza cedere a compromessi. Diversi decenni di studio e ricerca, infatti, gli hanno permesso di conoscere molto bene l’ambiente ufologico italiano. Da ricercatore indipendente a collaboratore CISU (molto apprezzato per la correttezza tecnica dei report di indagine), a membro fondatore del Gruppo Camelot (www.gruppocamelot.too.it ) a Presidente dell’associazione Sentinel ITALIA. In tale ottica, l’autore ha intrapreso un percorso molto preciso caratterizzato –sempre- da un approccio logico-razionale. Gli elementi base della sua ipotesi (ovvero… parte degli studi di Vesco, Coppetti e Vallèe) si integrano molto bene pur portando ad una prospettiva decisamente “nuova” (e, quindi, ad una nuova ipotesi che, considerare –come potrebbe fare qualcuno- semplicemente “terrestre”, denota superficialità e semplicismo). Decisamente intrigante, poi, la descrizione della figura dell’ufologo ed il suo ruolo e scopo primario all’interno dell’ufologia. In verità, anche un ufologo pro-ETH (seppur in maniera “eretica”…) come il sottoscritto ha trovato, nell’opera di Bolognesi, moltissimi elementi e, soprattutto, tantissimi spunti su cui lavorare. Memorabile, poi, la parte dedicata alle cosiddette nuove linee di ricerca (ma, forse, sarebbe preferibile dire “le nuove visioni” di taluni ricercatori e ricercatrici) che, ultimamente, impazzano su siti web e riviste: fantomatiche ricerche su mezzi di propulsione, cataloghi di razze aliene, vari approcci esopolitici, ecc., ecc. Tutto ciò si scontra, alla fine, con la logica e la razionalità dell’approccio di Bolognesi e si palesa per ciò che è veramente: tutto, meno che “ricerca”. Un libro che, davvero, non deve mancare nella vostra biblioteca anche per lo stile propedeutico adottato dall’autore.
Mentre sto scrivendo queste righe leggo, ora, un editoriale dove, relativamente ad una recente polemica (in realtà… pseudo polemica.. creata ad arte!) si prende spunto da un “maldestro e fallimentare” tentativo di portare, anche nel mondo ufologico, elementi di deontologia professionale (o similia) per dichiarare urbis et orbis la “libertà” di scrivere e sostenere qualsiasi posizione e corrente interpretativa. Vero, anzi verissimo e pienamente legittimo. Ma, se qualcuno sull’onda di questa dichiarata “libertà” di pensiero equivoca palesemente (consapevolmente o meno) il senso del dibattito e, soprattutto, equipara semplici ipotesi senza alcun fondamento logico-razionale (quindi neppure “scientifico”…) al lavoro di chi, invece, segue procedure consolidate, metodologie note, approcci scientifico-strumentali… allora non ci stiamo. E possiamo dimostralo in qualunque momento. Ecco… il lavoro di Bolognesi è anche un ottimo antidoto contro questo “modus” di fare ufologia. La risposta logica e razionale della “sana e vecchia ufologia” che “spazza via”, letteralmente, tutte quelle sciocchezze (senza riscontri, controllo delle fonti, spazio al dibattito, ecc., ecc…) che costituiscono la … “nuova ufologia”.
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