Per me è carina indi la posto sarà perchè adoro le leggende di fate,folletti e del piccolo popolo in genere
In un paesino vicino Cosenza di nome San Fili, vi sono racconti e leggende che si tramandano da generazioni, una volta magari con un calore e una socialità diversa, più cercata , tra mura riscaldate da un focolare, quando ci si riuniva con allegria per ascoltare questi racconti dai più anziani, e quando Internet era solo un sogno fantastico…tra tante leggende ve ne è una che parla di fate.Il racconto nasce in una zona detta” piano dei mulini” dove oggi sorge la Villa degli emigranti vicino al fiume Emoli, qui una massaia con un carico misero di grano si dirigeva ad uno dei mulini presenti nella zona, la povertà dell’epoca è risaputa ed ogni piccolo avere per sfamarsi era già di per se un miracolo, ma quella farina avrebbe garantito almeno pane e pasta per tre giorni. Avvicinandosi al piano dei mulini la massaia incontrò delle giovani donne che erano intende a parlare e divertirsi tra loro, educatamente la massaia le salutò pregando Dio che riguardasse quella bella compagnia, di tutta risposta le donne augurarono alla massaia una bella giornata. La massaia non sapeva che le donne erano delle fate del luogo…ed ogni loro parola è un incantesimo. Intanto la massaia arrivò al mulino consegnò quei pochi chili di grano al mugnaio che si sarebbe vista la quantità sbrigato subito!! Ma non appena la macina iniziò a macinare dopo alcune ore la farina continuava ad uscire!! Con meraviglia delle altre massaie che ne frattempo erano giunte al mulino e del mugnaio stesso che perse la pazienza..Adesso basta signora mia!! Le altre massaie aspettano da ore!! Come per incanto la macina si fermò…ma ormai la farina era così tanta che la massaia dal cuore gentile poteva andare via felice, la sua sobria umiltà ed educazione le valsero un prodigioso incantesimo da quelle splendide fate.Se vi trovate a passare da quelle parti i mulini non li trovate …ma potreste trovare delle donne in vena di saluti... donne del paese sicuramente, ma...... siete sicuri?
tratto da http://www.leonardodavincics1.it/leggende.htm#mulino
In un paesino vicino Cosenza di nome San Fili, vi sono racconti e leggende che si tramandano da generazioni, una volta magari con un calore e una socialità diversa, più cercata , tra mura riscaldate da un focolare, quando ci si riuniva con allegria per ascoltare questi racconti dai più anziani, e quando Internet era solo un sogno fantastico…tra tante leggende ve ne è una che parla di fate.Il racconto nasce in una zona detta” piano dei mulini” dove oggi sorge la Villa degli emigranti vicino al fiume Emoli, qui una massaia con un carico misero di grano si dirigeva ad uno dei mulini presenti nella zona, la povertà dell’epoca è risaputa ed ogni piccolo avere per sfamarsi era già di per se un miracolo, ma quella farina avrebbe garantito almeno pane e pasta per tre giorni. Avvicinandosi al piano dei mulini la massaia incontrò delle giovani donne che erano intende a parlare e divertirsi tra loro, educatamente la massaia le salutò pregando Dio che riguardasse quella bella compagnia, di tutta risposta le donne augurarono alla massaia una bella giornata. La massaia non sapeva che le donne erano delle fate del luogo…ed ogni loro parola è un incantesimo. Intanto la massaia arrivò al mulino consegnò quei pochi chili di grano al mugnaio che si sarebbe vista la quantità sbrigato subito!! Ma non appena la macina iniziò a macinare dopo alcune ore la farina continuava ad uscire!! Con meraviglia delle altre massaie che ne frattempo erano giunte al mulino e del mugnaio stesso che perse la pazienza..Adesso basta signora mia!! Le altre massaie aspettano da ore!! Come per incanto la macina si fermò…ma ormai la farina era così tanta che la massaia dal cuore gentile poteva andare via felice, la sua sobria umiltà ed educazione le valsero un prodigioso incantesimo da quelle splendide fate.Se vi trovate a passare da quelle parti i mulini non li trovate …ma potreste trovare delle donne in vena di saluti... donne del paese sicuramente, ma...... siete sicuri?
tratto da http://www.leonardodavincics1.it/leggende.htm#mulino
Commenta