Lussuria, intrighi, delitti. E’ l’Europa di fine 1400: un mondo di complotti continui. Al centro di quel mondo c’è una donna misteriosa: Lucrezia Borgia, la regina del veleno. Il suo segreto? E’ ancora nascosto nei palazzi di Roma.
Figlia di Alessandro VI, un Papa potente e ambiguo, Lucrezia è il simbolo della donna diabolica: bella, attraente e perversa. Colleziona tre mariti e innumerevoli amanti e tutti,stranamente,escono di scena in circostanze violente o misteriose.Secondo i racconti del tempo, Lucrezia, dopo aver posseduto i suoi uomini,li uccideva per poi gettarli da un balcone.
La sua arma? Un misterioso anello che, però, non verrà mai ritrovato.
Cosa poteva nascondere quel leggendario gioiello di morte, tanto caro a Lucrezia?Secondo molti si trattava di un veleno "inventato" proprio da Lucrezia. Forse una variante della cantarella romana. La cantarella è un polvere bianca molto simile allo zucchero, per ottenerla è necessario cospargere di arsenico le viscere di un maiale appena ucciso. Quando la massa putrefatta si secca, viene ridotta in polvere. La violenza tossica di questo composto manda all’altro mondo in ventiquattro ore, fra atroci tormenti.I Borgia sono una famiglia che incute timore e uccide senza pietà: Lucrezia usa il veleno, suo fratello Cesare preferisce la spada. Loro padre, invece, si affida ai sicari.
Ma perché tanto sangue? Cosa c’è dietro quella che viene chiamata "La Leggenda Nera" dei Borgia?
I Borgia erano originari di Jativa, vicino Valencia, una cittadina abitata da popolazioni di sangue misto catalano e arabo. Quando Alonso Borgia diventa Papa con il nome di Callisto III, molti spagnoli si trasferiscono a Roma, nella zona di via Monserrato. Rodrigo, suo nipote, diventa il numero due del Vaticano, e inizia a tramare per salire sul soglio di Pietro.
La sua passione sono, però, le belle donne. Con una di queste, Vannozza Cattanei, mette al mondo quattro figli: tre maschi e una femmina, che battezzano Lucrezia.Lucrezia nasce a Subiaco, nel 1480. Bella e colta, introduce la moda nella Roma dell’epoca. Vive un’infanzia da principessa.La bellezza e il fascino della piccola Lucrezia diventano subito uno strumento per tessere o rompere Alleanze politiche attraverso i matrimoni.Nel 1492, pochi mesi prima della scoperta dell’America, Rodrigo Borgia viene eletto Papa con il nome di Alessandro VI.
Per stringere i rapporti con il ducato di Milano, Lucrezia a soli 13 anni sposa Giovanni Sforza. E’ già bellissima, e indossa un abito costato 15 mila ducati. Quattro anni più tardi, sciolto il primo matrimonio, Alessandro VI la dà in sposa ad Alfonso d’Aragona, per schierare il papato con il Regno di Napoli. Il secondo marito finirà però ucciso nel letto di Lucrezia, dopo essere stato accoltellato dal fratello Cesare sulle scale di San Pietro. Infine, per proteggere la Romagna appena conquistata dal fratello, Lucrezia sposerà Alfonso d’Este in terze nozze.
Tre matrimoni tra omicidi, incesti e numerosi amanti: le accuse rivolte a Lucrezia e alla sua famiglia sono infamanti.Il grande accusatore dei Borgia si chiama Burcardo di Strasburgo, maestro di cerimonie in Vaticano.
Secondo Burcardo, il 31 ottobre 1501 Alessandro VI e Lucrezia organizzano una sorta di sabba satanico passato alla storia come "il ballo delle castagne". Un’orgia ideata da Cesare Borgia, durante la quale prostitute nude danzano tra candelabri messi a terra e poi raccolgono con la bocca, strisciando, castagne sparpagliate sul pavimento.E non solo.Burcardo accusa Lucrezia di intrattenere rapporti carnali con il padre e con il fratello Cesare. L’Infante Romano, il primo figlio di Lucrezia sarebbe nato proprio da un incesto fraterno. E molti dei cruenti delitti di Cesare sarebbero dovuti alla gelosia per la sorella.
Burcardo non è attendibile, Lucrezia una vittima. Gli occhi di Burcardo sono quelli del bigotto. L’amore tra Alessandro VI e Lucrezia è un amore filiale, latino, moderno, niente di morboso. Il Concilio Lateranense del 1516 definisce Rodrigo Borgia l’Anticristo.
Testimoni oculari giurano di aver visto scimmie nere sorvegliare la sua camera, mentre un frate sostiene addirittura di aver assistito al patto tra il diavolo e il cardinal Rodrigo, per diventare Papa. Di certo c’è che, nei libri dell’epoca, il demonio viene rappresentato con la testa di un toro, proprio il simbolo nobiliare dei Borgia.
L’immagine più nitida che ci rimane di Lucrezia è però quella fissata da Victor Hugo nel romanzo a lei ispirato. Una donna malvagia e perversa, protagonista di complotti e delitti, tra veleni e pugnali. Donizetti, che trasforma il romanzo in opera, la presenta così:
"Fuggite i Borgia, o giovani, dove è Lucrezia è morte"
"Dove è Lucrezia è morte".
Eppure, per alcuni, Lucrezia fu solo una vittima di giochi più grandi di lei.
La verità rimarrà celata, per sempre, negli antichi palazzi della Città Eterna.
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Preso dal sito ufficiale di Voyager
Cosa ne pensate?
Figlia di Alessandro VI, un Papa potente e ambiguo, Lucrezia è il simbolo della donna diabolica: bella, attraente e perversa. Colleziona tre mariti e innumerevoli amanti e tutti,stranamente,escono di scena in circostanze violente o misteriose.Secondo i racconti del tempo, Lucrezia, dopo aver posseduto i suoi uomini,li uccideva per poi gettarli da un balcone.
La sua arma? Un misterioso anello che, però, non verrà mai ritrovato.
Cosa poteva nascondere quel leggendario gioiello di morte, tanto caro a Lucrezia?Secondo molti si trattava di un veleno "inventato" proprio da Lucrezia. Forse una variante della cantarella romana. La cantarella è un polvere bianca molto simile allo zucchero, per ottenerla è necessario cospargere di arsenico le viscere di un maiale appena ucciso. Quando la massa putrefatta si secca, viene ridotta in polvere. La violenza tossica di questo composto manda all’altro mondo in ventiquattro ore, fra atroci tormenti.I Borgia sono una famiglia che incute timore e uccide senza pietà: Lucrezia usa il veleno, suo fratello Cesare preferisce la spada. Loro padre, invece, si affida ai sicari.
Ma perché tanto sangue? Cosa c’è dietro quella che viene chiamata "La Leggenda Nera" dei Borgia?
I Borgia erano originari di Jativa, vicino Valencia, una cittadina abitata da popolazioni di sangue misto catalano e arabo. Quando Alonso Borgia diventa Papa con il nome di Callisto III, molti spagnoli si trasferiscono a Roma, nella zona di via Monserrato. Rodrigo, suo nipote, diventa il numero due del Vaticano, e inizia a tramare per salire sul soglio di Pietro.
La sua passione sono, però, le belle donne. Con una di queste, Vannozza Cattanei, mette al mondo quattro figli: tre maschi e una femmina, che battezzano Lucrezia.Lucrezia nasce a Subiaco, nel 1480. Bella e colta, introduce la moda nella Roma dell’epoca. Vive un’infanzia da principessa.La bellezza e il fascino della piccola Lucrezia diventano subito uno strumento per tessere o rompere Alleanze politiche attraverso i matrimoni.Nel 1492, pochi mesi prima della scoperta dell’America, Rodrigo Borgia viene eletto Papa con il nome di Alessandro VI.
Per stringere i rapporti con il ducato di Milano, Lucrezia a soli 13 anni sposa Giovanni Sforza. E’ già bellissima, e indossa un abito costato 15 mila ducati. Quattro anni più tardi, sciolto il primo matrimonio, Alessandro VI la dà in sposa ad Alfonso d’Aragona, per schierare il papato con il Regno di Napoli. Il secondo marito finirà però ucciso nel letto di Lucrezia, dopo essere stato accoltellato dal fratello Cesare sulle scale di San Pietro. Infine, per proteggere la Romagna appena conquistata dal fratello, Lucrezia sposerà Alfonso d’Este in terze nozze.
Tre matrimoni tra omicidi, incesti e numerosi amanti: le accuse rivolte a Lucrezia e alla sua famiglia sono infamanti.Il grande accusatore dei Borgia si chiama Burcardo di Strasburgo, maestro di cerimonie in Vaticano.
Secondo Burcardo, il 31 ottobre 1501 Alessandro VI e Lucrezia organizzano una sorta di sabba satanico passato alla storia come "il ballo delle castagne". Un’orgia ideata da Cesare Borgia, durante la quale prostitute nude danzano tra candelabri messi a terra e poi raccolgono con la bocca, strisciando, castagne sparpagliate sul pavimento.E non solo.Burcardo accusa Lucrezia di intrattenere rapporti carnali con il padre e con il fratello Cesare. L’Infante Romano, il primo figlio di Lucrezia sarebbe nato proprio da un incesto fraterno. E molti dei cruenti delitti di Cesare sarebbero dovuti alla gelosia per la sorella.
Burcardo non è attendibile, Lucrezia una vittima. Gli occhi di Burcardo sono quelli del bigotto. L’amore tra Alessandro VI e Lucrezia è un amore filiale, latino, moderno, niente di morboso. Il Concilio Lateranense del 1516 definisce Rodrigo Borgia l’Anticristo.
Testimoni oculari giurano di aver visto scimmie nere sorvegliare la sua camera, mentre un frate sostiene addirittura di aver assistito al patto tra il diavolo e il cardinal Rodrigo, per diventare Papa. Di certo c’è che, nei libri dell’epoca, il demonio viene rappresentato con la testa di un toro, proprio il simbolo nobiliare dei Borgia.
L’immagine più nitida che ci rimane di Lucrezia è però quella fissata da Victor Hugo nel romanzo a lei ispirato. Una donna malvagia e perversa, protagonista di complotti e delitti, tra veleni e pugnali. Donizetti, che trasforma il romanzo in opera, la presenta così:
"Fuggite i Borgia, o giovani, dove è Lucrezia è morte"
"Dove è Lucrezia è morte".
Eppure, per alcuni, Lucrezia fu solo una vittima di giochi più grandi di lei.
La verità rimarrà celata, per sempre, negli antichi palazzi della Città Eterna.
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Preso dal sito ufficiale di Voyager
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