I Marziani sono a metà strada tra la religione e la scienza terrestre, ma non sono né una cosa né l'altra. Sia la scienza che la religione separano il soggetto dall'oggetto. I Marziani no.
Il metodo scientifico -così come lo si conosce sulla Terra- separa, ad esempio, l'osservatore dal fenomeno, dando per scontata la premessa che il fenomeno sia qualcosa che esiste di per sé. Presume che il fenomeno possa essere confinato in un laboratorio, misurato, quantificato e riprodotto a volontà tutte le volte necessarie a elaborare una teoria o enunciare un teorema.
I Marziani, però, hanno un codice diverso. Conoscono alla perfezione le leggi della fisica quantica e ne applicano le regole a chiunque cerchi di studiarli, sia su Marte che sulla Terra. Sono come il mercurio: non li si può "afferrare" con le mani, vi scivolano via, proprio sotto il naso.
Sono così abili nel leggere il pensiero che si potrebbe dire che per loro è come camminare o bere un bicchiere d'acqua. Dal punto di vista marziano, è un'attività decisamente banale.
Ed eccoci dunque a un capovolgimento totale del metodo scientifico secondo i canoni terrestri: il cosiddetto "fenomeno" è intelligente e studia l'osservatore. Non potete studiare un Marziano: sarà lui per primo a studiare voi.
Ecco perché i marziani non si possono chiudere in un laboratorio; ecco perché le due sonde spaziali atterrate su Marte nel 1976 -la Vikings I e II- non trovarono nient’altro che rocce e sabbia rossa in un deserto disabitato.
Che cos'è reale? Che cos'è la realtà? Varia da osservatore a osservatore... Se si considera "realtà" tutto ciò che entra nella sfera della percezione e che è, quindi, percepibile con i sensi o tramite le lenti o le lancette di uno strumento, allora basta che qualcun altro manipoli l'apparenza di ciò che presumete esista attorno a voi, oppure manipoli le lenti e le lancette dello strumento, per creare nuove descrizioni della realtà per la vostra mente.
Come si fa a sapere che un film è un film? Perché si va al cinema oppure si sta davanti alla TV, sapendo che si tratta solo di un film. E se - con una tecnologia avanzata - un "film" potesse essere proiettato sulle lenti o sulle lancette di uno strumento e i suoi "produttori" non volessero permettere agli spettatori di capire che in realtà gli strumenti rimandano le immagini di un ologramma 3D tangibile? Gli strumenti possono fare tutto ciò che volete, perfino prelevare e analizzare "campioni di terra", "campioni di roccia" o la "composizione dell'atmosfera" da questo ologramma fisico e tangibile… Come separare la "realtà" dall'illusione in questo caso?
Ecco perché, fino ad oggi, le sonde terrestri mandate su Marte –comprese la Vikings I e II e la recente Mars Pathfinder nel 1997- hanno scoperto soltanto quello che i Marziani avevano preparato per loro...
Su Marte esiste la vita intelligente, ed anche molto intelligente. I Marziani captano le nostre trasmissioni televisive sin dagli anni '20. Durante il ventesimo secolo, e in particolare dopo l'esplosione delle due atomiche nel 1945 (Hiroshima e Nagasaki), hanno mandato milioni e milioni dei loro concittadini perché si unissero ai terrestri sulla Terra.
Hanno fondato dozzine di Centri operativi in tutto il mondo -soprattutto con sedi sotterranee- nonché migliaia e migliaia di avamposti e capisaldi militari sulla superficie terrestre. Questi impianti sotterranei non hanno nulla a che vedere con quelli descritti da alcuni settori dell'ufologia. Essi –ammesso e non concesso che non siano delle mistificazioni- riguardano piuttosto altri tipi di alieni (precedentemente) presenti sulla Terra e che s'identificano con le forze involutive.
Sin dalla fine del diciannovesimo secolo, le forze involutive che rappresentavano la feccia di questo quadrante della galassia hanno mostrato interesse a colonizzare il pianeta Terra, ridurne in schiavitù la popolazione, comprando il sostegno di alcuni collaboratori e stabilendo così un caposaldo strategico per l'invasione di Marte, il vicino della Terra nel sistema solare. Consapevoli di ciò, i Marziani li hanno anticipati, e hanno fatto la loro mossa proprio come i giocatori di una partita di scacchi cosmica.
Diversamente da quanto la cultura terrestre ha erroneamente assorbito, anche i Marziani sono umani. Anche loro hanno due gambe, due braccia, la testa, il busto e più o meno la stessa statura dell'uomo. Anche loro hanno un naso, due orecchie, una bocca e due occhi. Ci sono però delle diversità. Nella genia originale dei Marziani, si nota una differenza nella struttura dell'epidermide che, morbida come la pelle di un bambino terrestre è tuttavia molto resistente, e anche delle piccole differenze nella forma degli occhi, nelle pupille e delle orecchie che hanno impedito loro di intervenire sulla superficie della Terra senza essere notati. Ecco perché per poter vivere qui sono stati costretti a modificare il loro aspetto, almeno in misura minima.
I Marziani sono spiritualmente evoluti e hanno una mentalità completamente diversa da quella terrestre. Rispetto ai bambini terrestri, un bambino marziano è spiritualmente più progredito della più evoluta élite di monaci tibetani della Terra. I marziani sono anni luce più avanti della mentalità Zen.
Il metodo scientifico -così come lo si conosce sulla Terra- separa, ad esempio, l'osservatore dal fenomeno, dando per scontata la premessa che il fenomeno sia qualcosa che esiste di per sé. Presume che il fenomeno possa essere confinato in un laboratorio, misurato, quantificato e riprodotto a volontà tutte le volte necessarie a elaborare una teoria o enunciare un teorema.
I Marziani, però, hanno un codice diverso. Conoscono alla perfezione le leggi della fisica quantica e ne applicano le regole a chiunque cerchi di studiarli, sia su Marte che sulla Terra. Sono come il mercurio: non li si può "afferrare" con le mani, vi scivolano via, proprio sotto il naso.
Sono così abili nel leggere il pensiero che si potrebbe dire che per loro è come camminare o bere un bicchiere d'acqua. Dal punto di vista marziano, è un'attività decisamente banale.
Ed eccoci dunque a un capovolgimento totale del metodo scientifico secondo i canoni terrestri: il cosiddetto "fenomeno" è intelligente e studia l'osservatore. Non potete studiare un Marziano: sarà lui per primo a studiare voi.
Ecco perché i marziani non si possono chiudere in un laboratorio; ecco perché le due sonde spaziali atterrate su Marte nel 1976 -la Vikings I e II- non trovarono nient’altro che rocce e sabbia rossa in un deserto disabitato.
Che cos'è reale? Che cos'è la realtà? Varia da osservatore a osservatore... Se si considera "realtà" tutto ciò che entra nella sfera della percezione e che è, quindi, percepibile con i sensi o tramite le lenti o le lancette di uno strumento, allora basta che qualcun altro manipoli l'apparenza di ciò che presumete esista attorno a voi, oppure manipoli le lenti e le lancette dello strumento, per creare nuove descrizioni della realtà per la vostra mente.
Come si fa a sapere che un film è un film? Perché si va al cinema oppure si sta davanti alla TV, sapendo che si tratta solo di un film. E se - con una tecnologia avanzata - un "film" potesse essere proiettato sulle lenti o sulle lancette di uno strumento e i suoi "produttori" non volessero permettere agli spettatori di capire che in realtà gli strumenti rimandano le immagini di un ologramma 3D tangibile? Gli strumenti possono fare tutto ciò che volete, perfino prelevare e analizzare "campioni di terra", "campioni di roccia" o la "composizione dell'atmosfera" da questo ologramma fisico e tangibile… Come separare la "realtà" dall'illusione in questo caso?
Ecco perché, fino ad oggi, le sonde terrestri mandate su Marte –comprese la Vikings I e II e la recente Mars Pathfinder nel 1997- hanno scoperto soltanto quello che i Marziani avevano preparato per loro...
Su Marte esiste la vita intelligente, ed anche molto intelligente. I Marziani captano le nostre trasmissioni televisive sin dagli anni '20. Durante il ventesimo secolo, e in particolare dopo l'esplosione delle due atomiche nel 1945 (Hiroshima e Nagasaki), hanno mandato milioni e milioni dei loro concittadini perché si unissero ai terrestri sulla Terra.
Hanno fondato dozzine di Centri operativi in tutto il mondo -soprattutto con sedi sotterranee- nonché migliaia e migliaia di avamposti e capisaldi militari sulla superficie terrestre. Questi impianti sotterranei non hanno nulla a che vedere con quelli descritti da alcuni settori dell'ufologia. Essi –ammesso e non concesso che non siano delle mistificazioni- riguardano piuttosto altri tipi di alieni (precedentemente) presenti sulla Terra e che s'identificano con le forze involutive.
Sin dalla fine del diciannovesimo secolo, le forze involutive che rappresentavano la feccia di questo quadrante della galassia hanno mostrato interesse a colonizzare il pianeta Terra, ridurne in schiavitù la popolazione, comprando il sostegno di alcuni collaboratori e stabilendo così un caposaldo strategico per l'invasione di Marte, il vicino della Terra nel sistema solare. Consapevoli di ciò, i Marziani li hanno anticipati, e hanno fatto la loro mossa proprio come i giocatori di una partita di scacchi cosmica.
Diversamente da quanto la cultura terrestre ha erroneamente assorbito, anche i Marziani sono umani. Anche loro hanno due gambe, due braccia, la testa, il busto e più o meno la stessa statura dell'uomo. Anche loro hanno un naso, due orecchie, una bocca e due occhi. Ci sono però delle diversità. Nella genia originale dei Marziani, si nota una differenza nella struttura dell'epidermide che, morbida come la pelle di un bambino terrestre è tuttavia molto resistente, e anche delle piccole differenze nella forma degli occhi, nelle pupille e delle orecchie che hanno impedito loro di intervenire sulla superficie della Terra senza essere notati. Ecco perché per poter vivere qui sono stati costretti a modificare il loro aspetto, almeno in misura minima.
I Marziani sono spiritualmente evoluti e hanno una mentalità completamente diversa da quella terrestre. Rispetto ai bambini terrestri, un bambino marziano è spiritualmente più progredito della più evoluta élite di monaci tibetani della Terra. I marziani sono anni luce più avanti della mentalità Zen.
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