E' la previsione del giapponese Hiroaki Kitano, uno dei maggiori esperti mondiali, secondo il quale gli umanoidi potranno correre, salire e scendere le scale, ed eseguire operazioni complesse
Tra dieci anni i robot avranno i muscoli e nel 2050 saranno anche in grado di lavorare in gruppo, collaborando senza intralciarsi tra loro. Parola di Hiroaki Kitano, tra i massimi esperti mondiali in fatto di robot, direttore dei laboratori di ricerca della Sony. Il manager giapponese ha avanzato questa previsione partecipando a Padova alla presentazione del prossimo 'Robocup', il campionato di calcio per robot che l'anno prossimo, dall'11 al 17 luglio, sbarcherà nella Fiera della città veneta. Kitano, inventore di questo campionato, è in Italia per un ciclo di incontri e conferenze sulla robotica.
'Gli umanoidi - ha detto - sono ormai una realtà con la quale dovremo sempre più imparare a convivere'. E molta della sperimentazione relativa alle biotecnologie applicate all'intelligenza artificiale passa attraverso i calciatori di Robocup, umanoidi alti un metro e trenta e già in grado di camminare fluidamente e di fare le capriole. Gli umanoidi però sono già al servizio anche dell'industria e della società. 'Lo scorso anno - ha raccontato Kitano - siamo volati da Seattle, dove era appena finito il campionato di Robocup, a Ground Zero e gli stessi robot hanno collaborato alla ricerca di persone sotto le macerie delle Torri Gemelle, laddove l'uomo non poteva arrivare'.
Assicurarsi oggi le prestazioni di un robot non è economico: i prezzi possono aggirarsi sui 500.000 di euro. Affittare un umanoide, invece, può costare 18.000 euro al giorno, anche se esistono robot finalizzati al gioco più piccoli e più abbordabili economicamente. Il futuro, comunque, potrebbe affidare ai robot compiti ben più importanti, come operare al posto dell'uomo in situazioni di pericolo, nelle centrali nucleari, ad esempio, o nei siti in cui si usano sostanze pericolose. Una prospettiva legata allo sviluppo della ricerca nell'ambito dei muscoli artificiali.
'Certo l'Europa - ha argomentato Kitano - è forse scettica rispetto a queste innovazioni, ha meno confidenza con le nuove tecnologie, perciò quelle più sofisticate vengono mascherate nei nuovi giochi. E proprio il gioco, come succede per Robocup, sarà il grimaldello con il quale si sfonderà la porta dello scetticismo europeo. Fra 10-15, quando la biotecnologia avrà sviluppato i muscoli artificiali sui quali si sta lavorando, gli umanoidi potranno correre, salire e scendere le scale, ed eseguire operazioni complesse nell'industria'.
Tra dieci anni i robot avranno i muscoli e nel 2050 saranno anche in grado di lavorare in gruppo, collaborando senza intralciarsi tra loro. Parola di Hiroaki Kitano, tra i massimi esperti mondiali in fatto di robot, direttore dei laboratori di ricerca della Sony. Il manager giapponese ha avanzato questa previsione partecipando a Padova alla presentazione del prossimo 'Robocup', il campionato di calcio per robot che l'anno prossimo, dall'11 al 17 luglio, sbarcherà nella Fiera della città veneta. Kitano, inventore di questo campionato, è in Italia per un ciclo di incontri e conferenze sulla robotica.
'Gli umanoidi - ha detto - sono ormai una realtà con la quale dovremo sempre più imparare a convivere'. E molta della sperimentazione relativa alle biotecnologie applicate all'intelligenza artificiale passa attraverso i calciatori di Robocup, umanoidi alti un metro e trenta e già in grado di camminare fluidamente e di fare le capriole. Gli umanoidi però sono già al servizio anche dell'industria e della società. 'Lo scorso anno - ha raccontato Kitano - siamo volati da Seattle, dove era appena finito il campionato di Robocup, a Ground Zero e gli stessi robot hanno collaborato alla ricerca di persone sotto le macerie delle Torri Gemelle, laddove l'uomo non poteva arrivare'.
Assicurarsi oggi le prestazioni di un robot non è economico: i prezzi possono aggirarsi sui 500.000 di euro. Affittare un umanoide, invece, può costare 18.000 euro al giorno, anche se esistono robot finalizzati al gioco più piccoli e più abbordabili economicamente. Il futuro, comunque, potrebbe affidare ai robot compiti ben più importanti, come operare al posto dell'uomo in situazioni di pericolo, nelle centrali nucleari, ad esempio, o nei siti in cui si usano sostanze pericolose. Una prospettiva legata allo sviluppo della ricerca nell'ambito dei muscoli artificiali.
'Certo l'Europa - ha argomentato Kitano - è forse scettica rispetto a queste innovazioni, ha meno confidenza con le nuove tecnologie, perciò quelle più sofisticate vengono mascherate nei nuovi giochi. E proprio il gioco, come succede per Robocup, sarà il grimaldello con il quale si sfonderà la porta dello scetticismo europeo. Fra 10-15, quando la biotecnologia avrà sviluppato i muscoli artificiali sui quali si sta lavorando, gli umanoidi potranno correre, salire e scendere le scale, ed eseguire operazioni complesse nell'industria'.
Commenta