ATLANTA -- Dopo l'onda d'urto causata dalla tempesta solare che mercoledì ha investito la Terra, un'altra tempesta si è sprigionata dal sole e minaccia di produrre attività geomagnetica ancora maggiore.
Una spettacolare aurora è apparsa nei
cieli del Colorado mercoledì mattina
La prima nuvola di gas solare elettrificato ha colpito la magnetosfera del nostro pianeta poco prima dell'alba di mercoledì (ora di New York), generando coloratissime aurore boreali, facendo saltare parecchi impianti di produzione di energia elettrica e mandando in tilt una manciata di satelliti.
Il tutto, comunque, non ha prodotto gravi danni grazie anche alla tempestività cui compagnie di telecomunicazioni e di energia sono state avvisate. Ma nella serata di mercoledì gli scienziati che osservano il Sole hanno registrato una nuova esplosione, tra le 20 maggiori mai registrate, che ha prodotto un'altra grande nuvola di gas in direzione della Terra.
"Anche questa è molto veloce - afferma lo scienziato Paal Brekke, dell'Agenzia Europea per lo Spazio - potrebbe arrivare domani pomeriggio o domani sera (venerdì, ndr) se non rallenta".
A titolo precauzionale moltissime centrali elettriche sparse nel mondo, dalla Svezia al New Jersey, hanno ridotto la rispettiva produzione onde poter meglio controllare il flusso di elettricità inviato attraverso le proprie griglie di trasmissione, e in tal modo essere eventualmente in grado di assorbire improvvise impennate di energia che, ancora per qualche giorno, potrebbero essere provocate dalle persistenti conseguenze della tempesta solare: di intensità G5, la più elevata nella specifica scala.
Per entità si è trattato della terza scarica di particelle simile dal '78, quando ebbe inizio l'osservazione sistematica delle eruzioni solari.
Le conseguenze a livello terrestre, è stato confermato, sono rimaste comunque contenute: l'unico effetto di un qualche rilievo è stato il pur breve malfunzionamento del satellite giapponese 'Kodamà, che ha temporaneamente dovuto sospendere le comunicazioni, ma che è poi tornato alla regolare attività.
Una misteriosa quanto repentina caduta generale della corrente in Bangladesh, le cui cause non sono ancora state accertate ma la concomitanza della quale con la tempesta geomagnetica appare per lo meno sospetta, è a sua volta ormai rientrata: già la notte scorsa le forniture elettriche erano state in gran parte ripristinate, e nella mattinata odierna la situazione nel Paese asiatico è ritornata pienamente alla norma.
Una spettacolare aurora è apparsa nei
cieli del Colorado mercoledì mattina
La prima nuvola di gas solare elettrificato ha colpito la magnetosfera del nostro pianeta poco prima dell'alba di mercoledì (ora di New York), generando coloratissime aurore boreali, facendo saltare parecchi impianti di produzione di energia elettrica e mandando in tilt una manciata di satelliti.
Il tutto, comunque, non ha prodotto gravi danni grazie anche alla tempestività cui compagnie di telecomunicazioni e di energia sono state avvisate. Ma nella serata di mercoledì gli scienziati che osservano il Sole hanno registrato una nuova esplosione, tra le 20 maggiori mai registrate, che ha prodotto un'altra grande nuvola di gas in direzione della Terra.
"Anche questa è molto veloce - afferma lo scienziato Paal Brekke, dell'Agenzia Europea per lo Spazio - potrebbe arrivare domani pomeriggio o domani sera (venerdì, ndr) se non rallenta".
A titolo precauzionale moltissime centrali elettriche sparse nel mondo, dalla Svezia al New Jersey, hanno ridotto la rispettiva produzione onde poter meglio controllare il flusso di elettricità inviato attraverso le proprie griglie di trasmissione, e in tal modo essere eventualmente in grado di assorbire improvvise impennate di energia che, ancora per qualche giorno, potrebbero essere provocate dalle persistenti conseguenze della tempesta solare: di intensità G5, la più elevata nella specifica scala.
Per entità si è trattato della terza scarica di particelle simile dal '78, quando ebbe inizio l'osservazione sistematica delle eruzioni solari.
Le conseguenze a livello terrestre, è stato confermato, sono rimaste comunque contenute: l'unico effetto di un qualche rilievo è stato il pur breve malfunzionamento del satellite giapponese 'Kodamà, che ha temporaneamente dovuto sospendere le comunicazioni, ma che è poi tornato alla regolare attività.
Una misteriosa quanto repentina caduta generale della corrente in Bangladesh, le cui cause non sono ancora state accertate ma la concomitanza della quale con la tempesta geomagnetica appare per lo meno sospetta, è a sua volta ormai rientrata: già la notte scorsa le forniture elettriche erano state in gran parte ripristinate, e nella mattinata odierna la situazione nel Paese asiatico è ritornata pienamente alla norma.