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Buco Ozono: allarme Onu, a rischio i bambini
GINEVRA -- L'assottigliamento dell'ozonosfera espone soprattutto i bambini al rischio di tumori della pelle. A lanciare l'allarme sono state due agenzie delle Nazioni Unite, l'Oganizzazione mondiale della sanità (OMS) e il Programma ambientale (Unep), che hanno lanciato un'iniziativa a livello mondiale per far conoscere nelle scuole i pericoli derivanti dall'eccessiva esposizione al sole.
Quest'estate il "buco nell'ozono" sopra l'Antartide è tornato ad allargarsi e nel 2003 potrebbe raggiungere livelli record.
"Dal momento che diventa sempre più accentuato l'assottigliamento della fascia di ozono e visto che la gente nel mondo cerca di stare sempre di più al sole, il rischio di complicazioni da sovraesposizione ai raggi ultravioletti sta diventando una preoccupazione considerevole dal punto di vista della salute pubblica", ha spiegato il direttore generale del Who, Lee Jong-wook.
L'unico modo "per ridurre drasticamente il rischio di contrarre melanomi e cataratte agli occhi, così come disturbi che di solito di manifestano in età più avanzata", ha sottolineato, è limitare l'esposizione diretta di bambini e adolescenti al sole.
Nel suo rapporto 2002 sulla salute nel mondo, il Who ha stimato che ogni anno nel mondo 66mila persone muoiano di melanoma o altri tipi di tumore alla pelle. Secondo altri ricercatori, ogni anno i casi di melanomi non maligni sono tra 2 e 3 milioni, mentre 130mila sono i casi di tumore maligno, quasi sempre fatale.
Solitamente, si tratta di una malattia a maggiore incidenza nei paesi ricchi, ma si ritiene che vi siano numerosi casi anche nelle aree povere, di cui però non si ha notizia. Inoltre, anche se le pelli scure sono più resistenti ai raggi ultravioletti, le persone di colore non sono al riparo dai danni agli occhi.
Per questo, l'Onu ha deciso di lanciare il programma 'Intersun Project'. Saranno distribuite agli insegnanti pubblicazioni in cui si spiega come insegnare agli studenti a proteggersi dai pericoli dell'eccessiva esposizione al sole.
Quest'estate il "buco nell'ozono" sopra l'Antartide è tornato ad allargarsi e nel 2003 potrebbe raggiungere livelli record.
"Dal momento che diventa sempre più accentuato l'assottigliamento della fascia di ozono e visto che la gente nel mondo cerca di stare sempre di più al sole, il rischio di complicazioni da sovraesposizione ai raggi ultravioletti sta diventando una preoccupazione considerevole dal punto di vista della salute pubblica", ha spiegato il direttore generale del Who, Lee Jong-wook.
L'unico modo "per ridurre drasticamente il rischio di contrarre melanomi e cataratte agli occhi, così come disturbi che di solito di manifestano in età più avanzata", ha sottolineato, è limitare l'esposizione diretta di bambini e adolescenti al sole.
Nel suo rapporto 2002 sulla salute nel mondo, il Who ha stimato che ogni anno nel mondo 66mila persone muoiano di melanoma o altri tipi di tumore alla pelle. Secondo altri ricercatori, ogni anno i casi di melanomi non maligni sono tra 2 e 3 milioni, mentre 130mila sono i casi di tumore maligno, quasi sempre fatale.
Solitamente, si tratta di una malattia a maggiore incidenza nei paesi ricchi, ma si ritiene che vi siano numerosi casi anche nelle aree povere, di cui però non si ha notizia. Inoltre, anche se le pelli scure sono più resistenti ai raggi ultravioletti, le persone di colore non sono al riparo dai danni agli occhi.
Per questo, l'Onu ha deciso di lanciare il programma 'Intersun Project'. Saranno distribuite agli insegnanti pubblicazioni in cui si spiega come insegnare agli studenti a proteggersi dai pericoli dell'eccessiva esposizione al sole.