mi piacerebbe sapere quando li vedremo in giro e quali rischi ci sono di far boom
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motore ad idrogeno
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L’industria automobilistica sta progettando di mettere in strada automobili con motore ad idrogeno entro il 2004. Ma le nuove auto non saranno su strada ancora per molto poiché questi motori usano idrogeno ottenuto dal metanolo, che è a sua volta ottenuto da combustibili fossili.
L’idrogeno non è una “fonte” di energia - èun “vettore” di energia (come l’elettricità). Circa il 95% dell’idrogeno usato nel mercato statunitense viene prodotto per mezzo di un processo chimico noto come “conversione a vapore del metano” [nel testo originale: steam methane reforming - N.d.T.].
Una alimentazione a base di carbonio (solitamente metano o carbone) viene combinata con vapore ad alta pressione e ad alta temperatura per produrre idrogeno con una perdita energetica di circa il 35%. Il metanolo è solitamente prodotto dal netano o dal carbone con una perdita di energia netta che varia tra il 32% e il 44%.
Negli Stati Uniti, la produzione petrolifera ha raggiunto il suo picco massimo nel 1970 e sta scendendo a zero. È quindi probabile che gli scenari di un impiego a tappeto dell’idrogeno includano una conversione a vapore di carbone gassificato o di biomasse. Ma il carbone sarà esaurito entro 40 anni e non c’è semplicemente terreno a sufficienza per le biomasse!
Queste sono le informazioni più chiare, che per ora ci sono riguardo il motore ad idrogenoUltima modifica di Cosmo; 01-09-2003, 01:08.Raffaele Lepore
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In realta' secondo me bisogna distinguere bene...
L'idrogeno nelle macchine del futuro potra' essere utilizzato in due modi:
Come come combustibile per uno speciale motore a scoppio o come propellente per quelle che vengono chiamate (celle a combustibile) che sono particolari tipi di pile mooolto efficienti, eterne e che hanno come residui solo acqua. Esistono pile analoghe anche ad alcooli o idrocarburi leggeri. Queste successivamente alimenterebbero motori elettrici.
Per quanto riguada lo stoccaggio nelle macchie dell'idrogeno (e quindi quale sia la probabilita' di fare BOOOM) si stanno studiando soluzioni che portino questo rischi a 0.
Mi direte che sto esagerando! E invece no, stanno infatti studiando composti "nanostrutturati" ovvero delle particolari tipologie di spugne che non hanno fori all'interno, ma che sono costituite da un unica superfice aggrovigliata fino alle scale del nanometro. Questi compositi sono altamente ricettivi a contenere gas, lo rilaciano scaldando moolto poco e non presentano rischi di esplosione.
Un'altra tecnica e' quella di utilizzare nanopolveri polveri di sostanze che fanno idruri XX-H o XX-H2 etc. e che con semplici reazioni rilascino l'idrogeno.
In realta' quindi nessuno vuole mettere delle bombole nelle macchine .... Ora pero' devo andare .. SOBCome un orso nell'inverno ....
Mi appallottolo e dormo.
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