MILANO (CNN) -- Silicio e cellule animali. Sono i componenti del primo ibrido tra un animale e un automa che con poca fantasia è stato battezzato "Hybrot" diminutivo inglese di "hybrid-robot". Non è un film di fantascienza bensì il primo robot ibrido della storia, una macchina in cui è stato inserito un cervello da topo, il primo esempio insomma di automa costruito con parti meccaniche e biologiche in grado di interagire fra di loro.
La notizia è apparsa, domenica sulle pagine del quotidiano La Repubblica.
Duemila cellule del cervello di un topo, tenute in vita per due anni in un incubatore e applicate ad un microchip, danno le istruzioni alla macchina. E il robot reagisce a quest'attività cerebrale muovendosi. Ogni sua azione è il risultato di istruzioni che riceve dai neuroni del topo.
In pratica mentre la macchina si muove l'intelligenza animale assorbe scoperte e informazioni dall'ambiente circostante e reagisce di conseguenza cambiando il proprio comportamento. In altri termini, fa quello che in genere fa un'intelligenza animale: impara.
Per questa marcia in più è già superiore all'intelligenza artificiale di molti computer. L'apprendimento dell'intelligenza animale è un argomento che da sempre affascina gli scienziati di tutto il mondo che ora guardano a questa nuova invenzione con attenzione e rispetto.
Probabilmente "Hybrot" sarà il pioniere di una generazione di creature del futuro, il precursore che esplora una nuova frontiera della tecnologia e...anche una "cosa" piuttosto inquietante. Quanto passerà prima che si cominci ad usare un cervello umano?
Sarà anche messo in commercio. Quando non si sa, ma si sa quanto costerà: 3.000 dollari. Per questa modica somma potremmo avere in casa questo "oggetto" di forma cilindrica, dalle dimensioni di una caffettiera, che pensa come un topo e che si muove alla velocità di un metro al secondo.
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Ragazzi siamo arrivati al massimo secondo me.
Spero che mi possano trapiantare il cervello magari mettendomi quello di Selino
La notizia è apparsa, domenica sulle pagine del quotidiano La Repubblica.
Duemila cellule del cervello di un topo, tenute in vita per due anni in un incubatore e applicate ad un microchip, danno le istruzioni alla macchina. E il robot reagisce a quest'attività cerebrale muovendosi. Ogni sua azione è il risultato di istruzioni che riceve dai neuroni del topo.
In pratica mentre la macchina si muove l'intelligenza animale assorbe scoperte e informazioni dall'ambiente circostante e reagisce di conseguenza cambiando il proprio comportamento. In altri termini, fa quello che in genere fa un'intelligenza animale: impara.
Per questa marcia in più è già superiore all'intelligenza artificiale di molti computer. L'apprendimento dell'intelligenza animale è un argomento che da sempre affascina gli scienziati di tutto il mondo che ora guardano a questa nuova invenzione con attenzione e rispetto.
Probabilmente "Hybrot" sarà il pioniere di una generazione di creature del futuro, il precursore che esplora una nuova frontiera della tecnologia e...anche una "cosa" piuttosto inquietante. Quanto passerà prima che si cominci ad usare un cervello umano?
Sarà anche messo in commercio. Quando non si sa, ma si sa quanto costerà: 3.000 dollari. Per questa modica somma potremmo avere in casa questo "oggetto" di forma cilindrica, dalle dimensioni di una caffettiera, che pensa come un topo e che si muove alla velocità di un metro al secondo.
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Ragazzi siamo arrivati al massimo secondo me.
Spero che mi possano trapiantare il cervello magari mettendomi quello di Selino
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