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Qualcuno che ha studiato fisica mi aiuterebbe a capire una cosa?

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  • Qualcuno che ha studiato fisica mi aiuterebbe a capire una cosa?

    no
    Ultima modifica di Ospite; 16-02-2012, 14:43.

  • #2
    Non so dove l'hai letto, ma superare la velocità della luce non vuol dire guardare il futuro, vuole dire riuscire a rincorrere raggi di luce che "portano" con loro informazioni riguardanti il passato, quindi al massimo potresti vedere il passato (per questa parte non ricordo esattissimamente cosa ci fosse scritto ma per grandi linee mi pare questo il ragionamento). Per l'esempio dei gemelli, il punto è che quello che viaggia è lontano da un centro gravitazionale ed è stato dimostrato che lontano da un centro di gravità si invecchia più lentamente, o meglio, il tempo passa più lentamente, conseguenza della teoria della relatività. Per il ragionamento in formule che hai postato, le leggi della fisica classica non si applicano a certe velocità, mi sembra per il fatto che la massa non si conserva, quindi sicuramente lo spazio non sarà uguale a V*T.

    Prendi tutto con le molle, non studio fisica, sono tutte cose che ho letto su "dal big bang ai buchi neri" di Stephen Hawking, tra l'altro lette anche un po di tempo fa.
    [Amdir]Firma Irregolare[/Amdir]

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    • #3
      no
      Ultima modifica di Ospite; 16-02-2012, 14:43.

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      • #4
        no
        Ultima modifica di Ospite; 16-02-2012, 14:43.

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        • #5
          Originariamente inviato da Eiweri Visualizza il messaggio
          Però aspetta un attimo... che relazione ha la massa con lo spazio, il tempo e la velocità? O_O
          Purtroppo la relatività non l'ho mai studiata in Fisica perché esclusa dal programma, anche se mi ha sempre incuriosito, ricordo però un paio di cose lette sul libro di liceo, tipo che in un universo che accetti le leggi della relatività di Einstein, non può esistere nessun tipo di onda che superi la velocità c, o meglio, nessun'onda che porti informazioni. Poi ci sono teorie dove si ipotizza su alcune particelle, i tachioni, che al contrario non riescono a scendere sotto la velocità della luce.
          La massa curva lo spaziotempo. Hai presente l'esempio del melone poggiato su un lenzuolo teso? Ecco, non chiedermi che ***** significa perché non me l'ha mai spiegato nessuno.

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          • #6
            State sbagliando un po' tutti rispetto a ciò che ho trovato su Wiki e rispetto a ciò che mi è stato spiegato da un mio amico 110lodato in Fisica. FICAFICAFICA

            << Per quanto riguarda il "mondo infraluminale", quello di cui facciamo esperienza tutti i giorni, sappiamo, dalla relatività ristretta, che il tempo rallenta in un sistema di riferimento in movimento. In altri termini, più un oggetto si sposta velocemente rispetto a un altro, più il tempo per il primo oggetto passa lentamente se confrontato con il tempo del secondo, spostando in pratica il primo oggetto nel futuro del secondo.

            Nella pratica, ponendo un orologio di precisione su di un mezzo ad alta velocità, tipicamente un velivolo o nel sistema GPS, è normale riscontrare una discrepanza tra di esso e il rispettivo orologio di riferimento con cui è stato precedentemente sincronizzato, posto in un sistema in quiete (ad esempio sulla pista), dimostrando evidentemente che l'orologio del velivolo, spostandosi ad alta velocità dal suo riferimento, ha viaggiato qualche frazione di secondo indietro rispetto all'orologio posto a terra.

            A tale proposito dobbiamo pensare che la "velocità" con cui scorre localmente il tempo in un sistema in quiete è di un secondo al secondo, prendendo come sistema di riferimento lo stesso sistema (in quiete) in cui ci si trova. Nel precedente esempio sul velivolo il tempo scorre a meno di un secondo (tempo locale, sistema del velivolo) al secondo (tempo del sistema di riferimento, in quiete, sulla pista) in quanto sul mezzo in movimento la dimensione temporale è allungata e dunque il suddetto orologio impiega un tempo maggiore per emettere un "tic", ovvero per scandire un secondo; in altre parole c'è un lievissimo ritardo riscontrabile da evidenze strumentali sperimentali (gli orologi in movimento nel velivolo ci diranno che è passato meno rispetto a quanto ci direbbe un orologio in quiete), ma non dalla mente umana. Ciò corrisponde a dire che, viaggiando a elevate velocità, è possibile "risparmiare" qualche secondo.

            Per quanto riguarda i viaggi temporali riscontrabili dall'esperienza umana, le teorie einsteiniane della relatività ci dicono che per i corpi dotati di massa essi sono possibili solo per corpi che si spostino a velocità commensurabili con quella della luce nel vuoto oppure per corpi immersi in campi gravitazionali significativi (come in prossimità di un buco nero o di una stella di neutroni); il tempo viene in questi casi enormemente influenzato nel suo scorrere, fino ad arrivare addirittura a fermarsi in taluni casi estremi, come in prossimità dell'orizzonte degli eventi.

            Non a caso, i buchi neri, che sono gli oggetti fisici dove sono massime densità di materia e campo gravitazionale, sono associati alla possibilità di creare ponti spazio-temporali (ponti di Einstein-Rosen).

            Per capire un po' meglio il concetto di "tempo influenzato dalla gravità" dobbiamo raffigurarci lo spaziotempo (o "cronotopo", mutuando il termine dalla geometria) come un telo perfettamente elastico, ben tirato, increspato in qualche punto da alcuni gravi (un'increspatura è detta "curvatura spaziotemporale"). La gravità è rappresentata dalla deformazione di questo telo (per l'appunto, dalla curvatura spaziotemporale) che si flette, ad esempio, nei dintorni della massa di una stella, proprio come farebbe una palla da biliardo su un telo elastico. Il tempo può essere visto invece come l'inclinazione di questo tessuto, che in prossimità delle infossature si accentua (si dilata e si allunga). >>

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            • #7
              Il melone rende di più della palla da biliardo

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              • #8
                Una discussione interessante resa alla stregua dell'arena di giletti grazie a delle emerite teste di càzzo che si improvvisano scienziati.
                Originariamente inviato da blasowski
                Misero ritardato, se non riesci ad essere decente su un forum vuol dire che nella vita sei un reietto, uno che deve inventarsi lauree e California per scappare dalla patetica realtà in cui è stato cacato da stronzo qual è.

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                • #9
                  Per tutti i chip di un sistema, mi hai preso per uno sprovveduto? Ho studiato Fisica nucleare alla Harvard e lavoro da 10 anni al Cern, non so se mi spiego.

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                  • #10
                    ahahahahahhahaha

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                    • #11
                      no
                      Ultima modifica di Ospite; 16-02-2012, 14:43.

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                      • #12
                        I fotoni hanno praticamente massa nulla perchè "relativamente" alle strumentazioni attuali viene assegnata massa nulla. La traiettoria in prossimità dei buchi neri viene deviata dal campo gravitazionale, curvandola in maniera tale da farla orbitare in eterno attorno al campo, infatti sono neri perchè la luce non ha energia sufficiente per poter superare la forza di attrazione. I buchi neri non si "attraversano"
                        [Amdir]Firma Irregolare[/Amdir]

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                        • #13
                          Originariamente inviato da D3large Visualizza il messaggio
                          Una discussione interessante resa alla stregua dell'arena di giletti grazie a delle emerite teste di càzzo che si improvvisano scienziati.
                          Bravo, cantagliele a questi sprovveduti che ancora ragionano da italiani perché vivono in Italia.


                          Clan Spammer Severi ma giusti.

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                          • #14
                            Oddio già con i fotoni siamo nella fisica quantistica, che, come per la fisica relativistica, ne conosco solo le formule base e accenni, per una lezione completa devi chiedere a delarge.
                            Comunque, bisogna utilizzare la legge di Planck: E=hf dove h=costante di Planck e f=frequenza d'onda. Dopo, dal classico e=mc^2, ti ricavi la massa con la formula inversa, sostituisci alla E l'equazione di Planck, così otterrai che m=hf/c^2.
                            Osservando questa relazione ti rendi conto che la massa del fotone sarà direttamente proporzionale alla sua frequenza d'onda, per esempio la massa dei fotoni di un fascio di raggi gamma sarà maggiore rispetto alla massa di un fascio di infrarossi.

                            Per quanto riguarda i buchi neri, qui credo che ci sia troppa fantascienza dietro ogni post, la teoria a riguardo è ancora scarna, esistono solo tante, troppe, ipotesi. Io li vedo solo come un punto relativamente piccolo (rispetto a molti altri corpi celesti), dove però vi è concentrata una quantità di massa enorme, tale da avere non solo una densità elevatissima, ma da produrre attorno a sé un'attrazione gravitazionale così energetica da catturare perfino la luce.

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                            • #15
                              no
                              Ultima modifica di Ospite; 16-02-2012, 14:44.

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