come dovrebbe una formica influenzare il pendolo? essa non può esercitare alcuna forza a distanza meno che la gravitazionale. e si può considerare praticamente nulla la forza gravitazionale di una formica. inoltre i tuoi ragionamenti su pendoli uguali non vanno. io non ho parlato di pendoli uguali, ma di pendoli fabbricati allo stesso modo, cioè con le stesse condizioni. ed essi ubbidiscono alle stesse leggi. anzi, si può generalizzare e creare una legge che vada bene per ogni pendolo semplice, con i parametri della gravità e della lunghezza del filo. inoltre, dato che le leggi fisiche si presentano allo stesso modo da sempre per rasoio di ockam dobbiamo pensare che proseguiranno in questo modo. cosa è più facile tra cambiare le leggi che esistono dalla nascita dell'universo e mantenerle tali?
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Originariamente inviato da Glorfindel312 Visualizza il messaggiocome dovrebbe una formica influenzare il pendolo? essa non può esercitare alcuna forza a distanza meno che la gravitazionale. e si può considerare praticamente nulla la forza gravitazionale di una formica. inoltre i tuoi ragionamenti su pendoli uguali non vanno. io non ho parlato di pendoli uguali, ma di pendoli fabbricati allo stesso modo, cioè con le stesse condizioni. ed essi ubbidiscono alle stesse leggi. anzi, si può generalizzare e creare una legge che vada bene per ogni pendolo semplice, con i parametri della gravità e della lunghezza del filo. inoltre, dato che le leggi fisiche si presentano allo stesso modo da sempre per rasoio di ockam dobbiamo pensare che proseguiranno in questo modo. cosa è più facile tra cambiare le leggi che esistono dalla nascita dell'universo e mantenerle tali?
La forza gravitazionale di una formica è nulla o praticamente nulla? Non sono assolutamente la stessa cosa. Se vuoi dire che sia ragionevole ritenere che una forza praticamente nulla sia nulla allora ti dovrei chiedere quale sia il punto in cui una forza sia "abbastanza praticamente nulla" per essere considerata nulla. Se stabilisici arbitrariamente una soglia, allora questa è fede. Se stabilisici una soglia in base alla percettività dei tuoi strumenti, allora dirai che queste tue leggi fisiche dovrebbero valere solo in base alla soglia percettiva dei tuoi strumenti. Ma chi ha stabilito che usare uno strumento con una soglia percettiva non perfetta sia ragionevole? Quanto non perfetta può essere questa soglia percettiva con cui percepire una forza abbastanza praticamente nulla affinché quest'ultima sia ritenuta tale? Sarà stato uno scienziato, ma se egli ha arbitrariamente deciso questa soglia, questa è fede. Se egli non ha stabilito di sua volontà la soglia, ma essa consegue naturalmente dai materiali di cui è costruito lo strumento e dal metodo in cui sono stati lavorati, allora chi ha stabilito che sia ragionevole ritenere prove scientifiche quelle che dipendono da così tanti fattori che esse possono variare in così tante situazioni? L'avrà fatto qualche scienziato. Ma fino a che punto è ragionevole che uno strumento sia inaccurato, se pure dovesse avere la scusa del materiale? Inoltre, se la scienza corretta dipendesse dai mezzi di cui si dispone, sarebbe tutt'ora giusto dire che ai tempi di Aristotele gli oggetti seguivano la legge dell'attrazione ai luoghi naturali, mentre adesso che abbiamo strumenti diversi queste leggi sono cambiate.
Una cosa è cambiare leggi che esistono, una cosa è, dopo aver scoperto che esse siano tutte logicamente non plausibili, iniziare a credere in moltissime teorie e sottoteorie sulla fedeltà intrinseca di un microscopio e del tale scienziato, piuttosto che credere direttamente in Dio.Ultima modifica di RainyDays; 20-09-2010, 22:50.
「世界の意味は世界の外に在るはずだ。世界においては総ては在るがままに在り、生じるがままに生じる。世界 の中には何の価値も存在しない――それに、存在したとしても、それは何の価値ももたないことだろう。
価値をもつ価値なるものが存在するならば、それは総ての生起と相在〔So-Seins〕の外に在るはずだ。総ての生起と相在は偶然的なのだから。
それを非偶然的にするものは、世界の中には在り得ない。在り得たとすれば、そのことはまた偶然的だろうから。
それは世界の外に在るはずだ。」(ウィトゲンシュタイン『論理哲学論考』6.41)
「命を自由に奪い取れる死神でも、奪えぬものがある。Mon panache.」(エドモン・ロスタン『シラノ・ド・ベルジュラック』より翻案)
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una forza è considerata piccola se il suo rapporto con la forza principale in gioco (in questo caso la gravità della terra) è molto inferiore ad uno, tale da essere inferiore alla soglia percepibile dallo strumento (ogni strumento ha una precisione non nulla, è un limite sia tecnico che naturale). inoltre se misuriamo cose che sono di poco diverse esse potrebbero essere considerate uguali per quel che ci serve in fisica. se un corpo pesa 100000 g e uno 100000,000001, allora, se il nostro strumento non apprezza tale differenza, si possono considerare uguali. questa è statistica, e considera anche i cosiddetti errori casuali (vento, formiche e chi più ne ha più ne metta). la scienza è corretta fino a prova contraria come tu ben sai, mi sembra che sia il principio di falsicabilità di popper.
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Originariamente inviato da Glorfindel312 Visualizza il messaggiola matematica è un prodotto della mente, oltre ad essere un "linguaggio" che usiamo per parlare di scienza. quindi non puoi dire che esiste solo la matematica, quella è il nostro modo di interpretare.
L'uomo ha stabilito che 1+1 farà sempre 2, fino a che lo vorrà.
Dio ha stabilito che una mela che cade, cadrà (in condizioni ottimali) sempre a terra, fino a che lo vorrà.
Se ci pensi la matematica è quanto di più vicendevole ci sia fra l'uomo e Dio.
Originariamente inviato da KoroshiyaIchi Visualizza il messaggioE perdermi la figura di mèrda che un po' tutti state facendo?
Peccato, con una scusa un poco più complessa avresti potuto fregare wang sei un cazzaro.
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Originariamente inviato da Glorfindel312 Visualizza il messaggioquesta è statistica.
Il problema è il seguente: la scienza ha bisogni di fatti scientifici.
Se un fatto cambia in base alla soglia percettiva degli strumenti, converrai con me che seriamente, all'epoca di Aristotele, non esistendo strumenti di grande precisione, le leggi fossero diverse. Non è una questione di averle calcolate male. In quanto se il metodo usato è stato giusto, la scienza produce scienza. Se non lo facesse, non sarebbe scienza. Quindi, di fatto, non lo è e non lo sarà mai.
Originariamente inviato da Glorfindel312 Visualizza il messaggiola scienza è corretta fino a prova contraria come tu ben sai, mi sembra che sia il principio di falsicabilità di popper.
Se guardiamo allo stesso mondo della scienza, troviamo che la stessa idea della falsificabilità era vista con sospetto. Einstein diceva: "Nessun numero di esperimenti proverà mai che ho ragione, un singolo esperimento può provare che io abbia sbagliato".
Se la scienza dicesse che ha ragione fino a prova contraria commetterebbe un vero e proprio peccato metafisico. Darsi delle regole è un conto, ma darsi come regola quella di avere ragione.. beh è ovviamente sleale oltre che falso. Inoltre, sarebbe impossibile anche dal punto di vista logico: non si può portare come prova per un'ipotesi l'ipotesi stessa. "La scienza ha ragione" prevederebbe che la scienza abbia ragione, ma è esattamente ciò che stavamo cercando di dimostrare.
Anche sulla falsificabilità c'è chi ha avuto da ridire.
Thomas Kuhn, ad esempio, ci dice che la falsificabilità tende a fare in modo che gli scienziati si impantanino in giochi linguistici per evitarla. inoltre, rifiutare alcune teorie perché non falsificabile può essere un grave errore, qualora esse dovessero raggiungere la validità scientifica un giorno. Già, un giorno. Perché a quanto pare la scienza non è qualcosa di fisso e la fissità stan man mano perdendola anche i suoi pilastri: la falsificabilità dipende anche e soprattutto dai mezzi che possediamo per mettere in atto un'indagine. Dire che esistono cigni verdi su Antares è falsificabile, e quindi scientifico: ciò però non vuol dire che il fatto sia di per sè vero o falso. Popper ha sostanzialmente rotto l'identità positivista tra dato scientifico e verità.
Il che, per come sta messa questa discussione, è un problema più per te che per me.
Ciò di cui parlavamo originariamente è la verità. Abbiamo anche parlato dell'utilità, e a volte abbiamo mischiato i due termini. Ma a nessuno fino ad ora è importato più di tanto se un fatto fosse appellabile come scientifico o meno. Dobbiamo riportare la discussione in carreggiata.Ultima modifica di RainyDays; 21-09-2010, 00:26.
「世界の意味は世界の外に在るはずだ。世界においては総ては在るがままに在り、生じるがままに生じる。世界 の中には何の価値も存在しない――それに、存在したとしても、それは何の価値ももたないことだろう。
価値をもつ価値なるものが存在するならば、それは総ての生起と相在〔So-Seins〕の外に在るはずだ。総ての生起と相在は偶然的なのだから。
それを非偶然的にするものは、世界の中には在り得ない。在り得たとすれば、そのことはまた偶然的だろうから。
それは世界の外に在るはずだ。」(ウィトゲンシュタイン『論理哲学論考』6.41)
「命を自由に奪い取れる死神でも、奪えぬものがある。Mon panache.」(エドモン・ロスタン『シラノ・ド・ベルジュラック』より翻案)
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Originariamente inviato da VescWilliamson Visualizza il messaggio.
Grazie Vittorio.
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E' un po' come con i <Conigli nel Precambriano> di Haldane. Solo che funziona per il 90% delle mie risposte.
「世界の意味は世界の外に在るはずだ。世界においては総ては在るがままに在り、生じるがままに生じる。世界 の中には何の価値も存在しない――それに、存在したとしても、それは何の価値ももたないことだろう。
価値をもつ価値なるものが存在するならば、それは総ての生起と相在〔So-Seins〕の外に在るはずだ。総ての生起と相在は偶然的なのだから。
それを非偶然的にするものは、世界の中には在り得ない。在り得たとすれば、そのことはまた偶然的だろうから。
それは世界の外に在るはずだ。」(ウィトゲンシュタイン『論理哲学論考』6.41)
「命を自由に奪い取れる死神でも、奪えぬものがある。Mon panache.」(エドモン・ロスタン『シラノ・ド・ベルジュラック』より翻案)
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Ora che ci penso, mettendo i Conigli nel Precambriano dentro alla Giungla di Meinong si può fare implodere il falsificazionismo. Dopo magari lo faccio.
「世界の意味は世界の外に在るはずだ。世界においては総ては在るがままに在り、生じるがままに生じる。世界 の中には何の価値も存在しない――それに、存在したとしても、それは何の価値ももたないことだろう。
価値をもつ価値なるものが存在するならば、それは総ての生起と相在〔So-Seins〕の外に在るはずだ。総ての生起と相在は偶然的なのだから。
それを非偶然的にするものは、世界の中には在り得ない。在り得たとすれば、そのことはまた偶然的だろうから。
それは世界の外に在るはずだ。」(ウィトゲンシュタイン『論理哲学論考』6.41)
「命を自由に奪い取れる死神でも、奪えぬものがある。Mon panache.」(エドモン・ロスタン『シラノ・ド・ベルジュラック』より翻案)
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Originariamente inviato da KoroshiyaIchi Visualizza il messaggioMeraviglioso.
Grazie Vittorio.
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Originariamente inviato da KoroshiyaIchi Visualizza il messaggioPoverino
Fino a quando ti tirerai indietro dalla proposta, bimbo?
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