Ecco un argomento che mi piace tirare fuori per rimpiangere le vecchie lezioni di scienza delle elementari.
Tutti sappiamo che l'Italia ha zone a rischio terremoti per diversi motivi e con frequenza variabile per ogni tipologia e zona. Ecco qua la situazione:
Noi non siamo speciali o privilegiati rispetto il resto del mondo, poiché questo "difettuccio" di instabilità del terreno è presente in ogni paese della Terra. Fa notizia solo il disastro più grande, ma quanto sappiamo della nostra realtà quotidiana?
Beh, questo thread non vuole essere una lezione approfondita, ma uno spunto per discutere su ciò che c'è e quello che viene detto (o tenuto nascosto o ignorato), per attivarsi a conoscere da soli la propria situazione se non altro per quello spirito di curiosità innato in tutti noi, ma a quanto pare sopito dall'uscita del nuovo cellulare simile a un pc. Sapere cosa c'è sotto i nostri piedi non sarebbe poi così male, almeno per capire dove camminare e a cosa si va incontro.
Si inizi con la lettura di un buon libro in biblioteca, magari dopo essersi fumati qualcosa per aprire le proprie vedute. Andare in biblioteca diventerà la moda del futuro.
Per i più pigri, cioè tutti, c'è il solito wiki:
Terremoto
Sciame sismico
Geofisica
Tettonica delle placche
Magnitudine (geologia)
Scala Richter
Scala Mercalli
Sismologia
Esiste anche un istituto molto importante che tratta l'argomento scientificamente: INGV - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
E' possibile sapere quanti e che intensità di terremoti avvengono in tempo reale nel nostro paese: INGV - CNT - Earthquake List
Non male no?
Dopo essersi fatta una cultura di base, si può passare all'aspetto critico, e consiglio la lettura di qualche blog, ad esempio questo articolo: Evacuare l’Abruzzo. Ora, e per sempre
Oppure altre notizie, tipo questa: 64 edifici a rischio di crollo come la Casa dello studente | Il Fatto Quotidiano
Poi ci si deve chiedere (perché la domanda è autoindotta) come mai, nonostante si conoscano molte cose, non si fa nulla? Ebbene, è forse una delle tante domande che ci si può chiedere studiando le cose e vedendo che in pratica si latita sulle prese di posizioni serie. Potrebbe essere uno spunto per iniziare la discussione.
Che ne pensate?
Tutti sappiamo che l'Italia ha zone a rischio terremoti per diversi motivi e con frequenza variabile per ogni tipologia e zona. Ecco qua la situazione:
Noi non siamo speciali o privilegiati rispetto il resto del mondo, poiché questo "difettuccio" di instabilità del terreno è presente in ogni paese della Terra. Fa notizia solo il disastro più grande, ma quanto sappiamo della nostra realtà quotidiana?
Beh, questo thread non vuole essere una lezione approfondita, ma uno spunto per discutere su ciò che c'è e quello che viene detto (o tenuto nascosto o ignorato), per attivarsi a conoscere da soli la propria situazione se non altro per quello spirito di curiosità innato in tutti noi, ma a quanto pare sopito dall'uscita del nuovo cellulare simile a un pc. Sapere cosa c'è sotto i nostri piedi non sarebbe poi così male, almeno per capire dove camminare e a cosa si va incontro.
Si inizi con la lettura di un buon libro in biblioteca, magari dopo essersi fumati qualcosa per aprire le proprie vedute. Andare in biblioteca diventerà la moda del futuro.
Per i più pigri, cioè tutti, c'è il solito wiki:
Terremoto
Sciame sismico
Geofisica
Tettonica delle placche
Magnitudine (geologia)
Scala Richter
Scala Mercalli
Sismologia
Esiste anche un istituto molto importante che tratta l'argomento scientificamente: INGV - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
E' possibile sapere quanti e che intensità di terremoti avvengono in tempo reale nel nostro paese: INGV - CNT - Earthquake List
Non male no?
Dopo essersi fatta una cultura di base, si può passare all'aspetto critico, e consiglio la lettura di qualche blog, ad esempio questo articolo: Evacuare l’Abruzzo. Ora, e per sempre
Oppure altre notizie, tipo questa: 64 edifici a rischio di crollo come la Casa dello studente | Il Fatto Quotidiano
Poi ci si deve chiedere (perché la domanda è autoindotta) come mai, nonostante si conoscano molte cose, non si fa nulla? Ebbene, è forse una delle tante domande che ci si può chiedere studiando le cose e vedendo che in pratica si latita sulle prese di posizioni serie. Potrebbe essere uno spunto per iniziare la discussione.
Che ne pensate?
Commenta