Continua l’avventura dell’LHC (Large Hadron Collider) il super-acceleratore di particelle situato presso il Cern di Ginevra. L’anno scorso la rottura una giunzione dei magneti, causò una scarica elettrica che danneggiò il sistema di raffreddamento dei superconduttori provocando l’interruzione delle attività poco dopo l’inizio del funzionamento.
Nonostante tutto nelle 60 ore di esercizio l’LHC ha raccolto un’enorme quantità di dati sui quali tuttora gli scienziati stanno lavorando.
In questi mesi, oltre a riparare i danni, gli scienziati hanno sostituito il segnalatore di situazioni critiche nei magneti, rendendo indipendente ogni singola giunzione provvista oggi di un sistema di segnalazione autonomo.
In tutto sono state necessarie 7.000 nuove schede elettroniche e ben 250 chilometri di cavi. Secondo gli esperti, l’LHC oggi è 3.000 volte più sicuro rispetto al suo esordio.
Tra un paio di mesi la macchina sarà riavviata gradualmente, impiegando dapprima una quantità di energia pari a 7.000 miliardi di elettronvolt, circa la metà di quella massima. Successivamente è probabile che ci sarà una piccola pausa in corrispondenza del periodo natalizio, poi tra febbraio e marzo del prossimo anno l’LHC raggiungerà i 10 Tev (10.000 miliardi di elettronvolt) lavorando senza sosta fino al termine del 2010.
Vi sono dubbi, paure da un lato e grandi aspettative da un altro. Chi pensa provocherà enormi danni e chi pensa che porterà a grandi scoperte.
Voi che idea vi siete fatti di questo esperimento?
Nonostante tutto nelle 60 ore di esercizio l’LHC ha raccolto un’enorme quantità di dati sui quali tuttora gli scienziati stanno lavorando.
In questi mesi, oltre a riparare i danni, gli scienziati hanno sostituito il segnalatore di situazioni critiche nei magneti, rendendo indipendente ogni singola giunzione provvista oggi di un sistema di segnalazione autonomo.
In tutto sono state necessarie 7.000 nuove schede elettroniche e ben 250 chilometri di cavi. Secondo gli esperti, l’LHC oggi è 3.000 volte più sicuro rispetto al suo esordio.
Tra un paio di mesi la macchina sarà riavviata gradualmente, impiegando dapprima una quantità di energia pari a 7.000 miliardi di elettronvolt, circa la metà di quella massima. Successivamente è probabile che ci sarà una piccola pausa in corrispondenza del periodo natalizio, poi tra febbraio e marzo del prossimo anno l’LHC raggiungerà i 10 Tev (10.000 miliardi di elettronvolt) lavorando senza sosta fino al termine del 2010.
Vi sono dubbi, paure da un lato e grandi aspettative da un altro. Chi pensa provocherà enormi danni e chi pensa che porterà a grandi scoperte.
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