I dati possono essere trasmessi a un computer e trasformati in immagini per permettere le analisi
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Alcuni ricercatori tedeschi hanno sviluppato una nuova tecnologia a semiconduttori che permetterà agli scienziati di leggere segnali elettrici all’interno di cellule nervose viventi. L’annuncio è stato dato dalla Infineon Technologies AG, la compagnia di Monaco dove è stata effettuata la ricerca.
“I segnali - spiega il direttore della ricerca- potranno essere letti e registrati tramite un computer. Questo permetterà a comprendere meglio come funziona il cervello e potrà forse portare a sviluppare cure per malattie neurologiche come il morbo di Alzheimer. Per esempio, si potranno applicare farmaci alle cellule nervose del cervello e vedere come esse reagiscono.”
I ricercatori hanno collaborato con gli scienziati del Max-Planck-Institut di neurobiologia per mettere a punto un nuovo chip bio-sensore, chiamato “neuro-chip”, grazie al quale è stato possibile registrare con successo i segnali elettrici nei neuroni delle lumache.
Il microprocessore, delle dimensioni di un unghia, presenta 16.000 sensori che controllano gli impulsi elettrici di cellule immerse in un fluido nutriente che le mantiene in vita. Attualmente i ricercatori usano aghi microscopici per misurare l’attività elettrica all’interno delle cellule, cosa che le danneggia impedendone lo studio per un lungo periodo di tempo. Il metodo del neuro-chip, invece, fornirebbe maggiore accuratezza.
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Alcuni ricercatori tedeschi hanno sviluppato una nuova tecnologia a semiconduttori che permetterà agli scienziati di leggere segnali elettrici all’interno di cellule nervose viventi. L’annuncio è stato dato dalla Infineon Technologies AG, la compagnia di Monaco dove è stata effettuata la ricerca.
“I segnali - spiega il direttore della ricerca- potranno essere letti e registrati tramite un computer. Questo permetterà a comprendere meglio come funziona il cervello e potrà forse portare a sviluppare cure per malattie neurologiche come il morbo di Alzheimer. Per esempio, si potranno applicare farmaci alle cellule nervose del cervello e vedere come esse reagiscono.”
I ricercatori hanno collaborato con gli scienziati del Max-Planck-Institut di neurobiologia per mettere a punto un nuovo chip bio-sensore, chiamato “neuro-chip”, grazie al quale è stato possibile registrare con successo i segnali elettrici nei neuroni delle lumache.
Il microprocessore, delle dimensioni di un unghia, presenta 16.000 sensori che controllano gli impulsi elettrici di cellule immerse in un fluido nutriente che le mantiene in vita. Attualmente i ricercatori usano aghi microscopici per misurare l’attività elettrica all’interno delle cellule, cosa che le danneggia impedendone lo studio per un lungo periodo di tempo. Il metodo del neuro-chip, invece, fornirebbe maggiore accuratezza.