Ultime ore prima del via all' LHC, il più grande acceleratore di particelle del mondo. E' infatti questa mattina alle 9.30 che per la prima volta gli scienziati del Cern di Ginevra proveranno a far circolare un fascio di particelle lungo i 27 km della galleria del Large Hadron Collider, la macchina di tutti i record chiamata a produrre collisioni alle energie più alte mai raggiunte in laboratorio. Tutto sembra indicare che il test sarà un successo.
Epicentro della complessa operazione sarà il Centro di Controllo del Cern (Ccc), la vasta sala di controllo da dove saranno effettuati la supervisione, il pilotaggio, il monitoraggio degli innumerevoli elementi dell'esperimento. Non basterà infatti spingere un pulsante per avviare LHC. "Alle 9.30 è previsto il primo tentativo di far circolare un fascio di protoni sull'intera lunghezza dell'acceleratore. E' la sola cosa certa della giornata. Non sappiamo se saranno necessari pochi o numerosi tentativi. La situazione sarà valutata minuto per minuto ed è impossibile fare previsioni", spiegano i responsabili dell'informazione del Cern.
Se il fascio di particelle riuscirà a compiere un intero giro già nella prima metà della giornata, i responsabili dell'esperimento potrebbero decidere di far circolare anche un fascio nell'altra direzione. "E' una possibilità, ma per ora non possiamo sapere se si verificherà. E' invece certo che non ci saranno collisioni il 10 settembre", aggiungono al Cern. Le collisioni di particelle sono lo scopo della macchina che accelererà due fasci di particelle per farli scontrare al centro dei quattro apparati sperimentali e produrre nuove particelle da studiare.
Tutte le componenti dell'LHC dovranno lavorare insieme, come una sola macchina. E' un'operazione molto complessa. LHC è l'ultimo ed il più grande anello di una serie di acceleratori più piccoli. In un primo tempo è necessario produrre i protoni, prelevarli e quindi cominciare a spararli attraverso un "fucile", che si chiama il Linac ed è diritto. Fornisce la prima accellerazione. Poi c'è tutta una cascata di acceleratori, tra cui il proto-sincrotone (Ps), macchina che spinge questi protoni a energie relativistiche, e quindi il Super-protosincrotone (Sps) che man mano si riempie. Quando è pieno - spiega il professore Lucio Rossi Direttore del gruppo magneti e superconduttori del Cern - il fascio viene sparato attraverso delle linee di transfer, sorta di autostrade, che sono sottoterra.
Il fascio arriva quindi fino all'entrata dell'LHC, a 100 metri sotto terra. Il fascio è poi immesso nell'anello vero e proprio. Deve essere misurato ad ogni settore, controllato, per verificare che sia buono, ben collimato, che non diverga. Deve quindi essere aggiustato il livello di campo magnetico e alla fine si spera di poter fare circolare il fascio. Per farlo è necessario accordare tutte le componenti. Soprattutto il campo magnetico grazie agli ottomila magneti superconduttori dell'Lhc che guideranno il fascio.
Per il suo primo viaggio lungo i 27 km dell'LHC, il fascio di protoni circolerà ad un'energia d'iniezione di 450 GeV (0,45 TeV o tera-elettrovolt). Solo successivamente, quando la circolazione dei fasci sarà stata stabilita, i fasci saranno fatti entrare in collisione, forse già nelle prossime settimane. Sarà poi necessario far entrare in funzione il sistema di camere a radiofrequenza (d'acceleratore) dell'LHC che dovrà portare l'energia dei protoni a 5 TeV. L'ultima tappa prevede di raggiungere l'energia finale di 7 TeV.
L'evento sarà trasmesso in eurovisione e commentato in diretta da numerose personalità, tra le quali il Direttore del Cern Robert Aymar ed il capo del progetto LHC Lyn Evans.
Epicentro della complessa operazione sarà il Centro di Controllo del Cern (Ccc), la vasta sala di controllo da dove saranno effettuati la supervisione, il pilotaggio, il monitoraggio degli innumerevoli elementi dell'esperimento. Non basterà infatti spingere un pulsante per avviare LHC. "Alle 9.30 è previsto il primo tentativo di far circolare un fascio di protoni sull'intera lunghezza dell'acceleratore. E' la sola cosa certa della giornata. Non sappiamo se saranno necessari pochi o numerosi tentativi. La situazione sarà valutata minuto per minuto ed è impossibile fare previsioni", spiegano i responsabili dell'informazione del Cern.
Se il fascio di particelle riuscirà a compiere un intero giro già nella prima metà della giornata, i responsabili dell'esperimento potrebbero decidere di far circolare anche un fascio nell'altra direzione. "E' una possibilità, ma per ora non possiamo sapere se si verificherà. E' invece certo che non ci saranno collisioni il 10 settembre", aggiungono al Cern. Le collisioni di particelle sono lo scopo della macchina che accelererà due fasci di particelle per farli scontrare al centro dei quattro apparati sperimentali e produrre nuove particelle da studiare.
Tutte le componenti dell'LHC dovranno lavorare insieme, come una sola macchina. E' un'operazione molto complessa. LHC è l'ultimo ed il più grande anello di una serie di acceleratori più piccoli. In un primo tempo è necessario produrre i protoni, prelevarli e quindi cominciare a spararli attraverso un "fucile", che si chiama il Linac ed è diritto. Fornisce la prima accellerazione. Poi c'è tutta una cascata di acceleratori, tra cui il proto-sincrotone (Ps), macchina che spinge questi protoni a energie relativistiche, e quindi il Super-protosincrotone (Sps) che man mano si riempie. Quando è pieno - spiega il professore Lucio Rossi Direttore del gruppo magneti e superconduttori del Cern - il fascio viene sparato attraverso delle linee di transfer, sorta di autostrade, che sono sottoterra.
Il fascio arriva quindi fino all'entrata dell'LHC, a 100 metri sotto terra. Il fascio è poi immesso nell'anello vero e proprio. Deve essere misurato ad ogni settore, controllato, per verificare che sia buono, ben collimato, che non diverga. Deve quindi essere aggiustato il livello di campo magnetico e alla fine si spera di poter fare circolare il fascio. Per farlo è necessario accordare tutte le componenti. Soprattutto il campo magnetico grazie agli ottomila magneti superconduttori dell'Lhc che guideranno il fascio.
Per il suo primo viaggio lungo i 27 km dell'LHC, il fascio di protoni circolerà ad un'energia d'iniezione di 450 GeV (0,45 TeV o tera-elettrovolt). Solo successivamente, quando la circolazione dei fasci sarà stata stabilita, i fasci saranno fatti entrare in collisione, forse già nelle prossime settimane. Sarà poi necessario far entrare in funzione il sistema di camere a radiofrequenza (d'acceleratore) dell'LHC che dovrà portare l'energia dei protoni a 5 TeV. L'ultima tappa prevede di raggiungere l'energia finale di 7 TeV.
L'evento sarà trasmesso in eurovisione e commentato in diretta da numerose personalità, tra le quali il Direttore del Cern Robert Aymar ed il capo del progetto LHC Lyn Evans.
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