WASHINGTON, Usa -- Quando domani, alle 23 e 02 ora italiana lo Space Shuttle della Nasa lascerà la Terra alla volta della Iss, l’astronauta giapponese Akihiki Hoshide porterà letteralmente un pezzo del proprio Paese nello spazio. Hoshide, infatti, in compagnia di altri sei astronauti, ha il compito di agganciare alla Iss il laboratorio Kibo, una struttura tutta giapponese per lavorare nello spazio.
Kibo, in italiano, significa "Speranza", ed è costato al Giappone un miliardo di dollari. Il laboratorio, che è grande grosso modo quanto un autobus turistico, essendo lungo 11 metri e largo 4 metri e mezzo, risulterà essere il modulo più grande di tutta la stazione orbitante.
Al Comandante Mark Kelly e al suo equipaggio è richiesta la complessa operazione di aggancio del grande modulo che avverrà nell’arco di 3 passeggiate spaziali distribuite lungo i 14 giorni previsti per la missione dello Shuttle Discovery. Kibo risulta essere anche l’ultimo laboratorio previsto da portare lassù prima della fine dei lavori per la costruzione della Stazione Spaziale Internazionale.
In realtà i russi hanno in cantiere l’idea di costruirne uno tutto per loro, ma al momento il progetto è solo sulla carta e niente più. Con la missione STS-124 quindi, si chiudono i grandi trasporti nello spazio anche se da qui al 2010 ne avverranno altri per trasportare un "corpo-esperimenti" giapponese da agganciare all’esterno del Kibo e altri pannelli solari per dare maggiore energia alla ISS.
La prossima missione Shuttle avrà anche il compito di portare a bordo della stazione orbitante un sistema per riportare in vita la toilette degli astronauti, che al momento non è più in grado di separare la parte liquida da quella solida. Per questo motivo al momento gli astronauti fanno affidamento sui servizi igienici della Soyuz, la navetta sempre agganciata alla ISS da utilizzare in caso di necessità o per riportare a Terra tre astronauti al termine della loro missione.
In queste ore tutto funziona secondo i piani previsti e per il momento della partenza le condizioni meteorologiche hanno una percentuale di essere "buone per il Go" all’80 per cento.
Tutto pronto per il lancio del Discovery | Scienze.TV
Kibo, in italiano, significa "Speranza", ed è costato al Giappone un miliardo di dollari. Il laboratorio, che è grande grosso modo quanto un autobus turistico, essendo lungo 11 metri e largo 4 metri e mezzo, risulterà essere il modulo più grande di tutta la stazione orbitante.
Al Comandante Mark Kelly e al suo equipaggio è richiesta la complessa operazione di aggancio del grande modulo che avverrà nell’arco di 3 passeggiate spaziali distribuite lungo i 14 giorni previsti per la missione dello Shuttle Discovery. Kibo risulta essere anche l’ultimo laboratorio previsto da portare lassù prima della fine dei lavori per la costruzione della Stazione Spaziale Internazionale.
In realtà i russi hanno in cantiere l’idea di costruirne uno tutto per loro, ma al momento il progetto è solo sulla carta e niente più. Con la missione STS-124 quindi, si chiudono i grandi trasporti nello spazio anche se da qui al 2010 ne avverranno altri per trasportare un "corpo-esperimenti" giapponese da agganciare all’esterno del Kibo e altri pannelli solari per dare maggiore energia alla ISS.
La prossima missione Shuttle avrà anche il compito di portare a bordo della stazione orbitante un sistema per riportare in vita la toilette degli astronauti, che al momento non è più in grado di separare la parte liquida da quella solida. Per questo motivo al momento gli astronauti fanno affidamento sui servizi igienici della Soyuz, la navetta sempre agganciata alla ISS da utilizzare in caso di necessità o per riportare a Terra tre astronauti al termine della loro missione.
In queste ore tutto funziona secondo i piani previsti e per il momento della partenza le condizioni meteorologiche hanno una percentuale di essere "buone per il Go" all’80 per cento.
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