La pennichella è un toccasana per il cuore
Uno studio greco su 23mila persone dice che il riposino pomeridiano riduce il rischio cardiovascolare del 34%
La pennichella fa bene al cuore, soprattutto a quello dei lavoratori maschi. Chi «schiaccia un pisolino» pomeridiano avrebbe un rischio inferiore del 34% di morire per problemi di cuore. E a riduzione di questo pericolo arriva fino al 64% nel caso dei maschi che lavorano.
Lo indica una ricerca svolta in Grecia, da Androniki Naska del policlinico Universitario di Atene.
LO STUDIO - I Greci in genere apprezzano la possibilità di godere di un momento di relax pomeridiano, quindi non sorprende che abbiano deciso di valutare i suoi eventuali benefici per la salute. Così gli epidemiologi di Atene hanno arruolato 23.681 persone tra uomini e donne tra i 20 e gli 86 anni tenendoli sotto controllo per oltre sei anni. Ai volontari è stato chiesto di descrivere i propri stili di vita, e di segnalare se facevano regolarmente o occasionalmente un breve riposo pomeridiano. I ricercatori hanno tenuto sotto controllo diversi indicatori dello stato di salute delle persone che hanno aderito allo studio, nonchè delle loro abitudini alimentari e della loro attività fisica, in modo da non trascurare i principali fattori che hanno un peso sul rischio cardiovascolare. Nel corso della ricerca ci sono stati quasi 800 decessi, di cui 133 per problemi cardiaci.
I RISULTATI - Analizzando i dati a disposizione è emerso che la pennichella è uno dei fattori che può fare la differenza: chi la pratica saltuariamente avrebbe un rischio di morte per patologie coronariche ridotto mediamente del 34%; chi la pratica sistematicamente per 30 minuti al dì almeno tre volte a settimana ha un rischio ridotto del 37%. Ma a beneficiarne di più sono i maschi lavoratori che riducono il proprio rischio fin del 64%, mentre non ci sono stati sufficienti dati per misurare il loro beneficio nella stessa categoria al femminile. Quel che è certo, concludono gli esperti, è che i lavoratori sono quelli che ne traggono maggiore giovamento, suggerendo che il riposino esercita i suoi effetti salva-cuore fungendo da anti-stress da lavoro.
I possibili benefici della «siesta» sono oggetto di attenzione da tempo da parte dei ricercatori , tanto che molti uffici si stanno attrezzando con zone ad hoc post-pausa pranzo per i propri impiegati . Ma finora nessuno aveva condotto uno studio così sistematico sull'argomento.
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Beh questo vuol dire che io sto a posto praticamente sono un ghiro, e dormo sempre un po dopo pranzo se son stato all'università la mattina. Finalmente posso dire che dormire fa bene e non è segno di poltronite o "stanchezza acuta".
Ringrazio i Greci che han fatto questo studio
Uno studio greco su 23mila persone dice che il riposino pomeridiano riduce il rischio cardiovascolare del 34%
La pennichella fa bene al cuore, soprattutto a quello dei lavoratori maschi. Chi «schiaccia un pisolino» pomeridiano avrebbe un rischio inferiore del 34% di morire per problemi di cuore. E a riduzione di questo pericolo arriva fino al 64% nel caso dei maschi che lavorano.
Lo indica una ricerca svolta in Grecia, da Androniki Naska del policlinico Universitario di Atene.
LO STUDIO - I Greci in genere apprezzano la possibilità di godere di un momento di relax pomeridiano, quindi non sorprende che abbiano deciso di valutare i suoi eventuali benefici per la salute. Così gli epidemiologi di Atene hanno arruolato 23.681 persone tra uomini e donne tra i 20 e gli 86 anni tenendoli sotto controllo per oltre sei anni. Ai volontari è stato chiesto di descrivere i propri stili di vita, e di segnalare se facevano regolarmente o occasionalmente un breve riposo pomeridiano. I ricercatori hanno tenuto sotto controllo diversi indicatori dello stato di salute delle persone che hanno aderito allo studio, nonchè delle loro abitudini alimentari e della loro attività fisica, in modo da non trascurare i principali fattori che hanno un peso sul rischio cardiovascolare. Nel corso della ricerca ci sono stati quasi 800 decessi, di cui 133 per problemi cardiaci.
I RISULTATI - Analizzando i dati a disposizione è emerso che la pennichella è uno dei fattori che può fare la differenza: chi la pratica saltuariamente avrebbe un rischio di morte per patologie coronariche ridotto mediamente del 34%; chi la pratica sistematicamente per 30 minuti al dì almeno tre volte a settimana ha un rischio ridotto del 37%. Ma a beneficiarne di più sono i maschi lavoratori che riducono il proprio rischio fin del 64%, mentre non ci sono stati sufficienti dati per misurare il loro beneficio nella stessa categoria al femminile. Quel che è certo, concludono gli esperti, è che i lavoratori sono quelli che ne traggono maggiore giovamento, suggerendo che il riposino esercita i suoi effetti salva-cuore fungendo da anti-stress da lavoro.
I possibili benefici della «siesta» sono oggetto di attenzione da tempo da parte dei ricercatori , tanto che molti uffici si stanno attrezzando con zone ad hoc post-pausa pranzo per i propri impiegati . Ma finora nessuno aveva condotto uno studio così sistematico sull'argomento.
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Beh questo vuol dire che io sto a posto praticamente sono un ghiro, e dormo sempre un po dopo pranzo se son stato all'università la mattina. Finalmente posso dire che dormire fa bene e non è segno di poltronite o "stanchezza acuta".
Ringrazio i Greci che han fatto questo studio
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