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Si alza il mare:scompare isola

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  • Si alza il mare:scompare isola

    Golfo del Bengala, l'innalzamento del mare ha cancellato Lohachara
    Grazie al satellite l'università di Calcutta ha monitorato lo stato dell'atollo per mesi


    Si alza il mare scompare un'isola
    Evacuati 10.000 abitanti
    di ANTONIO CIANCIULLO


    ROMA - Lohachara, piccola isola nella Baia del Bengala, è stata risucchiata nel gorgo dell'oceano in crescita e i suoi abitanti sono stati evacuati. È il primo lembo di terra ferma che paga il prezzo prodotto dal bombardamento di carbonio in cielo. La notizia, rimbalza dal sito del giornale inglese The Independent e segue il calvario degli isolotti già conquistati per giorni o settimane dal mare che si alza rabbioso sconvolgendo i villaggi e mettendo alla prova la sopravvivenza fisica e psicologica degli abitanti.

    Il cambiamento climatico ha cominciato a mutare le carte geografiche partendo da uno dei luoghi più popolati del pianeta. Là dove il Gange e il Brahmaputra si gettano nella Baia del Bengala è sparita Lohachara, diecimila persone evacuate, la prima isola abitata risucchiata nel gorgo del mare in crescita, la prima terra pagata come "danno collaterale" prodotto dal bombardamento di carbonio in cielo.

    La notizia rimbalza dal sito del giornale inglese The Independent e segue il calvario degli isolotti già conquistati per giorni o settimane dall'oceano che si alza rabbioso: non una risalita lineare, ma ondate violente che cadono come un colpo di frusta sugli atolli dell'oceano Indiano e del Pacifico sconvolgendo i villaggi, i campi, le riserve di acqua dolce.

    Un'invasione che mette alla prova la sopravvivenza fisica e psicologica degli abitanti. Quanto è possibile sopportare? Quando è ora di arrendersi? Nelle isole Tuvalu l'esasperazione ha portato 12 mila abitanti a un passo dalla fuga, dall'esilio volontario: hanno già chiesto asilo ambientale alla Nuova Zelanda e presto se ne andranno perché sanno di non poter più fermare il mare.


    Negli arcipelaghi più ricchi, come le Hawaii, si difendono ancora divorando le isole meno redditizie a favore di quelle con più sdraio e ombrelloni. Spostano la sabbia da un punto all'altro per costruire i sea walls, muri che, anno dopo anno, si rivelano sempre più fragili e precari: un breve rinvio della crisi più che una soluzione.

    L'oceano Indiano, con la sua temperatura particolarmente alta, fa da apripista alla risalita degli oceani guadagnando in alcune zone anche il doppio della media globale che ormai viaggia sopra i 3 millimetri di crescita annuale. Solo nel Golfo del Bengala, assieme alle 400 tigri che stanno per passare dall'estinzione potenziale all'estinzione di fatto, sono a rischio immediato una dozzina di isole abitate da 70 mila persone.

    E' l'avanguardia dell'esercito dei profughi ambientali che sta per mettersi in campo. Nel raggio di cento chilometri dalla costa vivono oggi un miliardo e 200 milioni di persone, che nel 2080 raddoppieranno o triplicheranno. Secondo i calcoli di Robert Nicholls, uno dei ricercatori che da più tempo lavorano sulle previsioni climatiche, nello scenario peggiore, equivalente alla crescita di un metro del livello del mare per il 2080, decine di milioni di persone dovranno lasciare le loro case: più di 50 milioni nell'area dell'oceano Indiano, tra i 10 e i 50 milioni nella zona del Pacifico e di una parte dell'Atlantico, quasi 10 milioni di Africa e nel Mediterraneo.

    Questo scenario comporta anche forti perdite di territorio in tutti i continenti. Il 46 per cento delle zone umide costiere verrebbe invaso dal mare: perdite particolarmente gravi si avrebbero sulla costa orientale degli Stati Uniti, nel golfo del Messico, nel Mar Baltico, nel Mar Nero e nel Mediterraneo.
    I primi ad essere colpiti sarebbero quelli che portano le responsabilità minori del disastro ambientale prodotto principalmente dall'uso dei combustibili fossili.

    Un abitante delle piccole isole usa una minima frazione dell'energia utilizzata da uno statunitense, che è in cima alla piramide dei consumi, ma per molti arcipelaghi il destino appare segnato: dalle Tuvalu alle Maldive, dalle Kiribati alle Marshall, dalle Tonga alle Cook sembra scattato il conto alla rovescia. Tanto che gli abitanti di queste terre precarie, un pelo sopra il livello del mare, si sono consorziati in un cartello, l'Aosis (Alliance of Small Island States) che raggruppa 40 paesi. Per loro la battaglia del clima è una questione di sopravvivenza fisica.


    repubblica.it (28 dicembre 2006)

  • #2
    moriremo tutti
    Soulmates never die

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    • #3
      Il problema è risaputo: questo è solo uno dei primi casi in particolare...


      P.S.: il dramma è sta anche nel fatto che man mano che l'acqua sale il gabinetto non ti scarica più bene e ti risale tutto...
      [...] Mines a tale that can't be told,/My freedom I hold dear;/How years ago in days of old/When magic filled the air,/Twas in the darkest depths of Mordor/I met a girl so fair,/But Gollum, and the Evil One crept up/And slipped away with her./Her, her....yea./Ain't nothing I can do, no. [...]
      [Ramble On - Led Zeppelin]


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      • #4
        Oddio, la situazione è preoccupante

        _____________________________________________
        Un Thx al mitico Darko (ora Ziomark) x la mia mitica signa e il mio mitico avatar!! ____

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        • #5
          Scherzi a parte (mi piace includere sempre qualcosa per ridere nei miei post), purtroppo questi cambiamenti climatici non sono generalizzati, e spesso in alcuni punti del pianeta la situazione è opposta, ecco perchè su alcuni temi come l'innalzamento degli oceani molti dati scientifici sembrano essere contrastanti.


          EDITO: suggerisco ancora STATO DI PAURA di Crichton. Non è il massimo a livello di personaggi ma a tratti è divertente leggerlo e questa situazione è spiegata bene...
          Ultima modifica di giromatt; 29-12-2006, 10:01.
          [...] Mines a tale that can't be told,/My freedom I hold dear;/How years ago in days of old/When magic filled the air,/Twas in the darkest depths of Mordor/I met a girl so fair,/But Gollum, and the Evil One crept up/And slipped away with her./Her, her....yea./Ain't nothing I can do, no. [...]
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          • #6
            Se iniziasssimo a bere tutti acqua marina ci sarebbe un notevole consumo e un abbassamento delle acque >_<

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            • #7
              eh allora mi metto subito all'opera per brevettare una cannuccia che desalinizza l'acqua in tempo reale ..

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              • #8


                sarebbe da provare

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                • #9
                  più che altro non so se è stato detto da qualcuno, ma vi rendete conto che chi subisce i danni dell'inquinamento e affini sono i popoli che meno ne possono sfruttare i vantaggi?


                  in parole povere: stiamo ammazzando un bel pò di gente.

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                  • #10
                    Questa notizia è un cattivo presagio..
                    Raffaele Lepore

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                    • #11
                      si in un certo senso noi usiamo le materie prime dei nostri fornitori che sono proprio quelli che ne subiscono l'utilizzo inconsiderato senza la possibilità di potersi difendere, però se decidessero di bloccare l'esportazione Bush troverebbe il capo della mafia cinese in un bunker del Ghana ..
                      è brutto pensare che gli esportatori non possono fare uso del materiale che loro stessi producono perchè privi della tecnologia che noi gli impediamo costantemente ogni giorno

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                      • #12
                        Originariamente inviato da Malkav
                        è brutto pensare che gli esportatori non possono fare uso del materiale che loro stessi producono perchè privi della tecnologia che noi gli impediamo costantemente ogni giorno
                        Sono d'accordo: inoltre queste popolazioni sono le stesse che poi ricomprano da noi le loro stesse materie prime lavorate sotto forma di beni vari. E' una vergogna, specialmente considerando la politica che si fa su alcuni farmaci antivirali come ad esempio quelli contro l'AIDS.
                        [...] Mines a tale that can't be told,/My freedom I hold dear;/How years ago in days of old/When magic filled the air,/Twas in the darkest depths of Mordor/I met a girl so fair,/But Gollum, and the Evil One crept up/And slipped away with her./Her, her....yea./Ain't nothing I can do, no. [...]
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                        • #13
                          onestamente penso che l'occidente sia folle, continuare nel suo sfrenato consumo ben sapendo la catastrofe che da qui a poco conivolgerà tutti.
                          e i giovani che domani erediteranno questi problemi, che ora non se ne curano minimamente e pensano piuttosto al giubbino firmato o al disco del cantante del momento mi fan un po' tristezza.
                          tristezza xchè non solo sono degli irresponsabili, ma non tengono neanche conto che a differenza dei loro genitori, dove le responsabilità ricadevano sulla gente meno fortunata, noi dovremo farci i conti con questi problemi.
                          è stupido ignorare un problema finchè non hai l'acqua alla vita, no?
                          sarebbe meglio che i giovani si prendessero carico dei problemi, iniziando a manifestare come nel 68 han fatto i nostri genitori, anche se per cause diverse.
                          se i ragazzi dicono stop alle multinazionali, queste dovranno per forza di cose correre ai ripari, e non far finta di niente lanciando campagne per la sensibilizzaione come fan ora, costruendo specchietti per le allodole per convincere i più superficiali che ai problemi del mondo ci pensando anche loro.
                          "E' la storia di una società che precipita.
                          E che mentre sta precipitando si ripete per farsi coraggio:
                          fino a qui tutto bene, fino a qui tutto bene...fino a qui tutto bene.
                          Il problema non è la caduta, ma l'atterraggio."

                          - Vivo in uno stato alterato di coscienza.
                          - In Italia, allora.

                          Originariamente inviato da Whitesnake
                          ... fanculizzati tutto!
                          Anzi.... parte la maledizione!!!
                          Te...... nn trombi +!
                          ke il tuo pisello sia dannato alla solitudine eterna!

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