La nuova tecnologia permetterà di scambiare filmati e dati ad altissima velocità
Mostrato il primo prototipo. Il lancio sul mercato avverrà intorno al 2010
Dalla Corea il futuro della telefonia
4G, e il telefonino diventa un pc
ROMA - Un "telefonino" che permetta di scambiarsi immagini, filmati e dati a velocità oggi consentite solamente dai computer con connessioni a banda larga. Non è un sogno ma un progetto in fase sperimentale che rivoluzionerà, stavolta per davvero, il mondo della telefonia mobile e che ha già un nome: 4G, ovvero "quarta generazione". Una novità che tra qualche anno manderà in pensione la tecnologia 3G, quella che ha introdotto sul mercato i videofonini che hanno avuto, dati alla mano, risultati inferiori alle attese. Il primo prototipo è stato già presentato al pubblico dalla Samsung, al 4G Forum di Cheju, in Corea del Sud.
Il 4G consentirà di comunicare e scambiare dati e video ad almeno 100 Mb/sec in movimento e 1 Gb/sec da fermo e cioè a una velocità circa 30 volte maggiore di quella delle tecnologie attuali. Con questo salto di qualità, si dovrebbe definitivamente passare da una telefonia basata sulle comunicazioni vocali a un sistema con al centro la trasmissione di immagini. E il telefonino, che potrebbe connettersi ad internet ad alta velocità, si trasformerebbe definitivamente in una sorta di piccolo computer portatile.
Il responsabile della divisione tlc di Samsung, Lee Ki-tae
A mettere a punto il primo prototipo di sistema di trasmissione mobile 4G è stata la Samsung. L'azienda coreana ha effettuato un test su un minibus lanciato fino a 120 km/h tra due stazioni radiomobili. L'esito è stato positivo: la trasmissione di filmati è stata di buona qualità e non ha subito alcuna interruzione.
La scelta di puntare con decisione su questa nuova modalità di trasmissione è determinata dai risultati poco soddisfacenti ottenuti dal 3G. Questa tecnologia permette già oggi di effettuare videochiamate e di accedere a internet ma, nonostante gli ingenti investimenti, non ha avuto la diffusione auspicata dalle aziende di telefonia.
Per vedere sul mercato i primi telefonini 4G, sarà comunque necessario attendere qualche anno. Il problema più grande è rappresentato dalla miniaturizzazione del dispositivo di ricezione, che oggi è delle dimensioni di un piccolo refrigeratore. "La sua miniaturizzazione, compatibile con le dimensioni di un terminale mobile, non sarà possibile prima del 2008. La standardizzazione e l'allocazione delle frequenze è stata fissata per il 2010. Non resta che aspettare", ha spiegato il responsabile della divisione telecomunicazioni di Samsung, Lee Ki-tae.
Ma mentre la maggior parte delle aziende è convinta delle possibilità di questi nuovi dispositivi di imporsi sul mercato, c'è anche chi teme che l'evoluzione della tecnologia sia troppo rapida rispetto a quella della società e che si possa ripetere un errore già commesso. "La tecnologia 3G è stata prodotta solo in base agli sviluppi tecnologici", ha affermato Hong Won-pyo, vicepresidente dell'azienda di telecomunicazioni sudcoreana KT. "D'ora in poi, dobbiamo aspettare che la domanda degli utenti cresca".
repubblica.it (4 settembre 2006)
Mostrato il primo prototipo. Il lancio sul mercato avverrà intorno al 2010
Dalla Corea il futuro della telefonia
4G, e il telefonino diventa un pc
ROMA - Un "telefonino" che permetta di scambiarsi immagini, filmati e dati a velocità oggi consentite solamente dai computer con connessioni a banda larga. Non è un sogno ma un progetto in fase sperimentale che rivoluzionerà, stavolta per davvero, il mondo della telefonia mobile e che ha già un nome: 4G, ovvero "quarta generazione". Una novità che tra qualche anno manderà in pensione la tecnologia 3G, quella che ha introdotto sul mercato i videofonini che hanno avuto, dati alla mano, risultati inferiori alle attese. Il primo prototipo è stato già presentato al pubblico dalla Samsung, al 4G Forum di Cheju, in Corea del Sud.
Il 4G consentirà di comunicare e scambiare dati e video ad almeno 100 Mb/sec in movimento e 1 Gb/sec da fermo e cioè a una velocità circa 30 volte maggiore di quella delle tecnologie attuali. Con questo salto di qualità, si dovrebbe definitivamente passare da una telefonia basata sulle comunicazioni vocali a un sistema con al centro la trasmissione di immagini. E il telefonino, che potrebbe connettersi ad internet ad alta velocità, si trasformerebbe definitivamente in una sorta di piccolo computer portatile.

A mettere a punto il primo prototipo di sistema di trasmissione mobile 4G è stata la Samsung. L'azienda coreana ha effettuato un test su un minibus lanciato fino a 120 km/h tra due stazioni radiomobili. L'esito è stato positivo: la trasmissione di filmati è stata di buona qualità e non ha subito alcuna interruzione.
La scelta di puntare con decisione su questa nuova modalità di trasmissione è determinata dai risultati poco soddisfacenti ottenuti dal 3G. Questa tecnologia permette già oggi di effettuare videochiamate e di accedere a internet ma, nonostante gli ingenti investimenti, non ha avuto la diffusione auspicata dalle aziende di telefonia.
Per vedere sul mercato i primi telefonini 4G, sarà comunque necessario attendere qualche anno. Il problema più grande è rappresentato dalla miniaturizzazione del dispositivo di ricezione, che oggi è delle dimensioni di un piccolo refrigeratore. "La sua miniaturizzazione, compatibile con le dimensioni di un terminale mobile, non sarà possibile prima del 2008. La standardizzazione e l'allocazione delle frequenze è stata fissata per il 2010. Non resta che aspettare", ha spiegato il responsabile della divisione telecomunicazioni di Samsung, Lee Ki-tae.
Ma mentre la maggior parte delle aziende è convinta delle possibilità di questi nuovi dispositivi di imporsi sul mercato, c'è anche chi teme che l'evoluzione della tecnologia sia troppo rapida rispetto a quella della società e che si possa ripetere un errore già commesso. "La tecnologia 3G è stata prodotta solo in base agli sviluppi tecnologici", ha affermato Hong Won-pyo, vicepresidente dell'azienda di telecomunicazioni sudcoreana KT. "D'ora in poi, dobbiamo aspettare che la domanda degli utenti cresca".
repubblica.it (4 settembre 2006)
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