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Vivere e morire sul Web

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    I servizi di social networking stanno cambiando, tra le altre cose, anche il modo in cui è elaborato il lutto

    I siti che ricordano le persone scomparse non sono una novità. Ce ne sono a migliaia, come pubblica testimonianza di una persona cara. Ma il fenomeno si va accentuando grazie alla disponibilità delle reti sociali, i Social Networks, dove è semplice attivare e aggiornare le proprie pagine e dove la visibilità è altissima. Nessuna meraviglia dunque che tra i 74 milioni di utenti di MySpace ce ne siano molti che muoiono e che i loro amici abbiano voluto in qualche modo tenerne in vita il ricordo.
    FENOMENO COMMEMORAZIONE - Come segnala New York Times , il fenomeno è in crescita vistosa e se da un lato commuove, perché le persone commemorate sono quasi tutte giovani e giovanissime, dall'altro emerge qualcosa di eccessivo e persino di macabro. È il caso di un sito creato di recente: si chiama MyDeathSpace ed è realizzato estraendo le pagine di persone scomparse da MySpace stesso. E così si presenta: «Solo tre cose sono certe nella vita: MySpace, le tasse e la morte. Se hai una registrazione a MySpace e muori, ecco dove finirai. Segue una lunga lista (directory) di nomi, molti scomparsi per incidenti d'auto legati all'uso di alcolici, alcuni in sparatorie, ma anche suicidi o uccisi in Iraq dal terrorismo.

    Articolo Originale - Corriere della Sera

    Ma siamo sicuri che questo è progresso? O_O
    Ultima modifica di Vergilius; 27-05-2006, 03:11.
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