E' sempre più allarme aviaria. In attesa che venga messo a punto un vaccino specifico contro il rischio di una pandemia, la raccomandazione è quella di vaccinarsi con normali antiinfluenzali per creare una prima copertura.
Il ministro della Salute ha stati stanziato 50 milioni per l'acquisto di 6 milioni di dosi di antivirali, annunciando anche di averne prenotate, in tutto, 36 milioni di dosi.
Con il virus isolato in Turchia e in Romania, l'allarme è ormai alle porte. In attesa del vaccino vero specifico per l'H5N1, l'obiettivo è quello dui creare la maggiore copertura contro la possibilità più temuta, quella di una pandemia umana derivante dalla mutazione del virus killer dei polli. Come avverte il commissario europeo Kyprianou, "attualmente non c'è il vaccino ad hoc per l'uomo: il virus esistente è quello che colpisce i volatili. Noi abbiamo paura di un nuovo virus che potrebbe mutare e passare da persona e persona". E i tempi sarebbero strettissimi, perché dal momento in cui l'Organizzazione mondiale della sanità dovesse dichiarare l'avvio dell'influenza pandemica, sarebbero necessari almeno 3-4 mesi per avere le prime dosi.
Come strumento di contrasto per la pandemia al momento l'Oms ha indicato due antivirali, che vanno somministrati entro due giorni dalla comparsa dei primi sintomi. Si tratta di due farmaci utilizzati contro la normale influenza. Il problema è che di questi solo uno al momento è venduto in Italia ed è anche difficile da trovare in quanto considerato un farmaco "di nicchia". Per questo il ministero della Salute ha provveduto a immagazzinarne 185mila confezioni, sbloccando poi fondi per l'acquisto di 6 milioni di dosi e prenotandone in totale 36 milioni.
Per quanto riguarda il vaccino specifico, invece, il ministro Storace incontrerà le aziende farmaceutiche settimana prossima per tentare di capire come potrebbe avvenire la distribuzione delle fiale, per decidere poi se affidarle alle Asl oppure prevederne la vendita attraverso le farmacie. "Abbiamo prenotato 35 milioni di dosi - spiega il ministro - per proteggere l'80% della popolazione". Intanto Storace ha chiesto un vertice, che si terrà al termine del Consiglio dei ministri di venerdì, con Berlusconi, Letta, Fini, Alemanno, La Malfa e Tremonti per riferire quanto si sta facendo al momento per contrastare il rischio di una pandemia.

Il ministro della Salute ha stati stanziato 50 milioni per l'acquisto di 6 milioni di dosi di antivirali, annunciando anche di averne prenotate, in tutto, 36 milioni di dosi.
Con il virus isolato in Turchia e in Romania, l'allarme è ormai alle porte. In attesa del vaccino vero specifico per l'H5N1, l'obiettivo è quello dui creare la maggiore copertura contro la possibilità più temuta, quella di una pandemia umana derivante dalla mutazione del virus killer dei polli. Come avverte il commissario europeo Kyprianou, "attualmente non c'è il vaccino ad hoc per l'uomo: il virus esistente è quello che colpisce i volatili. Noi abbiamo paura di un nuovo virus che potrebbe mutare e passare da persona e persona". E i tempi sarebbero strettissimi, perché dal momento in cui l'Organizzazione mondiale della sanità dovesse dichiarare l'avvio dell'influenza pandemica, sarebbero necessari almeno 3-4 mesi per avere le prime dosi.
Come strumento di contrasto per la pandemia al momento l'Oms ha indicato due antivirali, che vanno somministrati entro due giorni dalla comparsa dei primi sintomi. Si tratta di due farmaci utilizzati contro la normale influenza. Il problema è che di questi solo uno al momento è venduto in Italia ed è anche difficile da trovare in quanto considerato un farmaco "di nicchia". Per questo il ministero della Salute ha provveduto a immagazzinarne 185mila confezioni, sbloccando poi fondi per l'acquisto di 6 milioni di dosi e prenotandone in totale 36 milioni.
Per quanto riguarda il vaccino specifico, invece, il ministro Storace incontrerà le aziende farmaceutiche settimana prossima per tentare di capire come potrebbe avvenire la distribuzione delle fiale, per decidere poi se affidarle alle Asl oppure prevederne la vendita attraverso le farmacie. "Abbiamo prenotato 35 milioni di dosi - spiega il ministro - per proteggere l'80% della popolazione". Intanto Storace ha chiesto un vertice, che si terrà al termine del Consiglio dei ministri di venerdì, con Berlusconi, Letta, Fini, Alemanno, La Malfa e Tremonti per riferire quanto si sta facendo al momento per contrastare il rischio di una pandemia.
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