Non si tratta di esseri "inferiori" o "superiori", nè di sperimentazione di farmaci e basta.
Molti meccanismi istologici e cellulari non si possono studiare se non usando cavie animali. Senza di queste non si potrebbe fare ricerca, perciò la scienza non progredirebbe mai. Dovremmo fermare la ricerca di base e quella applicata solo per non uccidere qualche animale?
In fase di ristrutturazione.
Mi piace sto verde...
Sì, ti rispondo con la più completa sincerità. Anzi, se mi diagnosticassero una malattia grave e mi dicessero che ci sono solo poche possibilità di sopravvivere senza che io ne esca come un vegetale o uno scheletro, non mi curerei proprio. Se ci fosse una cura sperimentale che mi salvasse senza farmi diventare un cadavere vivente, la proverei: mal che vada, morirei comunque. Ho già avvisato genitori (che non accettano) e fidanzato (che ha detto di sì) che sei dovessi avere un incidente o mi ammalassi gravemente non vorrei né macchinari per tenermi in vita né accanimento terapeutico: non vorrei MAI che il mondo mi ricordasse come una specie di zombie solo per avere 2 giorni in più di vita.
la vita è un dono... forse non te ne rendi conto, ma è la cosa più bella che ci sia, con tutte le sue delusioni e gioie.
io mi ci aggrapperei stretto anche solo per una speranza infinitesimale!
pensaci, non ti voglio imporre il mio punto di vista, quello che dici tu è molto poetico, ma immagina che qualcuno ti fa un regalo, lasciamo perdere ti piaccia o meno. se tieni alla persona che te l'ha fatto, te ne prendi cura, e cerchi di non buttarlo via al primo segno d'usura...
Originally posted by S4RUM4N Non si tratta di esseri "inferiori" o "superiori", nè di sperimentazione di farmaci e basta.
Molti meccanismi istologici e cellulari non si possono studiare se non usando cavie animali. Senza di queste non si potrebbe fare ricerca, perciò la scienza non progredirebbe mai. Dovremmo fermare la ricerca di base e quella applicata solo per non uccidere qualche animale?
e ti aggiungo che per gli studi di farmacocinetica sono pure indispensabili: nelle formule matematiche, oltre ad alcuni parametri variabili conta la totale superficie cutanea o la massa, quindi è perfettamente trasferibile agli uomini.
contate che se non si studia l'eliminazione alcuni farmaci possono dare intossicazioni: sarebbe stupido far morire una persona con un farmaco efficace ma in dosaggio sbagliato, magari perchè non conoscendone l'emivita si sbagliano i tempi di somministrazione
la vita è un dono... forse non te ne rendi conto, ma è la cosa più bella che ci sia, con tutte le sue delusioni e gioie.
io mi ci aggrapperei stretto anche solo per una speranza infinitesimale!
pensaci, non ti voglio imporre il mio punto di vista, quello che dici tu è molto poetico, ma immagina che qualcuno ti fa un regalo, lasciamo perdere ti piaccia o meno. se tieni alla persona che te l'ha fatto, te ne prendi cura, e cerchi di non buttarlo via al primo segno d'usura...
La tua definizione mi sa molto di morale cattolica. Un dono di chi, scusa? E poi, vivere attaccati a una macchina o incapaci di fare anche la cosa più semplice se non aiutati, ti sembra vita o solo esistenza? Non vorrei mai pesare sulle persone che amo perché io sono malata, soprattutto perché non vorrei che capitasse l'opposto, cioé dovermi sobbarcare un familiare, per quanto io lo ami. Si vive solo una volta sola, giusto? Quindi tanto vale farlo come Persona (con la P maiuscola) e non come una specie di parassita attaccato a una macchina. Meglio un giorno da leoni che mille da pecora, secondo me.
Non è una delle cose più nobili dell'uomo, sperimentare roba su scimmie cani topi e via dicendo... però è necessario.
O almeno spero.
Poi dipende cosa e per cosa sperimentano... non so se è una bufala, ma del tipo che sperimentare su animale per vedere se un certo tipo di rossetto o fondo tinta è irritante per l'uomo è assurdo. Ma spellarli vivi (chi sperimenta per queste cazzat.e )
Beh dipende... alcune persone sono ankora più inferiori degli inferiori all'uomo.... Tu che ne dici?
Immaginavo che qualcuno sarebbe uscito con una geniata del genere... comunque secondo me è meglio che muoia un topo anzichè un uomo. Tu pensi il contrario?
Immaginavo che qualcuno sarebbe uscito con una geniata del genere... comunque secondo me è meglio che muoia un topo anzichè un uomo. Tu pensi il contrario?
Qualcuno che la pensa come Electra mi risponda plz
La domanda è se è meglio che muoia un topo piuttosto che un uomo? Secondo me no, o meglio non penso che la vita di un uomo valga più di quella di un topo o di un cane o di una scimmia. E' vero, l'uomo pensa ma pensano anche gli animali anche se in modo più elementare; l'uomo soffre così come soffrono gli animali. Tu dirai, secondo il mio ragionamento, che allora ogni animale deve essere preservato e che per es. nessuno debba mangiare più carne. Io non sono vegetariana, anzi penso che chi lo sia metta stupidamente in pericolo la propria vita. L'uomo, come tutte le altre specie viventi, deve cibarsi e sopravvivere ma, a mio avviso, c'è una bella differenza tra uccidere animali per non morire di fame (legge naturale che fanno tutte le specie) e ucciderli (tra atroci sofferenze...) solo per studiare una nuova medicina contro il raffreddore o per cercare di recuperare la vita di una persona che è più di là che di qua...
Io capisco il tuo punto di vista antropocentrico: è istinto di ogni specie (anche di quella umana) quello della sopravvivenza del proprio gruppo ma non dobbiamo dimenticare che noi esseri umani non siamo che l'ultimo gradino di una lunga catena evolutiva e che dovremmo avere un po' più di rispetto per quelli che sono su questo pianeta quando la nostra specie non era che un miraggio lontano...
Non credo che si tratti di rispetto o no. E' più che altro una questione di utilizzo degli animali per aumentare le nostre conoscenze e migliorare le nostre condizioni di vita.
Il tutto facendolo, ovviamente, con il minimo dolore necessario per l'animale (nessuno ha interesse a far agonizzare un animale in un laboratorio senza motivo).
Ti posso dire che io stesso ho ucciso più di qualche topo da laboratorio per esigenze di ricerca e ti confermo che viene fatto nel modo meno doloroso possibile. Si poggia il topolino su un ripiano e si esercita una forte pressione sulla nuca, all'altezza delle vertebre cervicali. Il collo si spezza e l'animale muore praticamente sul colpo. Il tutto può essere fatto anche con l'ausilio di un piccolo macchinario ma, in sostanza, la procedura è sempre uguale.
Il topolino soffre pochissimo, quasi per nulla, e vengono evitati inutili spargimenti di sangue o agonie terribili (sia per il topo che per il ricercatore).
In fase di ristrutturazione.
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