Come tutte le estati che si rispettino anche questa avrà il suo inevitabile tormentone musicale. E, che lo si voglia o no, prima o poi ci si ritroverà a canticchiarlo sotto l'ombrellone.
Ma non solo: ci sono buone probabilità che la canzonetta rimanga anche impressa nella nostra mente, a futura memoria dell'estate 2005. Secondo alcuni studi condotti da una psicologa dell'università del Kansas, la musica ha un grande potere sulla nostra memoria, al punto da ipotizzare che un giorno possa essere usata per aiutare le persone che hanno difficoltà a ricordare. Elizabeth Cady ha scoperto che la forza evocativa della musica è molto forte e che quando ci troviamo di fronte a una canzone che abbiamo ascoltato in un certo periodo della nostra vita, sono sufficienti pochi elementi per farci tornare indietro nel tempo.
QUANTA MUSICA È PASSATA?
Qual è il vostro genere preferito, quando durante la giornata ascoltate la musica e quali ricordi vi suscitano certe canzoni...
Potere della musica. All'esperimento hanno partecipato 124 persone tutte intorno ai 19 anni (quindi con la stessa “memoria” musicale). Dopo aver stilato una lista delle canzoni più popolari degli ultimi anni, la ricercatrice ha diviso i volontari in quattro gruppi: a qualcuno ha fatto leggere solo il titolo, a qualcun altro i testi, alcuni hanno visto la copertina, mentre una parte di loro ha ascoltato per un minuto i vari brani.
Anche coloro che non avevano ascoltato le canzoni sono stati in grado di scegliere i brani da associare alle varie fasi della loro vita, dall'infanzia alla giovinezza, ricordandone qualche volta perfino il motivo, nonostante non l'avessero sentito di recente.
Memoria pop. E per alcuni i ricordi erano gli stessi: eventi, personaggi e mode. Questi studi dimostrano quanto sia pervasiva la musica trasmessa da radio e televisioni e usata in pubblicità, al punto da creare una vera e propria memoria collettiva. Studi più approfonditi sulla memoria musicale potrebbero, inoltre, servire a capire come si sviluppa la memoria autobiografica di ciascun individuo.
Quindi ora tutti a visitare il forum MUSICA
Ma non solo: ci sono buone probabilità che la canzonetta rimanga anche impressa nella nostra mente, a futura memoria dell'estate 2005. Secondo alcuni studi condotti da una psicologa dell'università del Kansas, la musica ha un grande potere sulla nostra memoria, al punto da ipotizzare che un giorno possa essere usata per aiutare le persone che hanno difficoltà a ricordare. Elizabeth Cady ha scoperto che la forza evocativa della musica è molto forte e che quando ci troviamo di fronte a una canzone che abbiamo ascoltato in un certo periodo della nostra vita, sono sufficienti pochi elementi per farci tornare indietro nel tempo.
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Potere della musica. All'esperimento hanno partecipato 124 persone tutte intorno ai 19 anni (quindi con la stessa “memoria” musicale). Dopo aver stilato una lista delle canzoni più popolari degli ultimi anni, la ricercatrice ha diviso i volontari in quattro gruppi: a qualcuno ha fatto leggere solo il titolo, a qualcun altro i testi, alcuni hanno visto la copertina, mentre una parte di loro ha ascoltato per un minuto i vari brani.
Anche coloro che non avevano ascoltato le canzoni sono stati in grado di scegliere i brani da associare alle varie fasi della loro vita, dall'infanzia alla giovinezza, ricordandone qualche volta perfino il motivo, nonostante non l'avessero sentito di recente.
Memoria pop. E per alcuni i ricordi erano gli stessi: eventi, personaggi e mode. Questi studi dimostrano quanto sia pervasiva la musica trasmessa da radio e televisioni e usata in pubblicità, al punto da creare una vera e propria memoria collettiva. Studi più approfonditi sulla memoria musicale potrebbero, inoltre, servire a capire come si sviluppa la memoria autobiografica di ciascun individuo.
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