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-Ricerche- Italiani malati di internet

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  • -Ricerche- Italiani malati di internet

    Anche internet può intossicare. Dopo gli stupefacenti, il gioco d'azzardo e il sesso, gli italiani hanno sviluppato una nuova forma di dipendenza. E così aumentano gli ossessionati dalla rete e dalla posta elettronica.



    Un esercito di 'drogati senza droga', almeno due italiani su cento, che sempre più spesso bussa alla porta dei Sert, i centri pubblici di assistenza ai tossicodipendenti. E' quanto emerso nel Congresso della Federserd Lazio, in corso a Roma fino a domani, e che vede riuniti operatori di diversi Sert regionali italiani.

    "L'opinione pubblica è convinta - dice il presidente del Congresso, Claudio Leonardi - che la dipendenza sia solo quella legata agli stupefacenti, all'alcol, al fumo o al cibo. Ci sono dipendenze subdole, scambiate per cattive abitudini o per vizi, invece, che investono un intero sommerso e sono solo la punta di un iceberg".

    Amici che dopo cena si mettono al computer e ci stanno fino all'alba. O che hanno il chiodo fisso della sessualità e cercano sempre storie a rischio. Chi va a fare shopping e acquista l'oggetto più inutile, addirittura lontano dai propri gusti. E infine chi scommette su tutto. "Il meccanismo alla base dei comportamenti degli individui che cercano gratificazione ad ogni costo è molto complesso - fa eco il professor Vincenzo Marino, psichiatra, direttore del Dipartimento delle Dipendenze della Asl di Varese ed esperto delle nuove dipendenze -. Un fenomeno sempre più diffuso, tanto che la Regione Lombardia ha attribuito ai Sert la competenza per la cura dei soggetti che soffrono di problemi da azzardo patologico e da dipendenza da tecnologie, rimborsando le terapie", ha spiegato il dottor Marino, che ha tracciato un panorama delle dipendenze del nuovo millenio.

    Ecco le quattro abitudini che da comportamenti naturali e normali possono sfociare in patologia, "quando cominciano a creare difficoltà psicologiche e sociali. E quando l'individuo non riesce più a farne a meno".

    Dipendenza da internet. Sindrome legata ad una 'sudditanza' alla tecnologia. Qualche esperto sostiene che esisteva prima della nascita della rete: c'era la dipendenza dal pc. Esistono persone che passano ore e ore, addirittura la notte, davanti a Internet. A Londra, la clinica 'Priory', è specializzata proprio per assistere chi soffre di questa dipendenza.

    Sono tre, a detta degli esperti, le tappe del percorso fra normalità e patologia. Nella 'fase iniziale', c'è un attenzione esasperata che può arrivare all'ossessione per vari aspetti della rete. Come quella, minuto dopo minuto, per la lettura della posta elettronica: ci sono persone che, in attesa della comparsa del messaggio, tamburellano con le dita sul tavolo, quasi in una continuazione della digitazione.

    La fase della 'tossicofilia' poi, è caratterizzata dall'aumento del tempo trascorso on-line, con un crescente senso di malessere, una condizione paragonabile all'astinenza quando si è scollegati.
    La terza tappa, infine, o 'tossicomania', è quella in cui l'individuo comincia a subire dei disturbi sia nei rapporti stretti con amici e parenti, sia sul luogo di lavoro. Studenti con cali di rendimento e adulti con momenti di scarso impegno nel lavoro.

    Dipendenza da sesso. Le vittime sono il due per cento degli italiani, più maschi che femmine, che sentono l'impulso non solo di fare l'amore in continuazione, ma anche di parlarne. La novità è che cercano situazioni sempre più rischiose: ad esempio corteggiano donne o uomini sposati per avere il brivido di vivere il pericolo di essere sorpresi. Sono scambiati per irriducibili latin lover, invece sono solo schiavi della sessualità. Più che l'atto fisico, li premia il brivido del proibito. Più passa il tempo e più cercano rischi nuovi.

    Bingo mon amour. E' la dipendenza che più cresce quella per il gioco d'azzardo. Almeno due italiani su cento. Su tre giocatori, una è donna. L'ultimo calcolo dice che ogni italiano, per i giochi legali, spende in un anno 300 euro e 200 per quelli non legali. Rara la dipendenza da gioco del lotto e da schedina. Forte invece, quella da bingo e da video pocker. I giovani preferiscono le 'macchinette' e il gratta e vinci; gli adulti il casinò, la bisca clandestina e le scommesse.

    Shopping compulsivo. E' una dipendenza sempre più diffusa soprattutto tra le donne. Si compra di tutto. Anche oggetti che non rientrano nei gusti dell'individuo e che assolutamente non servono. C'è chi spende più delle proprie possibilità e si gratifica comprando tante cose e inutili. Sviluppa un'immensa soddisfazione ma dura poco, fino al prossimo acquisto.

    Raffaele Lepore
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