L'alcool etilico, ovvero il comune tipo di alcool derivato dalla fermentazione dell'uva o di altri vegetali, è una delle sostanze da sempre predilette dall'uomo nelle sue "serate accese", o almeno in quelle serate che necessitano di una buona scossa e del classico potere inebriante che liquori, vini e spumanti sono innegabilmente in grado di donare.
Sono pochi coloro che possono vantarsi di non essersi mai sbronzati una volta nella vita, o di non aver mai usufruito, con grandi vantaggi, degli effetti che l'etanolo è in grado di dare.
Ma a quale prezzo tutto ciò?
Le solite voci, che spesso corrono tra la gente, affermano che una sbronza è in grado di uccidere milioni di cellule nervose del nostro organismo. In effetti, queste voci sono vere! Non che l'alcool prediliga solo le cellule nervose, ma siccome queste sono quelle che più difficilmente delle altre riescono a ripararsi ed a rigenerarsi, ecco perchè, al termine di una abbondante bevuta, pur essendo state colpite tutte le cellule, il danno sensibile è da attribuirsi solo a quelle del sistema nervoso (trascurando danni al fegato o di altro tipo, di cui non ci occupiamo ora).
Oltre ad uccidere molte cellule del sistema nervoso, l'alcool è inoltre responsabile dell'insorgere di numeroso patologie (ovviamente in caso di abitudinario abuso di alcool), come l'accumulo di grasso nel fegato (noto come steatosi epatica).
Inoltre l'abuso di alcool induce stanchezza, spossatezza e il classico "tremolio alle gambe" tipico degli ubriachi, poichè le reazioni di ossidazione dell'alcool, indispensabili per trasformare l'etanolo (sostanza tossica per l'organismo) in acido acetico (sostanza non più tossica) vengono mediate da enzimi che sfruttano dei trasportatori organici (come il NAD) comuni ad altri importanti processi metabolici (come la glicolisi). Il risultato è che l'ossidazione dell'etanolo sfrutta tutto il NAD presente nella cellula molto in fretta, non formandone di nuovo, e questo quindi viene sottratto alle normali reazioni metaboliche che la cellula sfrutta per trasformare il glucosio in energia! Ecco perchè l'alcool induce sonnolenza e stanchezza!
Tutto ciò cosa vuol dire: occorre demonizzare l'alcool e considerarlo alla stregua di una terribile droga che è meglio evitare, sempre e comunque? Oppure bisogna incentivare i giovani all'uso di questa piacevole sostanza?
La risposta è semplice: preso sporadicamente, anche se in dosi da causare la solita "sbronza", l'alcool non può certo avere rilevanti effetti dannosi sull'organismo.
L'importante è non farci l'abitudine.
E le vostre esperienze riguardo all'alcool, quali sono? Cosa ne pensate?
Sono pochi coloro che possono vantarsi di non essersi mai sbronzati una volta nella vita, o di non aver mai usufruito, con grandi vantaggi, degli effetti che l'etanolo è in grado di dare.
Ma a quale prezzo tutto ciò?
Le solite voci, che spesso corrono tra la gente, affermano che una sbronza è in grado di uccidere milioni di cellule nervose del nostro organismo. In effetti, queste voci sono vere! Non che l'alcool prediliga solo le cellule nervose, ma siccome queste sono quelle che più difficilmente delle altre riescono a ripararsi ed a rigenerarsi, ecco perchè, al termine di una abbondante bevuta, pur essendo state colpite tutte le cellule, il danno sensibile è da attribuirsi solo a quelle del sistema nervoso (trascurando danni al fegato o di altro tipo, di cui non ci occupiamo ora).
Oltre ad uccidere molte cellule del sistema nervoso, l'alcool è inoltre responsabile dell'insorgere di numeroso patologie (ovviamente in caso di abitudinario abuso di alcool), come l'accumulo di grasso nel fegato (noto come steatosi epatica).
Inoltre l'abuso di alcool induce stanchezza, spossatezza e il classico "tremolio alle gambe" tipico degli ubriachi, poichè le reazioni di ossidazione dell'alcool, indispensabili per trasformare l'etanolo (sostanza tossica per l'organismo) in acido acetico (sostanza non più tossica) vengono mediate da enzimi che sfruttano dei trasportatori organici (come il NAD) comuni ad altri importanti processi metabolici (come la glicolisi). Il risultato è che l'ossidazione dell'etanolo sfrutta tutto il NAD presente nella cellula molto in fretta, non formandone di nuovo, e questo quindi viene sottratto alle normali reazioni metaboliche che la cellula sfrutta per trasformare il glucosio in energia! Ecco perchè l'alcool induce sonnolenza e stanchezza!
Tutto ciò cosa vuol dire: occorre demonizzare l'alcool e considerarlo alla stregua di una terribile droga che è meglio evitare, sempre e comunque? Oppure bisogna incentivare i giovani all'uso di questa piacevole sostanza?
La risposta è semplice: preso sporadicamente, anche se in dosi da causare la solita "sbronza", l'alcool non può certo avere rilevanti effetti dannosi sull'organismo.
L'importante è non farci l'abitudine.
E le vostre esperienze riguardo all'alcool, quali sono? Cosa ne pensate?
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