I campioni riveleranno informazioni sulla nascita del sistema solare. La navicella Genesis della NASA invierà sulla Terra una capsula contenente campioni di particelle provenienti dal Sole
Fra qualche giorno, concludendo una missione che segnerà un nuovo inizio nella ricerca scientifica planetaria, la navicella Genesis della NASA invierà sulla Terra una capsula contenente particelle del Sole che potrebbero rivelare molte cose sulla genesi del nostro sistema solare.
“La missione Genesis - spiega Steven Brody della NASA - consiste nel catturare un frammento del Sole e di riportarlo sulla Terra. I risultati apporteranno un contributo fondamentale alla conoscenza scientifica”.
“La nostra navicella - aggiunge Don Burnett del California Institute of Technology di Pasadena, principale ricercatore della missione - ha stazionato per quasi 27 mesi molto al di là dell’orbita della luna, raccogliendo atomi provenienti dal Sole. Studiandoli, saremo in grado di determinare la composizione del Sole con un livello di precisione mai raggiunto prima nel campo della scienza planetaria”.
La capsula che Burnett e colleghi stanno attendendo contiene diversi wafer esagonali di silicio puro, oro, zaffiro, diamante e altri materiali che imprigionano i campioni di particelle del vento solare. I wafer sono rimasti per oltre due anni nello spazio profondo e sono attualmente custoditi nella capsula di ritorno, che entrerà nell’atmosfera terrestre l’otto settembre 2004. Il rendezvous avverrà nei cieli dell’Utah, a sud-ovest di Salt Lake City.
Fra qualche giorno, concludendo una missione che segnerà un nuovo inizio nella ricerca scientifica planetaria, la navicella Genesis della NASA invierà sulla Terra una capsula contenente particelle del Sole che potrebbero rivelare molte cose sulla genesi del nostro sistema solare.
“La missione Genesis - spiega Steven Brody della NASA - consiste nel catturare un frammento del Sole e di riportarlo sulla Terra. I risultati apporteranno un contributo fondamentale alla conoscenza scientifica”.
“La nostra navicella - aggiunge Don Burnett del California Institute of Technology di Pasadena, principale ricercatore della missione - ha stazionato per quasi 27 mesi molto al di là dell’orbita della luna, raccogliendo atomi provenienti dal Sole. Studiandoli, saremo in grado di determinare la composizione del Sole con un livello di precisione mai raggiunto prima nel campo della scienza planetaria”.
La capsula che Burnett e colleghi stanno attendendo contiene diversi wafer esagonali di silicio puro, oro, zaffiro, diamante e altri materiali che imprigionano i campioni di particelle del vento solare. I wafer sono rimasti per oltre due anni nello spazio profondo e sono attualmente custoditi nella capsula di ritorno, che entrerà nell’atmosfera terrestre l’otto settembre 2004. Il rendezvous avverrà nei cieli dell’Utah, a sud-ovest di Salt Lake City.