Senza le parole per esprimerli, i concetti potrebbero non esistere.
I membri di una tribù amazzonica, il cui linguaggio non contiene i numeri superiori al due, non comprendono il concetto di quantità
I membri di una minuscola tribù nella giungla amazzonica, che non possiedono le parole per i numeri superiori al due, non sono in grado di comprendere il concetto di quantità più di quanto facciano gli scimpanzé o i neonati. Lo rivela uno studio, pubblicato sull’edizione online del 20 agosto della rivista “Science”, che cerca di fare luce su una questione da tempo dibattuta fra i linguisti: i concetti possono esistere senza le parole per esprimerli?
I Pirahã, una tribù di cacciatori-racccoglitori di circa 200 persone, vivono in piccoli villaggi su un affluente del Rio delle Amazzoni. La loro lingua è fra le più limitate che si conoscano dal punto di vista fonetico: contiene appena sette consonanti e tre vocali. Un decennio or sono, Peter Gordon della Columbia University ha visitato i Pirahã per condurre uno studio sul campo insieme al linguista Daniel Everett, ora all’Università di Manchester, e a sua moglie Karen. Gordon chiese agli uomini della tribù di svolgere una serie di test (le donne e i bambini erano troppo timidi per partecipare), per determinare il loro comportamento di fronte a concetti che erano privi di rappresentazione nella loro lingua.
Lo scienziato ha scoperto che, anche nel test più semplice (raddoppiare un numero di oggetti disposti su un tavolo), i Pirahã avevano difficoltà quando il numero era superiore a due o tre. Inoltre, non erano in grado di distinguere un disegno con un certo numero di pesci da un disegno con alcuni pesci in più o in meno.
Alcuni epserti avevano ipotizzato che gli esseri umani possiedano un senso numerico innato, ma i risultati di Gordon sembrano contraddire questa teoria. Secondo la psicologa Lisa Feigenson della Johns Hopkins University di Baltimora, lo studio dimostra che il linguaggio dei Pirahã limita le loro capacità concettuali.
I membri di una tribù amazzonica, il cui linguaggio non contiene i numeri superiori al due, non comprendono il concetto di quantità
I membri di una minuscola tribù nella giungla amazzonica, che non possiedono le parole per i numeri superiori al due, non sono in grado di comprendere il concetto di quantità più di quanto facciano gli scimpanzé o i neonati. Lo rivela uno studio, pubblicato sull’edizione online del 20 agosto della rivista “Science”, che cerca di fare luce su una questione da tempo dibattuta fra i linguisti: i concetti possono esistere senza le parole per esprimerli?
I Pirahã, una tribù di cacciatori-racccoglitori di circa 200 persone, vivono in piccoli villaggi su un affluente del Rio delle Amazzoni. La loro lingua è fra le più limitate che si conoscano dal punto di vista fonetico: contiene appena sette consonanti e tre vocali. Un decennio or sono, Peter Gordon della Columbia University ha visitato i Pirahã per condurre uno studio sul campo insieme al linguista Daniel Everett, ora all’Università di Manchester, e a sua moglie Karen. Gordon chiese agli uomini della tribù di svolgere una serie di test (le donne e i bambini erano troppo timidi per partecipare), per determinare il loro comportamento di fronte a concetti che erano privi di rappresentazione nella loro lingua.
Lo scienziato ha scoperto che, anche nel test più semplice (raddoppiare un numero di oggetti disposti su un tavolo), i Pirahã avevano difficoltà quando il numero era superiore a due o tre. Inoltre, non erano in grado di distinguere un disegno con un certo numero di pesci da un disegno con alcuni pesci in più o in meno.
Alcuni epserti avevano ipotizzato che gli esseri umani possiedano un senso numerico innato, ma i risultati di Gordon sembrano contraddire questa teoria. Secondo la psicologa Lisa Feigenson della Johns Hopkins University di Baltimora, lo studio dimostra che il linguaggio dei Pirahã limita le loro capacità concettuali.
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