Alcuni astronomi hanno individuato per la prima volta la presenza di azoto molecolare nello spazio interstellare.. La scoperta potrebbe fornire indizi sulla formazione di stelle e pianeti
Usando il satellite FUSE (Far Ultraviolet Spectroscopic Explorer) della NASA, alcuni astronomi della Johns Hopkins University di Baltimora hanno individuato per la prima volta azoto molecolare nello spazio interstellare. La scoperta, che fornisce i primi indizi dettagliati su come il quinto elemento più abbondante nell'universo si comporta in un ambiente al di fuori del sistema solare, potrebbe migliorare la comprensione non solo delle regioni fra le stelle, ma anche dell'origine della vita sulla Terra.
"Rivelare la presenza di azoto molecolare - ha dichiarato David Knauth, primo autore di un articolo pubblicato sul numero del 10 giugno della rivista "Nature" - è fondamentale per lo studio della chimica interstellare. E poiché le stelle e i pianeti si formano a partire dal mezzo interstellare, questa scoperta potrebbe darci anche nuovi indizi sulla loro formazione".
L'azoto è l'elemento prevalente nell'atmosfera della terra. La sua forma molecolare, N2, consiste in due atomi di azoto combinati. Il team di ricercatori guidato da Knauth e dal collega B.G. Andersson ha condotto ricerche in questo campo sin dagli anni settanta, con il satellite Copernicus. Ora FUSE, almeno diecimila volte più sensibile di Copernicus, ha consentito agli astronomi di sondare le dense nubi interstellari dove ci si attendeva che l'azoto molecolare svolgesse un ruolo dominante.