21.05.2004
Proposta una nuova ipotesi secondo la quale il Sole e la Terra si sarebbero formati in un ambiente molto più violento e dinamico del previsto. Se sostenuta da ulteriori studi, avrebbe profonde implicazioni per lo sviluppo della vita
Alcuni scienziati dell'Arizona State University hanno proposto una nuova teoria, basata su immagini astronomiche e analisi chimiche, a proposito della creazione del Sole, della Terra e del sistema solare.
Per anni la maggior parte degli astronomi ha immaginato che il Sole e il sistema solare si fossero formati in un relativo isolamento, sepolti in un angolo buio e tranquillo di una nube interstellare. La nuova teoria sfida questa visione convenzionale, e ipotizza invece che il Sole si sia formato in un ambiente violento, un sottoprodotto del caos dovuto alle intense radiazioni ultraviolette e alle potenti esplosioni che accompagnano la breve ma spettacolare vita delle stelle più massive e luminose.
La nuova teoria è descritta in un articolo di un gruppo di astronomi e ricercatori guidati da Jeff Hester, pubblicato sul numero del 21 maggio della rivista "Science", che cita recenti scoperte isotopiche e osservazioni astronomiche. Secondo gli scienziati, la storia dello sviluppo del Sole e del sistema solare potrebbe essere stata significativamente diversa rispetto allo scenario tradizionalmente accettato.
Se sostenuta da studi futuri, questa visione potrebbe avere profonde implicazioni per la comprensione dei sistemi planetari simili al nostro, e anche per le caratteristiche geologiche dei pianeti e lo sviluppo della chimica della vita.
Proposta una nuova ipotesi secondo la quale il Sole e la Terra si sarebbero formati in un ambiente molto più violento e dinamico del previsto. Se sostenuta da ulteriori studi, avrebbe profonde implicazioni per lo sviluppo della vita
Alcuni scienziati dell'Arizona State University hanno proposto una nuova teoria, basata su immagini astronomiche e analisi chimiche, a proposito della creazione del Sole, della Terra e del sistema solare.
Per anni la maggior parte degli astronomi ha immaginato che il Sole e il sistema solare si fossero formati in un relativo isolamento, sepolti in un angolo buio e tranquillo di una nube interstellare. La nuova teoria sfida questa visione convenzionale, e ipotizza invece che il Sole si sia formato in un ambiente violento, un sottoprodotto del caos dovuto alle intense radiazioni ultraviolette e alle potenti esplosioni che accompagnano la breve ma spettacolare vita delle stelle più massive e luminose.
La nuova teoria è descritta in un articolo di un gruppo di astronomi e ricercatori guidati da Jeff Hester, pubblicato sul numero del 21 maggio della rivista "Science", che cita recenti scoperte isotopiche e osservazioni astronomiche. Secondo gli scienziati, la storia dello sviluppo del Sole e del sistema solare potrebbe essere stata significativamente diversa rispetto allo scenario tradizionalmente accettato.
Se sostenuta da studi futuri, questa visione potrebbe avere profonde implicazioni per la comprensione dei sistemi planetari simili al nostro, e anche per le caratteristiche geologiche dei pianeti e lo sviluppo della chimica della vita.