Copio e incollo direttamente dall'ansa
http://www.ansa.it/notiziari/scienza...032948973.html
(ANSA) - ROMA, 19 MAG - Una pianta geneticamente modificata (gm) riesce a riconoscere con le sue lunghe radici le sostanze chimiche rilasciate dalle mine antiuomo. E' stata ottenuta in Danimarca modificando la pianta più nota nei laboratori di biologia vegetale, la Arabidopsis Thaliana. La pianta cerca-mine, rende noto il notiziario on line Biotech.com, è stata ottenuta da un piccola azienda danese, chiamata Aresa. La Arabidopsis è stata resa avida di biossido d'azoto, la sostanza rilasciata dagli esplosivi, introducendo nel suo corredo genetico un Bcm (Bio croma marker). Il biossido d'azoto modifica gradualmente il colore delle foglie da verde a rosso nell'arco di poco più di un mese. Di conseguenza il diverso colore delle foglie fornisce una mappa della presenza di mine. Per il coordinatore del progetto Simon Oostergaard, "la speranza di tutti è che la piantina venga largamente impiegata nella ricerca di mine, soprattutto in quelle zone densamente popolate dove l'impiego indiscriminato degli ordigni ha determinato numerosissimi lutti e terribili sofferenze, soprattutto per i bambini". I primi test, ha aggiunto, potrebbero essere condotti in Bosnia, nello Sri Lanka e in alcune zone dell'Africa.(ANSA). BG
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(ANSA) - ROMA, 19 MAG - Una pianta geneticamente modificata (gm) riesce a riconoscere con le sue lunghe radici le sostanze chimiche rilasciate dalle mine antiuomo. E' stata ottenuta in Danimarca modificando la pianta più nota nei laboratori di biologia vegetale, la Arabidopsis Thaliana. La pianta cerca-mine, rende noto il notiziario on line Biotech.com, è stata ottenuta da un piccola azienda danese, chiamata Aresa. La Arabidopsis è stata resa avida di biossido d'azoto, la sostanza rilasciata dagli esplosivi, introducendo nel suo corredo genetico un Bcm (Bio croma marker). Il biossido d'azoto modifica gradualmente il colore delle foglie da verde a rosso nell'arco di poco più di un mese. Di conseguenza il diverso colore delle foglie fornisce una mappa della presenza di mine. Per il coordinatore del progetto Simon Oostergaard, "la speranza di tutti è che la piantina venga largamente impiegata nella ricerca di mine, soprattutto in quelle zone densamente popolate dove l'impiego indiscriminato degli ordigni ha determinato numerosissimi lutti e terribili sofferenze, soprattutto per i bambini". I primi test, ha aggiunto, potrebbero essere condotti in Bosnia, nello Sri Lanka e in alcune zone dell'Africa.(ANSA). BG
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