17.05.2004
Campioni di rocce fuse spiegherebbero i motivi di una grande estinzione di massa
La scoperta di un gigantesco cratere, che sembra risalire al periodo della peggiore estinzione di massa della Terra, ha dato nuova linfa alla teoria secondo cui l'impatto di un asteroide ne sarebbe stato la causa. 250 milioni di anni fa, alla fine dell'era permiana, scomparvero il 95 per cento degli abitanti dei mari e il 70 per cento di tutte le specie di terra.
Che cosa provocò l'estinzione è tuttora fonte di accesi dibattiti, e le due teorie prevalenti ipotizzano una forte attività vulcanica in Siberia o una collisione con una meteora simile a quella che sterminò i dinosauri 65 milioni di anni fa. Ora la scoperta di un possibile cratere al largo delle coste australiane potrebbe far pendere la bilancia dalla parte della teoria dell'impatto.
In un articolo pubblicato sulla rivista "Science", Luann Becker dell'Università della California di Santa Barbara e colleghi descrivono i campioni scavati negli anni settanta e ottanta da una compagnia petrolifera in una struttura geologica chiamata Bedout High nei pressi della costa australiana. I ricercatori avrebbero individuato uno strato di minerale fuso che si sarebbe formato in seguito all'urto di una meteora. I campioni risalirebbero esattamente a 250 milioni di anni fa. Ma altri esperti non sono convinti e dubitano addirittura che il sito sia un cratere di un impatto.
Campioni di rocce fuse spiegherebbero i motivi di una grande estinzione di massa
La scoperta di un gigantesco cratere, che sembra risalire al periodo della peggiore estinzione di massa della Terra, ha dato nuova linfa alla teoria secondo cui l'impatto di un asteroide ne sarebbe stato la causa. 250 milioni di anni fa, alla fine dell'era permiana, scomparvero il 95 per cento degli abitanti dei mari e il 70 per cento di tutte le specie di terra.
Che cosa provocò l'estinzione è tuttora fonte di accesi dibattiti, e le due teorie prevalenti ipotizzano una forte attività vulcanica in Siberia o una collisione con una meteora simile a quella che sterminò i dinosauri 65 milioni di anni fa. Ora la scoperta di un possibile cratere al largo delle coste australiane potrebbe far pendere la bilancia dalla parte della teoria dell'impatto.
In un articolo pubblicato sulla rivista "Science", Luann Becker dell'Università della California di Santa Barbara e colleghi descrivono i campioni scavati negli anni settanta e ottanta da una compagnia petrolifera in una struttura geologica chiamata Bedout High nei pressi della costa australiana. I ricercatori avrebbero individuato uno strato di minerale fuso che si sarebbe formato in seguito all'urto di una meteora. I campioni risalirebbero esattamente a 250 milioni di anni fa. Ma altri esperti non sono convinti e dubitano addirittura che il sito sia un cratere di un impatto.