Secondo alcuni scienziati, si va verso un mondo più secco
Molti ricercatori sostengono che un mondo più caldo significa un mondo più umido. Ma un nuovo studio sugli effetti dell'inquinamento suggerisce che potrebbero attenderci giorni sempre più secchi e aridi.
La teoria generale afferma che, quando le temperature salgono, evapora più acqua dai mari e pertanto c'è più pioggia, gran parte della quale cadrà sulla terraferma. Anche altri effetti, come la reazione delle piante a livelli elevati di biossido di carbonio, contribuiscono a far prevedere un futuro più umido per il pianeta Terra.
Ma alcuni aspetti dei cambiamenti climatici potrebbero avere l'effetto opposto. "Non possiamo semplicemente dire che il consumo di combustibili fossili porta al riscaldamento globale e a maggiori precipitazioni", spiega Beate Liepert del Lamont-Doherty Earth Observatory di New York in un articolo pubblicato sulla rivista "Geophysical Research Letters". Anche se cresce l'umidità, ciò non si traduce necessariamente in un aumento di pioggia.
I ricercatori hanno studiato gli effetti sul ciclo dell'acqua di altri inquinanti, in particolare delle minuscole particelle nell'aria chiamate aerosol, prodotte da diverse attività umane. Queste particelle aiutano le gocce d'acqua a condensarsi e a formare nubi. Liepert e colleghi hanno usato simulazioni al computer per studiare l'effetto delle concentrazioni attuali di aerosol in un mondo riscaldato dai gas serra. Hanno scoperto che, anche se l'area globale di copertura delle nubi non cambierà in modo significativo, le nubi diventeranno più spesse. Il vapor d'acqua resterebbe in atmosfera più a lungo, e il risultato è che molte regioni riceverebbero meno pioggia e anche meno sole.
Molti ricercatori sostengono che un mondo più caldo significa un mondo più umido. Ma un nuovo studio sugli effetti dell'inquinamento suggerisce che potrebbero attenderci giorni sempre più secchi e aridi.
La teoria generale afferma che, quando le temperature salgono, evapora più acqua dai mari e pertanto c'è più pioggia, gran parte della quale cadrà sulla terraferma. Anche altri effetti, come la reazione delle piante a livelli elevati di biossido di carbonio, contribuiscono a far prevedere un futuro più umido per il pianeta Terra.
Ma alcuni aspetti dei cambiamenti climatici potrebbero avere l'effetto opposto. "Non possiamo semplicemente dire che il consumo di combustibili fossili porta al riscaldamento globale e a maggiori precipitazioni", spiega Beate Liepert del Lamont-Doherty Earth Observatory di New York in un articolo pubblicato sulla rivista "Geophysical Research Letters". Anche se cresce l'umidità, ciò non si traduce necessariamente in un aumento di pioggia.
I ricercatori hanno studiato gli effetti sul ciclo dell'acqua di altri inquinanti, in particolare delle minuscole particelle nell'aria chiamate aerosol, prodotte da diverse attività umane. Queste particelle aiutano le gocce d'acqua a condensarsi e a formare nubi. Liepert e colleghi hanno usato simulazioni al computer per studiare l'effetto delle concentrazioni attuali di aerosol in un mondo riscaldato dai gas serra. Hanno scoperto che, anche se l'area globale di copertura delle nubi non cambierà in modo significativo, le nubi diventeranno più spesse. Il vapor d'acqua resterebbe in atmosfera più a lungo, e il risultato è che molte regioni riceverebbero meno pioggia e anche meno sole.
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