Burla o realtà: gli scienziati si preparano a una biopsia rivelatrice. La comunità scientifica britannica non crede ai suoi occhi: la creatura, alta 30 centimetri, è in un barattolo di formaldeide
LONDRA - La comunità scientifica del Regno Unito non crede ai suoi occhi. Per 100 anni, una famiglia britannica ha custodito in casa il bebè di un drago, un animaletto con tanto di artigli, ali e cordone ombelicale. Ma si tratta davvero di un drago oppure è uno scherzo di pessimo gusto? È la domanda che si pone la stampa nazionale, soprattutto alla luce della storia di questo singolare reperto. Certo è che, almeno a prima vista, questa «creatura» - come la definisce il patinato quotidiano The Times - sembrerebbe proprio un drago.
LA CREATURA - Il cucciolo di drago è alto 30 centimetri e, nonostante l'età, è perfettamente conservato in un barattolo di vetro, sommersa nella formaldeide. Le analisi metteranno la
Foto Reuters
parola fine a questo mistero. Ma una cosa è sicura: le stesse domande che si pongono gli studiosi oggi se le posero anche i loro colleghi 100 anni fa. La creatura, infatti, è stata ritrovata sotto un cumulo di roba vecchia da un certo David Hart, nipote di Frederick Hart, un tempo facchino del Museo di Storia Naturale di Londra. Hart ha raccontato che quel barattolo era stato inviato al prestigioso istituto della capitale da un gruppo di scienziati tedeschi attorno al 1890, quando era fortissima la rivalità tra i due Paesi. Tuttavia, il museo di Londra pensò che si trattasse di uno stratagemma per mettere in berlina il Regno Unito di fronte alla comunità scientifica mondiale e stabilì che quel piccolo di drago non era altro che un pupazzetto.
Così, il barattolo con la formaldeide ed il suo contenuto venne dato ad Hart e con il passare degli anni finì in uno scatolone nella collezione di cimeli di famiglia.
PROPAGANDA - Secondo Allistair Mitchell, un amico di David Hart, i tedeschi volevano «screditare» gli inglesi. Se questi avessero dichiarato che il drago era genuino «sarebbe stato un grande colpo di propaganda», ha commentato. Alcuni dei documenti relativi al «regalo» sono in tedesco, ha affermato Mitchell, e risalgono al 1890. David Hart, un magazziniere 58enne che vive in un quartiere Sud di Londra, ha raccontato di aver trovato il barattolo per caso, nel suo garage, dove lo aveva lasciato il padre (ora defunto) circa 20 anni fa, quando questi si trasferì fuori Londra. Adesso Mitchell vuole andare fino in fondo: presto sottoporrà il drago a una biopsia per vedere se è fatto di materiale organico oppure di cera o gomma. In ogni caso, ha affermato, «è perfetto. È veramente sbalorditivo, anche se visto da vicino non si riesce a capire se è vero o finto».
LONDRA - La comunità scientifica del Regno Unito non crede ai suoi occhi. Per 100 anni, una famiglia britannica ha custodito in casa il bebè di un drago, un animaletto con tanto di artigli, ali e cordone ombelicale. Ma si tratta davvero di un drago oppure è uno scherzo di pessimo gusto? È la domanda che si pone la stampa nazionale, soprattutto alla luce della storia di questo singolare reperto. Certo è che, almeno a prima vista, questa «creatura» - come la definisce il patinato quotidiano The Times - sembrerebbe proprio un drago.
LA CREATURA - Il cucciolo di drago è alto 30 centimetri e, nonostante l'età, è perfettamente conservato in un barattolo di vetro, sommersa nella formaldeide. Le analisi metteranno la
Foto Reuters
parola fine a questo mistero. Ma una cosa è sicura: le stesse domande che si pongono gli studiosi oggi se le posero anche i loro colleghi 100 anni fa. La creatura, infatti, è stata ritrovata sotto un cumulo di roba vecchia da un certo David Hart, nipote di Frederick Hart, un tempo facchino del Museo di Storia Naturale di Londra. Hart ha raccontato che quel barattolo era stato inviato al prestigioso istituto della capitale da un gruppo di scienziati tedeschi attorno al 1890, quando era fortissima la rivalità tra i due Paesi. Tuttavia, il museo di Londra pensò che si trattasse di uno stratagemma per mettere in berlina il Regno Unito di fronte alla comunità scientifica mondiale e stabilì che quel piccolo di drago non era altro che un pupazzetto.
Così, il barattolo con la formaldeide ed il suo contenuto venne dato ad Hart e con il passare degli anni finì in uno scatolone nella collezione di cimeli di famiglia.
PROPAGANDA - Secondo Allistair Mitchell, un amico di David Hart, i tedeschi volevano «screditare» gli inglesi. Se questi avessero dichiarato che il drago era genuino «sarebbe stato un grande colpo di propaganda», ha commentato. Alcuni dei documenti relativi al «regalo» sono in tedesco, ha affermato Mitchell, e risalgono al 1890. David Hart, un magazziniere 58enne che vive in un quartiere Sud di Londra, ha raccontato di aver trovato il barattolo per caso, nel suo garage, dove lo aveva lasciato il padre (ora defunto) circa 20 anni fa, quando questi si trasferì fuori Londra. Adesso Mitchell vuole andare fino in fondo: presto sottoporrà il drago a una biopsia per vedere se è fatto di materiale organico oppure di cera o gomma. In ogni caso, ha affermato, «è perfetto. È veramente sbalorditivo, anche se visto da vicino non si riesce a capire se è vero o finto».
Commenta